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lunedì 25 aprile 2022

Liquore di violette

 Ingredienti:

  • g. 30 di violette

  • l. 1 di alcool a 95 °
  • g. 600 di zucchero
  • ml. 500 di acqua
  • 1 stecca di vaniglia

Preparazione:
Mettere in infusione le violette nell'alcool per almeno 15 giorni in un contenitore di vetro a chiusura ermetica, agitando ogni tanto il contenitore.
Trascorso il tempo, far bollire l'acqua con lo zucchero per 3 minuti e lasciare raffreddare.
Filtrare l'infuso ed unirlo allo sciroppo, unirvi la stecca.
Lasciare riposare almeno 60 giorni prima di gustarlo.
Ottimo per l'apparato respiratorio.

domenica 17 ottobre 2021

Acqua (sciroppo) di fiori di sambuco

Ingredienti:

  • 30 ombrelli di fiori di sambuco

  •  3 litri di acqua
  • kg. 2 di zucchero
  •  4 limoni non trattati (se ne possono mettere di più, fino a 1.5 kg)
  • g.  60  circa di acido citrico (oppure 1 cucchiaio di aceto di mele)

Preparazione:
Togli lo stelo dei fiori (non devono essere troppo maturi, sono bianchissimi quando sono al punto  giusto!) e li risciacqui appena un po', poi li metti a macerare nell'acqua coi limoni tagliati a rondelle e l'acido citrico. 

Copri il recipiente con un canovaccio di cotone e mescola ogni tanto. 

Lasci a macerare per almeno 24 ore, ma non oltre 3 giorni.

Poi filtri tutto con un colino fitto e nel liquido aggiungi lo zucchero, mescolando bene.

A questo punto puoi procedere in due modi:

1. Lasci riposare per 12 ore e poi imbottigliare

2. Fai bollire per 10 minuti e imbottigliare caldo (in questo modo fa sottovuoto e si mantiene di più, se usi coperchi da marmellata)

 Questa è una ricetta di origine austriaca che mi ha girato un'amica.

La ricetta era della nonna di una sua amica austriaca.

Di: Annarita Cenacchi

giovedì 7 maggio 2020

Hugo Spritz

Il cocktail Hugo,
conosciuto anche come Hugo Spritz o semplicemente Hugo, è un long drink leggermente alcolico, di origine italiana, molto diffuso come apericena in particolare nelle lunghe serate estive. Grazie al suo carico di ghiacchio è uno dei drink più amati e diffusi. Il profumo inebriante dei fiori di sambuco e la freschezza della menta lo rendono uno dei cocktail preferiti, senza tempo e senza età.

Il cocktail Hugo è un drink semplice e veloce da preparare e questo lo rende perfetto anche per offrire ai vostri amici qualcosa di fresco, preparato al momento. I suoi ingredienti principali sono prosecco,  sciroppo di fiori di sambuco, seltz e foglie di menta. In verità esiste anche un'altra versione della stessa ricetta a base di sciroppo di melissa, che va a sostituire quello di fiori di sambuco.Il cocktail Hugo è un aperitivo tutto italiano, con le origini radicate nell'Alto Adige. Sembra che la sua nascita sia da attribuirsi al barman Roland Gruber, di Naturo, e risalga a 2005. Sembra che il barman abbia ideato questo cocktail per ovviare alla monotonia del classico spritz che era solito preparare. Al fine di creare un drink dal sopore un po' dolce, che piacesse in questo modo un po' a tutti, si orientò sullo sciroppo di melissa, ben presto soppiantato però da quello di sambuco di più semplice reperibilità. La ricetta che ha poi spopolato oltre i confini altoatesini è ora riconosciuta anche nel manuale Mixology.
  • 60 ml di prosecco
  • 60 ml di seltz (o acqua gassata)
  • 30 ml di sciroppo di fiori di sambuco
  • qualche foglia di menta (fresca)
  • q.b. di ghiaccio
  • 1 calice

Per preparare il cocktail Hugo mettete in un calice ampio diversi cubetti di ghiaccio. Aggiungete il prosecco, il seltz (in alternativa potrete utilizzare un'acqua molto gassata) e lo sciroppo di fiori di sambuco (o quello di melissa, se lo trovate e volete provare la ricetta nella sua versione originale).
Mescolate il tutto e completate con le foglie di menta fresca.
Il vostro cocktail Hugo è pronto per essere servito.
Il cocktail Hugo, come accade un po' per tutti i drink del suo genere, deve essere servito immediatamente, per evitare che il ghiaccio si sciolga e le bibite che lo compongono si riscaldino eccessivamente.
Da: RicetteDalMondo.it

Sciroppo di sambuco

Ricetta dello sciroppo:
  • 20 infiorescenze dai fiori ben aperti
  • 8 limoni non trattati
  • 1 lt.di acqua
  • 2 bicchieri di aceto di mele
  • 2 kg. di zucchero
In un vaso con coperchio (ho usato un vaso Bormioli) mettere le infiorescenze (che avrete raccolto in un luogo lontano dalla strada e scosso bene per ripulirle, per poi tagliare lo stelo verde), i limoni ben lavati e tagliati a pezzi, l'acqua.
Per 5 giorni esponete il vaso al sole.
Poi aggiungete lo zucchero e l'aceto di mele (alcuni usano l'acido citrico) e lasciate al sole per altri 5 giorni.
Filtrate con un telo a trama larga, strizzando bene fiori e pezzi di limone) e travasate il liquido ottenuto in bottiglie sterilizzate per ebollizione.
Conservare in luogo fresco e, dopo l'apertura, in frigo.
Serve anche come base per bevande analcoliche e dissetanti.

domenica 3 maggio 2020

Sciroppo di petali di rose

Sciroppo di rose
Circa g
. 300 di petali di rosa (centifoglia muscosa)
Circa 2.5 litri di acqua
2 limoni
Zucchero
Disporre in un contenitore capiente i petali di rosa alternati a strati con le fettine di limone.
Mettere nel frattempo l'acqua a bollire
Versare sopra ai petali l'acqua bollente e far macerare x un giorno e mezzo (non oltre).
Dopo di ché strizzare con forza le rose (passare almeno due volte finché hanno succo da rilasciare).
Pesate il liquido ottenuto e mettete pari peso di zucchero.
Rimettere sul fuoco e far bollire lentamente per circa 25/30 minuti.
L'importante è che lo sciroppo rimanga di un bel colore rosa.
Imbottigliare lo sciroppo ancora bollente in bottiglie sterilizzate e chiudere bene, dura fino a due anni
Una volta aperta la bottiglia si conserva in frigo.

venerdì 11 maggio 2018

Sciroppo di sambuco fatto in casa

Istruzioni per fare il succo di sambuco in casa. Ricetta originale e varianti. Il succo di sambuco è rinfrescante e altamente depurativo. Ecco come si prepara:

Lo sciroppo di sambuco, chiamato impropriamente succo di sambuco, è una bevanda molto antica. Si prepara a partire dei fiori della specie Sambucus nigra, un albero molto diffuso nella medicina tradizionale.
Il sambucus nigra è molto usato per alleviare i sintomi di febbre, raffreddore e dei classici malanni stagionali. E’ popolare per i suoi fiori che hanno proprietà depurative, lenitive e rinfrescanti. I fiori di sambuco sono perfetti per preparare bevande dissetanti e depurative. Se avete intenzione di bere lo sciroppo di sambuco durante una dieta ipocalorica (se volete perdere peso) allora dovrete eliminare l’impiego dello zucchero e preparare una bevanda depurativa a base di sambuco addolcita con della stevia, un dolcificante naturale privo di calorie.
Sciroppo di sambuco fatto in casa, gli ingredienti
  • 1 lt di acqua
  • 1 kg di zucchero
  • 20 g di acido citrico
  • 90 fiori di sambuco
I fiori di sambuco si raccolgono in estate, tra giugno e luglio. Puliteli delicatamente con un panno inumidito. Ovviamente se la pianta di sambuco è trattata, evitate di impiegare i suoi fiori!
Per la preparazione dello sciroppo: fate bollire l’acqua con lo zucchero, lasciate addensare fino a ottenere una consistenza sciropposa. Spegnete il fuoco e aggiungete i fiori di sambuco e i 20 grammi di acido citrico.
L’acido citrico può essere facilmente acquistato in farmacia o su Amazon, dove un litro di Acido citrico Naturale e Puro al 100% si compra con 9,80 euro e spese di spedizione gratuite.
L’acido citrico vi consentirà di conservare, per lungo periodo, la bevanda in frigo. L’acido citrico è una sorta di “conservante naturale” estratto dal limone, infatti conferisce un fresco aroma di limone. Se decidete di consumare la bevanda nel giro di 24 ore, allora potete aggiungere del semplice succo di limone.
Coprite il liquido e lasciate i fiori in infusione fin quando la bevanda non si sarà raffreddata completamente. Prima di imbottigliare, filtrate con cura. Trasferite la bevanda in una bottiglia preferibilmente di vetro scuro e tappate.
Al momento di servire, dovete diluire lo sciroppo a piacere. Diluite in acqua fresca o acqua aromatizzata alla frutta. Lo sciroppo di sambuco si può usato per preparare freschissime granite o bevande con diluizione a piacere con acqua o acque aromatizzate. Provate una diluizione al 50% con acqua aromatizzata alla menta e 50% sciroppo si sambuco.
Potete usare lo sciroppo di sambuco per “allungare” un centrifugato di frutta o un estratto di ananas, mango e altri frutti dissetanti.
Pubblicato da Anna De Simone
Da: Ideegreen.it

Sciroppo di sambuco


Primo metodo

15 fiori - 3 kg zucchero - 2 limoni - 60 g acido citrico - 2 l acqua
Lasciar marinare per due ore e mezza i fiori nell'acqua con i limoni tagliati a metà. Togliere i fiori ed i limoni, aggiungere lo zucchero e l'acido citrico e mescolare il tutto molte volte, finchè lo zucchero si sia del tutto sciolto.
Lasciare riposare ancora per circa 24 ore e quindi strizzare tutto il contenuto, dopodichè lo sciroppo è pronto per essere imbottigliato e conservato in frigorifero.

Secondo metodo

10 fiori - 3 kg zucchero - 6 limoni - 50 g acido citrico - vino bianco - 2 l acqua
Far bollire l'acqua con lo zucchero, quindi lasciare raffreddare. Aggiungere 10 fiori di sambuco, 6 o più limoni sbucciati, 1 bicchiere di vino bianco e 50 g di acido citrico e mescolare bene il tutto. Lasciare riposare al sole per 6 giorni, mescolando ogni tanto. Alla fine strizzare i limoni, passare il liquido ed imbottigliare il succo.

Terzo metodo

25 fiori - 3 kg zucchero - 9 limoni - aceto di mele - 3 l acqua
Far bollire l'acqua e lasciare raffreddare. Aggiungere 3 bicchieri di aceto di mele e zucchero mescolando bene in modo che lo zucchero si sciolga. Aggiungere i fiori di sambuco ben puliti ed i limoni tagliuzzati. Lasciare riposare al sole per 3 giorni, mescolando ogni tanto. Alla fine, strizzare il tutto, mescolare e cuocere il succo per qualche minuto e prima di imbottigliare.

Quarto metodo

15 fiori - 1,5 kg zucchero - 4 limoni - 1,5 l acqua - 60 g acido citrico
Lasciar macerare in un contenitore per 3 giorni al sole 15 fiori di sambuco con 4 limoni ed 1,5 litri d'acqua. Mescolare ogni tanto il tutto. Al terzo giorno strizzare e togliere il contenuto, aggiungere l'acido citrico e lo zucchero e mescolare fino a che lo zucchero sia sciolto. Portare ad ebollizione in una pentola lo sciroppo ed imbottigliare. Come alternativa si può riscaldare l'acqua con lo zucchero e l'acido citrico e mescolare fino a che siano sciolti, quindi aggiungere i limoni ed i fiori di samburco lasciandoli al sole per 3 giorni.
Da: Bolzano.net

sabato 14 aprile 2018

Risotto con tarassaco

Ingredienti per 4 pp:
  • g. 380  di riso carnaroli
  • g. 300  di tarassaco 
  • 2 scalogni
  • Brodo vegetale q.b.
  • 1 bicchiere di vino bianco 
  • g. 40  di burro
  • 4 fettine di bacon
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Formaggio grattugiato q.b.
Preparazione:
Prendete lo scalogno, pulitelo e tritatelo finemente, dopodiché mettetelo in una casseruola con metà burro. Mentre imbiondisce, mettete a scaldare anche il brodo vegetale.
Una volta che lo scalogno sarà appassito, aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto, salando e pepando già in questa fase. 
Sfumate con il vino bianco, e una volta che tutto l’alcool sarà evaporato, cominciate a cuocere il riso aggiungendo gradualmente il brodo vegetale, ma mano che asciuga.
Inserite in casseruola anche il tarassaco e continuate a girare e aggiungere brodo. 
Quando il risotto sarà pronto, spegnete la fiamma e mantecate con burro e parmigiano. 
Servite il risotto con delle fettine di bacon croccanti come decorazione.

venerdì 7 aprile 2017

Confettura di tarassaco, Miele o marmellata di tarassaco

Ingredienti:


  • g. 500  di fiori di tarassaco
  • kg. 1,250  di zucchero  di canna integrale
  • 10 chiodi di garofano
  • 3 anice stellato frutti interi
  • 3 limoni non trattati 
  • litri 2,5 di acqua

Raccogliete i fiori di tarassaco quando sono fioriti, fateli asciugare su di un canovaccio da cucina per 48 ore senza sovrapporli, quindi metteteli a bollire in 2 litri d'acqua con i chiodi di garofano, i frutti di anice stellato e le scorze dei limoni per circa 20 minuti.
Trascorso questo tempo filtrate il tutto, spremendo bene, e rimettete a bollire il filtrato aggiungendo lo zucchero e il succo dei limoni.
Facendo bollire per un tempo variabile dai 20 ai 30 minuti, la consistenza che dovrà risultare gelatinosa  aumenta secondo i tempi di bollitura., che comunque non dovrebbero superare i 35 minuti.
La consistenza di questa marmellata e simile al miele.
A cottura ultimata mettete subito la gelatina in vasetti di vetro e chiudete quando la marmellata è ancora calda.
dal Web

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Della marmellata di fiori di tarassaco avevo sentito parlare, ma ho sempre avuto dei dubbi… oggi, invece, mi sono lasciata convincere da una amica che la prepara abitualmente e approfittando dell’abbondante fioritura che c’è in questo periodo e della sua “cotta”   ne ho preparato alcuni vasetti anch’io e… altro che buona: buonissima!!! 🙂 Ingredienti: 1 kg. di fiori di tarassaco, 500 gr. di zucchero, 2 limoni, 5 chiodi di garofano, acqua, 1 bicchierino di grappa.
dal Web
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Miele o marmellata di tarassaco: 1) ricetta: 
400 fiori di tarassaco, 2 litri d'acqua, 10-12 chiodi di garofano, 2 limoni tagliati a pezzi,1 kg di zucchero. Raccolti i fiori di tarassaco col bel tempo, si lasciano asciugare distesi in un luogo ombroso per 48 ore senza che si tocchino o si sovrappongano, quindi si fanno bollire nell'acqua con i chiodi di garofano e i limoni spezzettati per 20 minuti. Trascorso questo periodo si filtra spremendo bene le droghe e si rimette a bollire il filtrato aggiungendo lo zucchero. Bollendo per meno di 20 minuti otterremo uno sciroppo, aumentando il periodo di ebollizione si ricaverà una marmellata sempre più densa tanto più sarà il periodo di bollitura. 

2) ricetta: 
300 g. di fiori di tarassaco (solo i petali) 2,5 litri di acqua, 2 limoni, 2kg di zucchero 
Raccogliere circa 300 g di fiori di tarassaco, farli cuocere per circa mezzora a fuoco lento in una pentola con i 2,5 litri di acqua e due limoni tagliati a pezzetti. 
Lasciare raffreddare e filtrare e spremere il fondo con un spremi patate per recuperare tutto il succo. Rimettere nella pentola il filtrato e aggiungere i 2 kg. di zucchero, far bollire (sempre a fuoco lento) fino a consistenza desiderata. 

Ricetta tramandata dalla nonna Teresa Rossi a Ongaro Claudia


Come vedete anche con questo ingrediente le ricette si differenziano tra di loro, probabilmente nel passa parola alcuni particolari vanno persi ed altri vengono aggiunti. Nelle mie ricerche ho trovato vari modi di preparare questa sorta di miele. 

E queste sono le mie conclusioni (3 ricetta): 
Con queste ricette si ricava il miele di tarassaco, perché sia per la sua origine, i fiori, sia per la sua viscosità e consistenza non ha niente da invidiare al un normale miele di fiori. Nella tradizione, si usava: in una bella giornata di sole andare a raccogliere 365 fiori di tarassaco , trecentosessantacinDopo questa operazione rimarrà circa 200g di petali gialli. Metteteli in una pentola e aggiungete 2 litri di acqua, il succo di due limoni e solo la parte gialla della buccia (consiglio di togliere prima solo la parte gialla della scorza e poi spremerne il succo). Fate bollire a fuoco lento per circa 20 minuti, passato questo tempo lasciate l’infuso a riposare e raffreddare. Filtrate il tutto con un passino e alla fine prendete la poltiglia di petali che rimane sul fondo della pentola con le mani e strizzatela bene, in modo da recuperare il più possibile il succo dei fiori. Rimettete il filtrato nella pentola, aggiungete 1 kg di zucchero e fate bollire a fuoco lento mescolando di tanto in tanto (ogni 5 minuti), finché diverrà denso come il miele. Come punto di riferimento vi posso dare due consigli: 
- La consistenza è giusta quando vi rimarrà nella pentola: circa 750-800 ml si succo. 
- Oppure, è della consistenza giusta quando a un certo punto, vi accorgerete che pur mescolando il vostro miele non farà più quella schiuma che tendeva a fuoriuscire dalla pentola (motivo per cui sceglietene una che contenga almeno il doppio del filtrato).que, proprio come i giorni dell’anno!. Mentre li raccogliete vi verrà in mente per forza la pazienza dell’ape che passa di fiore in fiore per raccogliere il nettare che diventerà miele. Mentre siete nel campo i fiori vanno raccolti con le mani e senza il gambo, posateli con cura nel vostro cesto. Portati a casa, distendeteli senza sovrapporli su un lenzuolo e lasciateli asciugare per due giorni e mi raccomando non al sole ma all’ombra, perchè devono solo asciugare e non seccare.lasciando asciugare il trassaco (taraxacum officinale) per circa due giorni in un ambiente asciutto e non esposto al sole, sarà più facile separare la corolla ligulata dal ricettacolo. Inoltre in questo modo vi assicurerete di aspostare tutto il nettare contenuto nei fiori.)
Passato questo tempo li passate ad uno ad uno e togliete la parte verde (ricettacolo) del fiore, operazione che sarà facilitata dal fatto che li avete fatti asciugare. 
Da: Flag of the planet Earth

sabato 30 maggio 2015

Fiori di zucca in pastella "alla romana''

Del mio amico Chef Elio Tobia
Fiori di zucca in pastella "alla romana"
Aprire delicatamente i fiori di zucca con le mani ed eliminare il pistillo. 
Tagliare la mozzarella a bastoncini e condirla con una macinata di pepe, 
dividere le alici a metà. 
Farcire ogni fiore con un pezzetto di mozzarella e mezzo filetto di alice.
Preparare la pastella.

In una terrina stemperare 6 cucchiai di farina con un po' d'acqua fredda. 
Unire un pizzico di sale, un cucchiaino d'olio e altra acqua (frizzante e fredda),
necessaria ad ottenere un composto omogeneo, non troppo denso e non elastico. 
Lasciar riposare e aggiungere al momento di friggere, un albume d’uovo montato a neve.
Passare in pastella i fiori, tuffandoli delicatamente e facendo attenzione a 
rivestirli omogeneamente e chiudendo l'estremità a riccio per evitare la fuoriuscita del ripieno.
Portare l'olio a temperatura (180°C) e, 
adagiandoli su una schiumarola (per evitare gli schizzi), 
immergere i fiori pochi alla volta. 
Scolare i fiori quando saranno croccanti e dorati, 
asciugarli su abbondante carta da fritti e servire immediatamente.

(Lazio)

domenica 10 maggio 2015

Sambuco

Da: Ricettedellanonna.it
ERBE E PIANTE SELVATICHE IN CUCINA: SAMBUCO ( sambucus nigra )
Comune come siepe separatrice dei campi, pianta confinaria e lungo le strade di campagna, fra i ruderi.
Il Sambuco è un arbusto tipico del sottobosco, si riconosce per la corteccia rugosa cosparsa di lenticelle e le foglie color verde opaco composte da 3-7 foglioline oblunghe e picciolate. Cresce spontaneo nei boschi umidi, lungo i corsi d’acqua, non oltre i 1400 mt.
In montagna esiste un altro sambuco con le medesime proprietà e frutti di color rosso (sambucus racemosa).
In autunno si raccolgono le bacche nere e carnose riunite in grappoli, particolarmente ricche di vitamine C e del gruppo B.
In primavera va effettuata la raccolta dei getti apicali giovani e delle ombrelle floreali, avendo l’accortezza di non spiccare tutto da una sola pianta, ma da più esemplari. Ciò non recherà danno.
Noto per le sue proprietà medicamentose, e per la possibilità di usare i frutti in conserve, succhi, biscotti, gelatine. I getti terminali, privati delle foglioline, vengono lessati a lungo per togliere un gusto non gradevole, e poi mangiati come gli asparagi. Non è un piatto particolarmente gustoso, ma può servire per scoprire, con altre verdure, gusti nuovi.
Questo vale solo per i getti, perchè sia i fiori che i frutti sono molto gustosi.
Da evitare l’impiego di corteccia fresca e bacche acerbe per non incorrere in avvelenamenti.
Nella notte del 24 giugno, per San Giovanni, era consuetudine, in alcune regioni, preparare le frittelle di Sambuco con le infiorescenze ad ombrella. Oggi il succo di sambuco è molto usato nelle diete ipocaloriche, particolarmente per la sua azione depurativa.

Risotto alle bacche di sambuco

Ingredienti: 3-5 grappoli di frutti di sambuco, 400 gr. di riso semintegrale, 2 scalogni, 1 dado vegetale biologico, olio extravergine di oliva, ½ tazza di panna fresca, sale.
Preparazione: sciogliere il dado vegetale in un litro di acqua bollente. Sbucciare e tritare finemente gli scalogni, farli rosolare in padella con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Unire al soffritto il sambuco sgranato e sciacquato , cuocere a pentola coperta una decina di minuti il condimento, quindi versare il riso e amalgamare.
Continuare la cottura unendo a poco a poco il brodo. 5’ prima di spegnere la fiamma, aggiustare di sale . A fine cottura , mantecare con la panna fresca. Servire al dente, ben caldo con delle bacche di sambuco intere.

Rametti fritti di sanbuco

Ingredienti: rametti verdi apicali di sambuco, farina, uova, strutto o olio extravergine di oliva, sale
Procedimento:  lessare i rametti di sambuco. Cambiare l’acqua e dare ancora un bollore. Quando saranno ben teneri, asciugarli, passarli nelle uova leggermente sbattute e nella farina. Friggere in strutto (sugna) bollente o in olio extravergine di oliva. Servire caldo come antipasto.

Fiori di sambuco fritti

Ingredienti: fiori di sambuco, farina, olio extravergine di oliva, sale
Procedimento: preparare una pastella con uova, sale e acqua, immergere le ombrelle con i fiori non ancora schiusi nella pastella poi nella farina. Friggere in olio bollente. Servire come antipasto.
PS. Esiste anche la versione dolce, in questo caso l’impasto, dovrà essere preparato con latte, uova leggermente battute, sale, poco zucchero, e tanta farina quanto basta per avere una pastella morbida e cremosa. Vi si immergono le ombrelle con i fiori e si friggono in olio bollente fino a doratura, e dopo averli fatti asciugare su carta da cucina si spolverizzano di zucchero a velo e si servono caldi come dessert.

Aceto aromatico al sambuco

Ingredienti: fiori di sambuco secchi 100 g., aceto di vino rosso 1 lt.
Procedimento: versare gli ingredienti in una bottiglia di vetro e lasciar macerare al sole per 5 giorni, poi filtrare.

Tisana corroborante ai fiori di sambuco

Ingredienti: Fiori di sambuco secchi, acqua bollente, Zucchero (facoltativo)
Procedimento: i fiori dovranno essere colti prima di essere completamente sbocciati e seccati all’ombra. La tisana è molto aromatica e forse non appetita a tutti, tuttavia dosandoli opportunamente si avrà a disposizione una efficace corroborante. Usata fredda con l’aggiunta di una buccia d’arancio, sarà una bevanda rinfrescante per la calura estiva. Dosaggi, secondo i gusti personali.

Crespelle al gelato con mele e sambuco

Ingredienti: 2 mele, 1 tazza di bacche di sambuco, 4 palline di gelato alla vaniglia, 100 g. di farina semi integrale, 1 uovo, 1 bicchiere e mezzo di latte, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, succo di limone, un pizzico di sale.
Procedimento: in una ciotola versare la farina, lo zucchero e un pizzico di sale, un uovo intero e amalgamare il tutto stemperando con il latte. Quando l’impasto è fluido, aggiungere un cucchiaio di olio extravergine di oliva e mescolare. Ungere una padella, meglio se antiaderente, con un batuffolo di cotone imbevuto di olio, quando è ben calda versare un mestolino di pastella, cuocere fino a doratura di ambo i lati, fino ad esaurire l’impasto. Sbucciare e affettare sottili le mele e lavare bene il sambuco, poi irrorare entrambi con succo di limone. Servire ciascuna crespella ripiegata a metà, farcita di mele e sambuco, e con una pallina di gelato alla vaniglia.
P.S. A piacere si possono cuocere le mele con poco zucchero, una noce di burro e mezzo bicchiere di vino bianco. Quando sono cotte, belle asciutte e quasi sfatte farle raffreddare, unirle al sambuco e procedere come sopra.

Confettura di sambuco

Ingredienti: frutti di sambuco, zucchero, succo di un limone
Procedimento: lavare bene i frutti di sambuco, e senza asciugarli metterli in una pentola di acciaio, con la sola acqua rimasta loro dal lavaggio. Fare cuocere schiacciandoli un poco con un cucchiaio di legno. Rapidamente si formerà molto succo, lasciare bollire circa 20’, poi toglierli dal fuoco e passarli al passaverdure , disco medio, per togliere tutti i semini. Rimettere sul fuoco per fare addensare, quando il composto non sarà più acquoso, ma della consistenza di una crema, pesarlo e rimetterlo nella pentola con la metà del suo peso di zucchero, e il succo di un limone per ogni Kg. di passato di sambuco. Lasciare cuocere ancora circa 20 minuti mescolando, fare la prova del piattino. Ossia mettere una goccia di confettura su di un piattino e se, raffreddandosi non scorrerà più sulla superficie , sarà pronta, se no rimettere sul fuoco, sempre mescolando e facendo attenzione che non attacchi e bruci, fino a che la prova non darà esito positivo. Versare la confettura in vasetti a tappo ermetico sterilizzati, chiuderli e girarli con i tappi verso il basso, fare raffreddare. Etichettare e conservare al fresco e al buio.

domenica 7 settembre 2014

E' tempo di piantare i bulbi da fiore (autunnali)

E' tempo di piantare i bulbi da fiore!

Se volete godere della bellezza  dei fiori con i loro colori  e il loro profumo nei vostri giardini, balconi o case, non è troppo tardi per mettere a dimora tanti tanti bulbi da fiore.
Quando dovrei piantare i bulbi  da fiore?I bulbi  che fioriscono vengono piantati in autunno fra settembre e dicembre: E’ possibile piantarli addirittura quando compaiono le gelate invernali.

Come dovrei piantare i bulbi da fiore?
Ci sono molti modi di piantarli, comunque il metodo più diffuso consiste nello scavare con una paletta da giardinaggio (o con l’apposito piantabulbi) un buco poco profondo. Per creare un effetto naturale spargete delicatamente i bulbi sulla zona in cui intendete piantarli e collocateli in un buco più o meno dove cadono. Per ottenere l’effetto migliore, combinate, nella stessa miscela da piantare, diversi bulbi. Questo creerà un magnifico miscuglio di colori.
Prima di iniziare a piantare fate un semplice programma. Considerate il periodo di fioritura di ciascun bulbo, le diverse altezze e la forma dei fiori. I primi a fiorire in gennaio saranno i bucaneve e gli aconiti invernali, seguiranno in primavera  i narcisi, i crocusmuscarifresie etc., mentre gli splendidi Allium  saranno gli ultimi a sbocciare in giugno.

 

A quale profondità dovrei piantarli?
La profondità del buco in cui piantarli dipenderà dalle dimensioni del bulbo. Comunque, come regola generale, piantate i bulbi ad una profondità doppia rispetto all’altezza del bulbo.


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A quale distanza l’uno dall’altro si dovrebbero piantare i bulbi?
I bulbi più grandi si possono piantare ad una distanza di 12 cm l’uno dall’altro, 
mentre i bulbi più piccoli possono essere piantati un po’ più vicini: 10 cm. 
Per creare una sgargiante massa di colore è 
possibile piantarli ancora più vicino fino a farli toccare. 

Che tipo di terreno preferiscono i bulbi?
Prima di piantare qualunque cosa, coltivate sempre il terreno del giardino. 
Questo semplifica notevolmente la messa a dimora e 
aiuta le nuove radici ad iniziare nel migliore dei modi. 
I bulbi da fiore si sviluppano rigogliosamente nel terreno ben drenato. 
I bulbi lasciati crescere e acclimatarsi preferiscono materiale organico o 
compost mescolati al terreno in cui vengono piantati. 
I bulbi possono anche essere piantati in vasi riempiti di terreno che dreni liberamente, senza che sia necessario aggiungere concimi durante la prima stagione  di crescita.
Di quali cure avranno poi bisogno i bulbi?
Una volta piantati i bulbi, annaffiate bene il terreno. Se vivete in una zona in cui è probabile che si verifichino forti gelate, date loro una piccola protezione supplementare contro le gelate distribuendo sul terreno paglia, foglie morte o compost.
ATTENZIONE!
Se avete già provveduto gli anni passati a piantumare i bulbi avrete sicuramente notato che il bulbo ha già vegetato, questo è successo perché l’autunno 2006 è stato mite e soleggiato e quindi i bulbi hanno fatto un po’ di confusione: hanno pensato che fosse già primavera e si sono risvegliati prematuramente! 
In questo caso dovrete proteggere le foglie dal freddo invernale ponendoci sopra del tessuto-non-tessuto oppure dei fogli a bolle per imballaggio o ricoprirli di foglie secche.
Dato che i bulbi da fiore sono degli organi sotterranei ricchi di sostanze nutritive di riserva, la fioritura non finisce una volta appassiti i fiori del primo anno. 
Molti rispunteranno ancora la primavera successiva, specialmente se, 
quando i fiori iniziano ad appassire, aggiungerete al terreno un po’ di concime.

Insomma …se son bulbi fioriranno!!

Di: Sara NutricatoCollaboratore Agrometeo SuperMeteo.Com
Da: SuperMeteo.com

venerdì 20 giugno 2014

Sciroppo di rose della "Celestina"

Sciroppo di rose della "Celestina":

Porre i petali di rose (rosse) in un vaso e versarvi sopra pari peso d’acqua bollente; chiudere ermeticamente, agitare e lasciare in infusione per 1 giorno. 
Filtrare l’infuso in casseruola, aggiungere pari peso di zucchero. 
Bollire per 1-2’ mescolando bene.

Da: Le ricette dei frutti di bosco della Val Taro
(Emilia/Romagna)

domenica 4 maggio 2014

Fiori di sambuco fritti (dolci)

Ingredienti:

  • 8/12 fiori di sambuco
  • 2 uova
  • g. 180 di farina
  • 1 pizzico di sale
  • ml. 220 di vino bianco secco
  • 1 cucchiaio di olio di semi
  • g. 100 circa di burro chiarificato, per friggere
  • zucchero a velo per spolverizzare

Preparazione:
Scuotere un po i fiori per eliminare eventuali sporcizie.

Sciaquateli con delicatezza e sgocciolateli molto bene.
Preparate la pastella con la farina, il sale e il vino, aggiungete i tuorli sbattuti con l'olio.
Montate gli albumi a neve e incorporateli alla pastella.
Riscaldate il burro chiarificato in una padella.
Immergete i fiori nella pastella, metteteli nella padella a dorare (a fiamma moderata).
Serviteli caldi, spolverizzati con lo zucchero a velo.
Da: Beneinsieme.it

giovedì 1 maggio 2014

Frittelle di fiori di acacia

Ogni anno decido di fare le frittelle di fiori di acacia, e cerco di perfezionare la ricetta per
sentire al meglio il gusto/profumo  di questi fiori stupendi: li produce un albero, 
la Robinia pseudoacacia, che cresce spontanea un po' ovunque, infestando i boschi e gli incolti. Le infiorescenze sono abbondanti di magnifici fiorellini bianchi screziati di giallo. 
Le api adorano questi  fiori e con il loro nettare producono il miele d'acacia, limpido e delicato.
Alla fine, dopo tanti tentativi, a vincere è la ricetta più semplice: senza l'aggiunta di uova o dolcificanti nella pastella, ma fatta di semplice farina integrale, che con il suo sapore leggermente salato, esalta il delicato profumo e la naturale dolcezza dei fiori. Ho provato anche con la farina di riso, ed il risultato è leggermente meno profumato, anche se sempre soddisfacente, a giudicare dalla velocità alla quale sono sparite. Ecco le due ricette:
Frittelle di fiori di acacia 1
Ingredienti
Infiorescenze di acacia (i grappoli di fiori)
Farina integrale biologica (io l'ho presa direttamente al mulino)
Acqua frizzante molto fredda
Olio si semi (io uso quello di girasole, l'olio EVO ha un sapore troppo forte, cambia il gusto)
Mischiare acqua e farina in modo da ottenere una pastella liscia e non troppo densa, che si attacchi bene ai fiori. 
Il rametto che tiene insieme i fiori servirà sia ad immergerli nella pastella, ed è l'unica cosa non commestibile, una volta fritte i fiori e la frittura si staccheranno molto bene, come mangiando uno spiedino. 
Friggete in olio bollente senza farle dorare troppo e scolate su carta assorbente. 
Io le ho cosparse con qualche goccia di miele d'acacia ancora calde e le abbiamo mangiate tiepide. 

Frittelle di fiori di acacia 2
Ingredienti
g. 200 di farina di riso
2 cucchiai di zucchero di canna o di miele di acacia
g.100  di fiori di acacia staccati dalla loro infiorescenza
acqua gasata molto fredda
Fare una pastella collosa con la farina di riso e l'acqua e 
mettetela in frigo mentre "sgranate" i fiori di acacia. 
L'impasto sarà più corposo del precedente, e l'ho immerso nell'olio bollente,
 aiutandomi con due cucchiai, in modo da ottenere delle frittelline non troppo grandi. 
Scolatele su carta assorbente e servitele tiepide o fredde.
Buon appetito!
Di: Isy
Da: GreenMe.it

giovedì 13 marzo 2014

Risotto alle zucchine e fiori di zucchine

di Sergio Barzetti

Ingredienti per 6 persone:

  • 480 g di riso carnaroli
  • 3 zucchine chiare 
  • 10/12 fiori di zucchina 
  • 150 g di taleggio 
  • 1 cipolla bionda 
  • ½ bicchiere di vino bianco 
  • Brodo di pollo oppure vegetale 
  • Burro
  • 30 g di grana grattugiato
  • 1 foglia di alloro
  • Sale

Procedimento:
Preparare il brodo vegetale. 

Lavare ed asciugare le zucchine e grattugiarle grossolanamente. 
Lavare i fiori di zucchina e privarli del calice, quindi sfilacciarli con le dita.
Tagliare la cipolla a brunoise e soffriggere in poco burro con una foglia di alloro. 

Aggiungere il riso e tostare per 3 minuti. 
Sfumare con il vino bianco. 
Poi bagnare con il brodo e le zucchine, salare e portare a cottura mescolando ed aggiungendo il brodo di tanto in tanto. 
Prima di ultimare la cottura aggiungere metà dei fiori di zucchina.
Lasciare riposare per qualche minuto fuori dal fuoco prima di 

aggiungere il taleggio ed il parmigiano. 
Mantecare e servire con una spolverata di fiori di zucchina freschi.
Da: La prova del cuoco