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domenica 18 gennaio 2015

Pulire la doccetta

Un semplice spray e una passata di spugna non sono sufficienti per far risplendere la pigna della vostra doccia. 
Ma esiste un modo semplice ed efficiente per riportarla al suo originale splendore. Prendete un sacchetto di plastica per alimenti, 
versate al suo interno dell’aceto bianco, 
infilatelo sulla pigna e chiudete con un legaccio. 
Lasciate agire per un’ora, una passata di spugna umida e sarà come nuovo. 

Da: Incredibilia.it

Materassi (igienizzare)

I materassi sono una bella sfida da pulire. 
Per prima cosa passatevi l’aspirapolvere per eliminare qualsiasi residuo. 
Quindi, cospargete il materasso con bicarbonato di sodio sull’intera area. 
Lasciate riposare per qualche ora e poi ripassate l’aspirapolvere. 

Da: Incredibilia.it

Come lavare le imposte

Esiste un modo molto efficace per pulire velocemente le imposte.
Indossate una calza di cotone imbevuta di acqua e aceto sulla vostra mano e 
passate le liste delle imposte e delle tapparelle, una ad una.
Per asciugare utilizzate l’altro calzino e il gioco è fatto.

Da: Incredibilia.it

Spazzolino da denti (come pulirlo)

Molte persone non puliscono lo spazzolino da denti! 
Non solo bisognerebbe sostituire lo spazzolino ogni 3 mesi, più o meno, 
ma bisognerebbe pulirlo regolarmente. 
Prendete un bicchiere pulito e riempitelo con aceto bianco. 
Immergetevi il vostro spazzolino per qualche ora.

Da: Incredibilia.it

Pulire le teglie da forno (con poca fatica)

Sfregare le teglie con sapone per stoviglie non è sufficiente 
per rimuovere tutto lo sporco.
Preparate una miscela con 1/4 di tazza di bicarbonato di soda e quanto basta di acqua ossigenata per ottenere una pasta morbida.
Utilizzatela per sfregare per bene la teglia e lasciarla agire per qualche ora. Risciacquare con acqua, il risultato? Come nuove! 


Da: Incredibilia.it

lunedì 2 dicembre 2013

Pulire l'acciaio senza spendere un capitale


I restauratori hanno sempre a disposizione l'aceto decolorato, 

si trova al supermercato, ma anche l'aceto di vino bianco va bene.

Si mette l'aceto su uno straccio da cucina insieme ad un po di sapone 

per i piatti e si passa sul lavello di acciaio bagnato, 

si fanno le parole crociate per dieci minuti poi si 

risciacqua e si asciuga con della carta.

Non sarà rapido come vedete nella pubblicità alla televisione 

che vi incita ad una fretta idiota,

ma neanche quei prodotti nella realtà funzionano 

se non avete il tempo di usarli e costano molto!

domenica 15 settembre 2013

10 usi alternativi con il riso


riso_usi

Il riso non è soltanto un alimento prezioso, ma anche un valido aiuto per risolvere le piccole emergenze della vita quotidiana, per facilitare le pulizie domestiche o per realizzare piccoli oggetti che potranno fare divertire i vostri bambini o i vostri animali domestici. Seguite dunque i nostri piccoli consigli se volete che il riso, bianco o integrale, si trasformi in un ingrediente indispensabile nella realizzazione di piccoli, ma utili, rimedi e prodotti fai-da-te.
1. Una manciata di chicchi di riso potrà essere aggiunta alle vostre saponette fatte in casa, per ottenere dei panetti dall’azione levigante sulla pelle. Potrete aggiungere i chicchi al vostro sapone realizzato da zero nella fase del “nastro”, oppure durante la rilavorazione dei rimasugli delle vecchie saponette.
2. Il riso vi aiuterà a raggiungere i punti difficili durante la pulizia di vasi, barattoli e bottiglie dall’imboccatura stretta. 
Versate una manciata di riso nel contenitore, aggiungete acqua calda e qualche goccia di sapone liquido, agitate il tutto e risciacquate.
3. Il riso vi potrà essere utile per eliminare odori erimasugli dal vostro macinacaffè macinaspezie
Vi basterà macinare all’interno di esso una quantità di chicchi di riso bianco o integrale che vi permetta di ricoprirne completamente le lame ed il gioco sarà fatto.
4. Non gettate mai l’acqua di bollitura del vostro riso. Essa infatti potrà essere aggiunta all’acqua della vasca per ottenere un bagno dall’effetto emolliente, adatto anche per i più piccoli, oppure potrà essere utilizzata come lozione addolcente per il viso e per il corpo, da applicare con l’aiuto di un panno in cotone.
5. Il riso è un buon conduttore di calore, quindi potrete utilizzarlo per realizzare una “borsa dell’acqua calda” alternativa, che avrà al proprio interno non acqua, ma chicchi di riso. 
Allo scopo vi potrà essere utile recuperare un sacchetto di stoffa, ma anche delle vecchie calze, da riempire di riso, chiudere all’estremità con un nastro e riscaldare sul termosifone. 
Chi soffre di dolori cervicali potrà trarre beneficio dalla sua applicazione sulla parte posteriore del collo.
6. Aggiungere alcuni cucchiai di riso alla vostra saliera vi permetterà di impedire che all’interno di essa si formi dell’umidità e che il vostro sale si raggrumi. 
Un analogo discorso vale anche per lo zucchero.
7. Per fare divertire i più piccoli, riempite parzialmente di riso alcuni piccoli contenitori richiudibili non più utilizzati, come ad esempio quelli delle spezie, meglio se in plastica. 
Otterrete così delle maracas a costo zero, che potrete decorare a piacere.
8. Riempiendo con del riso un vecchio guanto dei vostri bambini e cucendone l’apertura potrete realizzare un piccolo giocattolo fai-da-te che farà sicuramente divertire il vostro gatto.
9. Con del riso basmati potrete fabbricare una colla vegetale adatta per i piccoli lavoretti dei vostri figli. Versate un bicchiere di riso in acqua bollente e lasciate sobbollire per 45 minuti o fino a quando i chicchi inizieranno a sfaldarsi. Scolate e passate il tutto nel mixer, cercando di eliminare eventuali grumi. Conservate in frigorifero in barattoli di vetro ben chiusi.
10. Realizzate la vostra borsa del ghiaccio alternativa riempiendo un sacchetto di stoffa con dei chicchi di riso. Potrete conservarlo nel congelatore ed utilizzarlo al bisogno, in caso di febbre o per alleviare il dolore dovuto ad una contusione.
Da: Greenme.it    Marta Albè

sabato 14 settembre 2013

5 detersivi fai da Te per lavastoviglie

Se utilizzate abitualmente la lavastoviglie per lavare i piatti, potreste provare a sostituire, almeno di tanto in tanto, un detersivo fai-da-te ecologico ai detergenti liquidi o alle tavolette comunemente in vendita. .
Bastano infatti pochi e semplici ingredienti, comelimone, acido citrico, bicarbonato di sodio e sale, per preparare dei detersivi fai-da-te per la lavastoviglie economici e rispettosi dell'ambiente

1) Detersivo per la lavastoviglie al limone

Per preparare il detersivo della lavastoviglie con i limoni freschi è sufficiente seguire la ricetta del detersivo per piatti ecologico
Si otterrà un detergente per piatti in versione liquida, che oltre ai limoni conterrà sale e aceto. 
E' adatto sia per lavare i piatti a mano che in lavastoviglie. 
Ricordate di frullare bene tutti gli ingredienti, in modo che non rimangono residui di bucce di limone. Il risultato dovrà essere un detersivo dalla consistenza omogenea e gelatinosa. 
Questo detersivo si conserva a temperatura ambiente per alcuni mesi, senza problemi. 
Può essere versato in barattoli di vetro o in un flacone di recupero.

2) Pastiglie fai-da-te per la lavastoviglie

Chi preferisce il detersivo in pastiglie, può provare a sperimentare la ricetta suggerita dal blog
Casa Organizzata.
 Vi occorreranno 300 grammi di bicarbonato di sodio, acqua demineralizzata, 1 o 2 cucchiai di sapone liquido di Marsiglia o di Aleppo, 15-20 gocce di olio essenziale di limone o di arancio dolce e stampi per il ghiaccio in silicone. Versate in una ciotola il bicarbonato, il sapone liquido e l'olio essenziale. 
Mescolate e aggiungete acqua a poco a poco per uniformare il composto. 
Versate il tutto negli stampini per il ghiaccio e lasciate asciugare le vostre pastiglie per la lavastoviglie per alcune ore prima di sformarle. 
Potrete conservarle in uno o più barattoli di vetro.

3) Detersivo per la lavastoviglie al bicarbonato

Per ottenere un nuovo detersivo per la lavastoviglie in modo semplice e rapido,
dovrete mescolare 1 bicchiere di bicarbonato di sodio con mezzo bicchiere di sapone di Marsiglia liquido. L'importante è che la quantità del bicarbonato sia sempre il doppio rispetto al detersivo. Il bicarbonato impedisce che il sapone di Marsiglia formi troppa schiuma. Nella vaschetta per il brillantante è possibile versare una soluzione di acqua e acido citrico al 15% (15 grammi di acido citrico per 100 grammi d'acqua a temperatura ambiente). L'acido citrico può essere acquistato online, nei negozi di prodotti biologici o in farmacia.

4) Detersivo per la lavastoviglie al sale

Si tratta di un rimedio che potrete sperimentare facilmente, poiché richiede ingredienti economici e facilmente reperibili. Se avete terminato il vostro detersivo per la lavastoviglie abituale, o se avete deciso di cercare delle alternative ai detergenti tradizionali, perché non testare una nuova ricetta? Per ogni carico della lavastoviglie mescolate 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaio disale fino e 1 cucchiaino di detersivo per i piatti ecobio. Non vi resterà che versare il tutto nell'apposita vaschetta ed azionare normalmente la lavastoviglie.
5) Detersivo per la lavastoviglie all'acido citrico
1 bicchiere di bicarbonato di sodio
1 bicchiere di soda da bucato (non soda caustica)
½ bicchiere di sale fino
½ bicchiere di acido citrico
Unite gli ingredienti in una ciotola e mescolateli con un cucchiaio di legno. 
Con l'aiuto di un colino, trasferiteli all'interno di un contenitore, premendo bene il tutto con una spatolina, in modo da disgregare eventuali grumi. 
Utilizzate 1 cucchiaio di detersivo fai-da-te per ogni lavaggio. 
Nella vaschetta del brillantante versate aceto di vino bianco o una soluzione al 15% di acqua e acido citrico (15 grammi di acido citrico per 100 grammi d'acqua a temperatura ambiente). 
La soda da bucato (o carbonato di sodio), meglio nota come Soda Solvay, è in vendita al supermercato.
Da: GreenMe.it
Marta Albè

venerdì 13 settembre 2013

L'Aceto e i suoi miracoli

1) Elimina gli odori dalle mani dopo che avete maneggiato cipolla o aglio.
Basta strofinarle bene con l'aceto, poi lavarle col sapone.


2) Rimuove il calcare e tiene puliti filtri e tubature della lavastoviglie.
Una volta al mese aggiungete mezzo bicchiere di aceto al ciclo di lavaggio normale.

3) Scioglie il calcare che si forma nel bocchettone della doccia o nei filtri dei rubinetti.
Dopo averli smontati, immergeteli in una soluzione di acqua e aceto (4 parti di aceto 1 parte di acqua).

4) Pulisce e rinfresca i tappeti.
Utilizzate in pari quantità acqua e aceto, bagnate uno straccio strizzato bene e strofinate i tappeti.

5) Libera le tubature dagli ingorghi.
Utilizzate la stessa quantità di aceto e bicarbonato, mescolate e fate scendere, per gli scarichi di lavandini o water.

6) Togli i residui di colla.
Inumidite la parte da trattare con un poco di aceto.
Verrà via senza fatica.

7) Smacchia i materassi e togli gli odori.
Bagnate con poco aceto e bicarbonato.
Strofinate.

8) E' efficace con le macchie di vernice di vetri e finestre.
Inumidite un panno con l'aceto e strofinate forte.

9) Fa aderire meglio la pittura alle pareti.
Inumidite una spugna con l'aceto e passatela sulle pareti prima di tinteggiare.

10) Profuma il bucato.
Aggiungete mezzo bicchiere di ''aceto di mele''  al risciaquo della lavatrice o nella bacinella del lavaggio a mano.

11) Pulire i fornelli

E' da preparare al momento, 
perchè la reazione chimica fa decadere velocemente il potere pulente, 
Ma è ottimo: prima metto un po' di bicarbonato sul piano dei fornelli e 
poi ci spruzzo sopra un po' di aceto. 
Forma una crema sul tipo del cif, da usare subito.

martedì 10 settembre 2013

Pidocchi. Cosa fare per prevenirli in modo naturale?

I pidocchi sono parassiti che, attraverso la cute umana, si nutrono di sangue. 
Sono maggiormente diffusi tra i bambini delle scuole materne ed elementari.
Cosa fare per prevenirli in modo naturale?
I rimedi esistono e sono diversi. 
1) Gli oli essenziali sono famosi per la loro capacità di tenere lontani i parassiti: quello di eucalipto,  di tea tree, di rosmarino, di lavanda o di chiodi di garofano sono i più efficaci. 
Si possono usare da soli oppure mischiarli tra loro e aggiungerli durante il lavaggio abituale dei capelli.
2) Durante il lavaggio dei capelli è buona prassi fare un risciacquo all’aceto 
(quello bianco oppure quello di mele). 
Consigliamo di diluire in un litro d’acqua mezzo bicchiere d’aceto e di 
versarlo sui capelli massaggiando delicatamente. 
L’odore è forte ma sparisce subito.
3) L’olio di neem è un altro prezioso alleato per la lotta contro i pidocchi: bastano alcune gocce versate e spalmate sui capelli e sul cuoio capelluto prima di andare a scuola.
4) Olio di oliva
In passato l’olio d’oliva era il trattamento naturale più utilizzato per combattere le infestazioni dei temutissimi pidocchi poiché in grado di sciogliere l’esoscheletro dei parassiti e di soffocare quelli più resistenti.
Passate accuratamente il pettinino per pidocchi, poi frizionate dell’olio sui capelli ancora umidi e lasciate agire per almeno 6/8 ore coprendo con una cuffia da doccia. 
Applicate poi una lozione a base di aceto di mele e lasciate agire per tutta la notte. 
Al mattino lavate accuratamente i capelli e passate nuovamente il pettinino per rimuovere le uova rimaste.
Meglio prevenire che curare.

sabato 7 settembre 2013

I 5 luoghi piu' sporchi della cucina che non ti aspetti

Anche una cucina apparentemente immacolata può brulicare di germi e batteri, soprattutto dove non immaginereste mai di trovarli. 
Questi microbi, infatti, crescono in fretta, trovando sicuro riparo sui taglieri o vicino agli interruttori; si spostano, inoltre, molto facilmente sulle posate, quindi sul cibo e infine nel vostro stomaco, con conseguenze poco piacevoli.
I microbi non si vedono a occhio nudo, naturalmente: chi può dire, quindi, se avete pulito a sufficienza la cucina o se avete semplicemente sparpagliato i germi? Non occorre affliggersi: con un po’di attenzione e di esercizio, potrete liberare la vostra cucina e tutti gli oggetti in essa contenuti dai batteri.

1) LA MANIGLIA DEL FRIGORIFERO


I microbi degli alimenti che maneggiamo ogni giorno, soprattutto se mangiamo carne, possono ritrovarsi anche sulla maniglia del frigorifero, come conferma una ricerca di Eric Schadt, direttore del dipartimento di scienze genomiche presso la scuola di Medicina del monte Sinai. Jo Dickerson concorda con quanto affermato, precisando nel suo blog che la contaminazione trasversale è il più grande problema della cucina: “Le persone probabilmente trasportano microbi in cucina in ogni momento senza neanche rendersene conto”. “Per esempio” - afferma la blogger - “quando preparano il pollo, cercano nel cassetto un coltello o una forchetta e, senza accorgersene, hanno trasportato i batteri della carne sul cassetto stesso e gli utensili in esso contenuti”. Lavare le mani è il modo più semplice e veloce per evitare questo problema, anche se molti di noi non utilizzano il metodo corretto. Il trucco è elementare: utilizzate acqua e sapone per minimo 15 secondi e chiudete il rubinetto con un fazzoletto di carta o con il gomito: chiuderlo con le mani significa semplicemente acquisire nuovamente gli stessi batteri che portavamo con noi quando lo abbiamo aperto.

2) I RUBINETTI


L’acqua pulita è essenziale durante la preparazione del cibo, ma ciò è spesso dimenticato in molti paesi industrializzati, dove l’acqua pura e incontaminata è data per scontata. 
E’ sempre bene, tuttavia, utilizzare un pizzico di cautela prima di giungere a determinate conclusioni. 
L’acqua potabile è infatti soggetta a infiltrazioni inquinanti e a tossine, soprattutto quando piove molto; potrebbe essere anche poco sana a seguito di guasti all’acquedotto municipale
In Italia l'acqua potabile per essere definita tale viene analizzata 4 volte l'anno, ma ciò non ha permesso di evitare scandali come quello legato all'arsenico
I rubinetti stessi che apriamo e chiudiamo con le mani sporche quasi in automatico possono essere essi stessi fonti di batteri. 

3) IL CANOVACCIO


Spesso la gente pensa che il canovaccio non presenti batteri, in quanto utilizzato esclusivamente per asciugare le mani o i piatti lavati in precedenza. 
Ma dopo che questi ultimi sono stati riposti asciutti nella credenza, lo strofinaccio rimane bagnato. 
Questa umidità, unita al calore della cucina, facilita la concentrazione dei batteri. 
Cambiate quindi frequentemente i canovacci lavandoli ad una temperatura che permetta la rimozione dei batteri. 

4) LE SPUGNE


Anche se servono per le pulizie di casa, le spugne non sono necessariamente pulite. Esse, infatti, sono fra gli oggetti più sporchi nella nostra cucina: circa diecimila microbi ogni 6 cm di tessuto. Uno degli sbagli più comuni è quello di utilizzare la stessa spugna per il lavandino e per gli scaffali. 
Il lavandino della cucina è probabilmente il peggior ricettacolo di batteri e di germi, 
in primis la salmonella, presente in casa. 
Non vorrete pulire il lavandino e poi diffondere altrove questi batteri, magari sul piano lavoro, vero? 
La soluzione più semplice è comprare regolarmente nuove spugne, che sono anche abbastanza economiche. 
Ma se preferite riutilizzare le vostre, pulitele grazie al calore. 
Mettetele nel microonde: l’elevata temperatura ucciderà la maggior parte dei microbi che vi si erano insediati.

5) IL CANALE DI SCOLO

Il fatto che non lo vediate non significa che non esiste, anche se spesso molti di noi lo dimenticano, fedeli all’antico proverbio “lontano dagli occhi, lontano dal cuore (e dalla mente)”. 
Ma questa parte del lavandino contiene al suo interno tantissimi batteri e grandi quantità di muffa. 
Dopo qualche tempo, questi ultimi possono insediarsi nella parte esteriore del lavandino, infettando tutti i piatti puliti che vi riponiamo dopo averli lavati. 
Essi possono anche portare all’invasione delle cimici: i loro bachi si sviluppano nutrendosi dei materiali inorganici che proliferano sui piatti sporchi. 
Blatte e formiche possono a loro volta essere attirate dal calore, dall’umidità e dal buio, anche se non vi sono ancora batteri. 
Gettate settimanalmente dell’acqua bollente nel lavandino per uccidere i microbi e altri insetti che possano avervi trovato ospitalità. 
Da: Greenme.it   Serena Baronchelli

Come pulire correttamente il notebook

Certamente uno dei punti di forza di un notebook è proprio la sua portabilità, ma allo stesso tempo questa può diventare anche la sua peggiore rovina. Infatti, spesso, proprio il fatto che possiamo usarlo ovunque, ci porta a sottoporlo a numerose fonti di pericolo che possono comprometterlo pericolosamente e ad aumentare le situazioni in cui viene a contatto con lo sporco. Macchie di bevande e cibo (per non parlare poi di caffè, tè o altri liquidi che incidentalmente possiamo versarci sopra), impronte, polvere e ogni sorta di altri residui vanno a finire tra le piccole fessure della tastiera e ovviamente sullo schermo, brillante ma anche molto fragile, LCD.
Molte aziende pubblicizzano i loro prodotti per la pulizia del computer portatile o desktop come i migliori. Sicuramente sapranno far bene il loro lavoro, ma siamo certi della loro sicurezza per l’ambiente e, di conseguenza, per la nostra salute?
È possibile infatti, pulire correttamente schermo e tastiera del portatile utilizzando prodotti sicuri ed economici, come ad esempio, anche in questo caso, l’aceto.
Dunque per uno schermo pulito e senza macchie, per una tastiera che non ci faccia starnutire ogni volta che la digitiamo, ecco qualche metodo per pulire correttamente il vostro portatile.
Prima di iniziare le pulizie ricordatevi però di spengere il vostro prezioso notebook.

1) Pulire lo  Schermo

Anche se le opinioni degli esperti nel campo divergono notevolmente sull’argomento “pulizia schermi LCD” la maggior parte concorda sul fatto, che i detergenti per vetri non sono assolutamente adatti per la pulizia degli schermi. Mentre un ottima soluzione, oltretutto naturale e che potete realizzare a casa, è una miscela 50-50 di acqua distillata e aceto. Se invece volete andare sul raffinato, anche un mix, con la stessa concentrazione, di acqua e alcool isopropilico funziona alla perfezione.
L’importante è non spruzzare nulla direttamente sullo schermo, bensì munitevi di un panno inumidito, di una o l’altra miscela, e passatelo con un tocco leggerissimo sullo schermo, facendo dei movimenti circolari.
Lasciate asciugare all’aria senza ripassare sopra ulteriori panni, per evitare di danneggiare effettivamente lo schermo. Assicuratevi però che questo sia completamente asciutto prima di chiudere il portatile.

2) Pulire la Tastiera

Una tastiera sporca è decisamente meno fastidiosa di uno schermo macchiato, ma, uno studio condotto dall’Università dell’Arizona ha dimostrato che le tastiere dei computer, in un ufficio, possono ospitare fino 3.300 germi per pollice quadrato. Sicuramente panni cattura polvere e soluzioni detergenti, sono ideali per spazzare via la maggior parte di questi germi. Ma come ben sappiamo, questi sono non solo poco eco-friendly ma anche tossici per la nostra salute. Anche in questo caso allora per disinfettare e detergere la tastiera in modo naturale, ci viene in aiuto l’aceto, oppure una soluzione di alcool isopropilico e acqua. Un’alternativa può essere quella di utilizzare un po’ di detergente ecologico per piatti diluito in acqua.
Anche se i tasti non sono così fragili come uno schermo LCD, come raccomandato per quest’ultimo, sarebbe meglio evitare di spruzzare liquidi direttamente sulla tastiera. Il liquido potrebbe penetrare all’interno e causare gravi danni ai componenti.
Sfortunatamente però questo non eliminerà lo sporco accumulato tra i tasti. Un rimedio per far fronte a tale inconveniente è la bomboletta spray ad aria compressa, facile da usare e anche abbastanza economica (purtroppo però dura molto poco). Basta tenere la bomboletta in posizione verticale, e inclinare il computer in modo che l’aria faccia saltare fuori dalla tastiera eventuali accumuli di polvere e briciole. In commercio esistono anche diversi gadget elettronici da attaccare direttamente alla presa USB del computer che fungono da piccoli aspiratori.
In alternativa potete dotarvi di vecchi pennelli o vecchi spazzolini da denti per arrivare nei punti più difficili.
Una soluzione altamente tecnologica e allo stesso tempo ecologica la fornisce, ad esempio, Cyber Clean, un nuovo composto pulente e disinfettante (che ricorda molto le manine "prensili" in regalo nei vecchi sacchetti di patatine di quando eravamo piccoli) per tutte le superfici e oggetti,biodegradabile al 95% che permettere di rimuovere lo sporco e disinfettare senza nuocere al Pianeta. Un prodotto utile che può essere utilizzando più volte finché non cambia colore.
Da: Greenme.it
scritto da:Gloria Mastrantonio

6 oggetti che dovremmo sempre ricordare di pulire

Occuparsi di frequente della pulizia degli oggetti che ci circondano ogni giorno è un vero e proprio segno di rispetto di ciò che possediamo. 
Una corretta pulizia degli oggetti permette infatti di prolungarne la durata nel tempo, oltre che di creare un ambiente ordinato e gradevole, 
che non provochi disagio in chi vive insieme a noi o in chi ci farà visita. 
Forse alcuni di noi sottovalutano la pulizia di alcuni oggetti comuni, come i bidoni dei rifiuti o le borse della spesa. Ecco perché e come occuparsene al meglio.

1) Borse per la spesa riutilizzabili

Molti di noi hanno ormai la buona abitudine di portare con sé delle borse riutilizzabili al momento della spesa? Ma quanti si ricordano di pulirle regolarmente? Secondo uno studio condotto da parte dell'Università dell'Arizona, il 97% delle persone non lava mai le borse per la spesa. E' così che nelle borse per la spesa rischiano di annidarsi i batteri. Meglio dunque cercare di mantenerle pulite, lavandole a mano o in lavatrice, a seconda del materiale di cui sono costituite.

2) Doccino

La pulizia del doccino è fondamentale non soltanto per rimuovere il calcare, ma anche per contrastare i batteri. Secondo una ricerca condotta da parte della University of Colorado, il 30% dei doccini analizzati vedevano la presenza di un germe che può provocare infezioni ai polmoni, il Mycobacterium avium, oltre che di altri funghi e batteri. Si raccomanda dunque una pulizia corretta e frequente del doccino. 
Per rimuovere germi e calcare è possibile ricorrere all'aceto.

3) Tastiera del computer

La utilizziamo ogni giorno, ma quanto spesso la puliamo? Un esperimento condotto nel 2008 in Inghilterra aveva dimostrato come una tastiera del computer possa presentare una quantità di batteri pari a cinque volta tanto quanto riscontrato su di una tavoletta del WC. E' bene dunque rimuovere spesso la polvere dalla tastiera e cancellare le macchie con un panno leggermente inumidito, ricorrendo eventualmente a dell'alcol. Lo stesso trattamento deve essere riservato al telecomando e al mouse.

4) Tende

Tende e tendaggi di vario tipo presenti nella nostra abitazione, sia all'interno che all'esterno, necessitano di essere mantenuti ben puliti. Sono infatti un vero e proprio ricettacolo di polvere e di allergeni. E' necessario pensare periodicamente al loro lavaggio, a mano, in lavatrice o in lavanderia, a seconda del materiale di cui sono costituite. 

5) Bidoni dei rifiuti

Anche i bidoni dei rifiuti necessitano di essere puliti. Una loro pulizia corretta, sia che essi si trovano all'esterno che all'interno della casa, prevede di rimuovere i sacchetti in essi contenuti almeno una volta alla settimana, di svuotare i contenitori dei residui e della polvere in essi accumulatisi e di lavarli con acqua e sapone. 
Ogni bidone o cestino dei rifiuti deve essere lasciato scolare e ben asciugato prima di riutilizzarlo.

6) Tappetinin e zerbini all'entrata

I tappetini che di solito vengono posizionati di fronte alla porta d'entrata raccolgono la sporcizia presente sulle scarpe di chi sta per entrare in casa. Per questo motivo è necessario effettuare una loro corretta pulizia di frequente, servendosi dell'aspirapolvere o della lavatrice, a seconda del materiale di cui sono composti. Assicuratevi che i tappetini siano completamente asciutti prima di cominciare a riutilizzarli.
Da: Greenme.it   Marta Albè

martedì 3 settembre 2013

Pulire il frigorifero (come)

Pulire e sbrinare il frigorifero è fondamentale per garantire un efficiente e corretto
funzionamento dell'elettrodomestico. Accompagnare lo sbrinamento con una pulizia completa e profonda permette di risparmiare tempo e di rendere splendente il frigorifero in tutti i suoi scomparti.
Chi possiede un frigorifero dotato di sistema no-frost parte avvantaggiato, poiché non dovrà affrontare la formazione di blocchi di ghiaccio. Attenzione però, quando staccherete la spina di un frigorifero no-frost, dovete occuparvi della raccolta dell'acqua che verrà rilasciata dall'elettrodomestico. Si tratta di un'operazione che può essere facilitata consultando il manuale di istruzioni del frigorifero e seguendo alcuni semplici consigli.
1) Scegliete di pulire e sbrinare il frigorifero e il freezer quando ormai sono quasi vuoti
Il momento ideale potrebbe essere poco prima della partenza per un viaggio. Se avete un freezer di riserva potrete spostare là i cibi surgelati. Gli alimenti presenti in frigorifero potranno resistere per il tempo necessario all'interno di una borsa-frigo o in una cantina fresca.
2) Dopo aver svuotato il frigorifero e il freezer, staccate la spina dalla presa di corrente, in modo tale da permettere l'inizio dello sbrinamento. I sistemi no-frost permettono solitamente di posizionare una ciotola al di sotto del punto di fuoriuscita dell'acqua, che verrà raccolta del tutto nel giro di poco tempo. Per una maggiore sicurezza, potete posizionare degli asciugamani, un panno in microfibra o un tappetino di spugna al di sotto e intorno al contenitore prescelto.
3) Se il vostro frigorifero non è dotato di un sistema no-frost e di sbrinamento automatico, potrete ricorrere ad alcuni trucchi per agevolare lo scioglimento del ghiaccio - che sarà più rapido durante le giornate estive. Potrete riporre all'interno del frigorifero e del freezer già spenti delle ciotole con acqua calda o dei panni imbevuti con essa.
4) Mentre il freezer si trova in corso di scongelamento, potete occuparvi della pulizia del frigorifero. Cogliete l'occasione per rimuovere tutti i ripiani, i cassetti e i contenitori presenti all'interno di esso. Occupatevi del loro lavaggio, che può essere facilitato se avete a vostra disposizione una vasca da bagno in cui posizionare i ripiani e i cassetti più grandi. Per il lavaggio delle varie parti estratte dal frigorifero potrete utilizzare acqua calda e bicarbonato, che avrà un effetto pulente e deodorante. Ricorrete a detersivo per piatti ecologico per rimuovere le macchie e gli aloni più ostinati. Se avete notato la presenza di muffa, unite al detersivo qualche goccia di aceto o di olio essenziale di tea-tree. Lasciate agire prima di strofinare.
5) Risciacquate ed asciugate molto bene i cassetti e i ripiani del frigorifero. Prima di riporli al loro posto, occupatevi della pulizia dell'interno dell'elettrodomestico, spruzzando semplicemente dell'acqua calda a cui avrete aggiunto una piccola quantità di bicarbonato. L'asciugatura sarà più rapida ricorrendo ai panni in microfibra.
6) Quando lo scongelamento del freezer sarà terminato, rimuovete manualmente eventuali residui di ghiaccio, magari servendovi di una piccola spatola per fare leva. Raccogliete il ghiaccio in un secchio o nel lavello. Pulite l'interno del freezer, i suoi sportelli e eventuali cassetti utilizzando sempre acqua e bicarbonato. Asciugate molto bene ripiani, contenitori e superfici interne prima di rimettere l'elettrodomestico in funzione.
7) Dopo la pulizia interna del freezer e del frigorifero, passate al lavaggio delle parti esterne, con particolare attenzione alle maniglie. Effettuate la pulizia utilizzando acqua e bicarbonato, oppure dei detergenti spray ecologici e delicati.
8) Se la pulizia e lo sbrinamento del frigorifero hanno preceduto una partenza, ricordate di lasciare la spina staccata dalla presa di corrente e di mantenere gli sportelli aperti, per evitare la formazione di cattivi odori.
9) Se dopo la pulizia avrete la necessità di riportare in funzione il vostro frigorifero e freezer, riposizionate al suo interno tutti i ripiani già lavati ed asciugati ed attendete, eventualmente, il tempo indicato dal manuale di istruzioni per riporre nuovamente all'interno dell'elettrodomestico i vostri alimenti.
10) Regolate la temperatura cercando di rispettare i valori necessari per la conservazione degli alimenti e senza dimenticare le opportunità di risparmio energetico. Riempite nuovamente il frigo inserendo gli alimenti in contenitori adatti e puliti, cercando di mantenerli lontani dal fondo, in modo da garantire una perfetta diffusione del freddo. Infine, riponete in frigorifero un bicchierino o una ciotolina colmi di bicarbonato, che assorbirà tutti i cattivi odori che potrebbero formarsi in futuro.
Da: Greenme.it      Marta Albè

martedì 20 agosto 2013

Acido citrico: 10 modi per utilizzarlo in casa e dove trovarlo

L'acido citrico è un composto presente naturalmente negli agrumi che viene venduto sotto forma di polvere o granuli e che può trasformarsi in un valido alleato nella pulizia della casa e nella preparazione di semplici prodotti fai-da-te per la cura della persona.

Esso può essere acquistato in farmacia, in erboristeria e nei negozi di prodotti naturali, oltre che online. E' consigliabile preferire, per gli utilizzi domestici, acido citrico anidro puro, venduto all'interno di barattoli facilmente richiudibili.
Il contenitore con il proprio acido citrico deve essere conservato ben chiuso, al riparo da fonti luminose e di calore, scegliendo un luogo fresco, asciutto e sicuro della propria casa. Esso non deve essere utilizzato puro sui tessuti e non deve essere impiegato per la pulizia di
 superfici quali legno, marmo e pietra, oltre che su tutti quei materiali per i quali è sconsigliato l'impiego di sostanze acide.
A livello industriale, l'acido citrico viene impiegato come additivo alimentare (E330) e conservante all'interno di confetture, marmellate, formaggi e altri prodotti. 
Può essere presente anche all'interno di bevande gassate, vino, gelati e caramelle
come insaporitore o emulsionante. 
Nell'industria cosmetica può essere utilizzato per la regolazione del ph di cosmetici e detergenti.
Ecco alcuni dei suoi possibili impieghi domestici, per la pulizia della casa e per la cura della persona.
1) Ammorbidente per il bucato
Un ammorbidente casalingo per il bucato può essere preparato semplicemente disciogliendo all'interno di un contenitore di plastica pulito, in cui si saranno versati 500 ml. d'acqua di rubinetto, 20 g. di acido citrico
E' consigliabile utilizzare un flacone con tappo, in modo da poterlo agitare prima dell'utilizzo. Calcolate di impiegare circa 50 ml. del prodotto ottenuto per ogni lavaggio in lavatrice, 
versando l'ammorbidente nell'apposito scomparto.
2) Anticalcare fai da te
L'acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di un anticalcare da utilizzare su tutte le superfici lavabili, sui sanitari e sulle piastrelle (escludendo marmo e legno). 
Sarà sufficiente preparare una soluzione al 15% di acido citrico, corrispondente a 150 g. di prodotto da disciogliere in un litro d'acqua. 
E' consigliabile trasferire l'anticalcare così ottenuto in un contenitore spray per facilitarne l'utilizzo.

3) Disincrostante per la lavatrice

La stessa soluzione al 15% preparata per l'anticalcare può essere utilizzata come disincrostante per la lavatrice. Sarà necessario versare l'intero litro d'acqua nel cestello della lavatrice ed effettuare un lavaggio ad alta temperatura. Il trattamento dovrebbe essere ripetuto una volta al mese.

4) Brillantante per la lavastoviglie

Una soluzione di acqua e acido citrico al 15% preparata come sopra può essere utilizzata come brillantante per la lavastoviglie. Il brillantante all'acido citrico dovrà essere versato nell'apposita vaschetta della lavastoviglie, che potrà essere avviata normalmente.

5) Dopo-shampoo

Chi utilizza shampoo ecologici privi di siliconi per la cura dei capelli potrebbe ritrovarsi, almeno inizialmente, a lottare contro i capelli crespi. Per risolvere il problema si consiglia di effettuare un risciacquo acido dopo lo shampoo, diluendo in un litro d'acqua uno o due cucchiai di aceto di mele oppure un pizzico di acido citrico. I capelli risulteranno molto più lucidi e disciplinati.

6) Gallette da bagno frizzanti

L'acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di gallette da bagno frizzanti da disciogliere nell'acqua della vasca. Unite in una ciotola 100 gr di bicarbonato, 50 gr di amido di mais e 50 gr di acido citrico, spruzzate con dell'acqua e lavorate con l'aiuto di un cucchiaio fino a quando il composto non risulterà tanto compatto da poter essere trasferito in stampini (sono perfetti i barattoli dello yogurt) all'interno dei quali comprimerlo strato dopo strato con l'aiuto di un cucchiaino. Lasciate riposare le gallette per almeno un paio d'ore prima di estrarle dai contenitori ed in seguito lasciatele asciugare all'aria ancora per un po'.

7) Pulizia dei vetri

Per la pulizia dei vetri e degli specchi è possibile preparare un prodotto spray disciogliendo un cucchiaino di acido citrico in un litro d'acqua, a cui aggiungere anche un cucchiaino di detersivo per i piatti ecologico. Sarà sufficiente agitare il tutto all'interno di un contenitore spray per essere pronti per le pulizie.

8) Pulizia degli scarichi

Sia in caso di scarichi ingorgati, che per il loro normale mantenimento, l'acido citrico può rappresentare un valido aiuto. Versate nello scarico 100 gr di bicarbonato di sodio e preparatevi a versare subito dopo una soluzione ottenuta disciogliendo in 200 ml d'acqua 30 gr di acido citrico.

9) Pulizia delle pentole

Se il fondo interno di una pentola presenta aloni di calcare difficili da rimuovere
preparate una soluzione all'acido citrico versandone 25 gr in 500 ml d'acqua e 
lasciate agire dopo averla versata nella pentola per tutta la notte. Il calcare scomparirà come per magia.

10) Pulizia del WC

Per facilitare la pulizia del WC, versate al suo interno una soluzione preparata con 50 g. di acido citrico ed un litro d'acqua. 
Agitate il tutto all'interno di una bottiglia o di un flacone, versate nel WC e lasciate agire per tutta la notte. 
Si tratta di un rimedio davvero semplice per rimuovere le tracce di calcare senza fatica.

Da: Greenme.it
scritto da: Marta Albè