venerdì 27 aprile 2018

Limoni (innesto)

Il limone si innesta tra aprile e maggio preferibilmente a corona.
Le marze vanno prelevate al momento che si fa l'innesto scegliendo rami di uno o due anni.

Si useranno le parti centrali, con  due o tre gemme.


Una volta fatto l'innesto bisognerà proteggerlo con un sacchetto di plastica trasparente facendogli dei buchetti dopodiché bisognerà mettere un ulteriore sacchetto di carta possibilmente bianco sopra.

Dopo circa una quarantina di giorni si potrà levare la protezione facendo attenzione e controllando l'innesto ogni 2 o 3 giorni.

Il sacchetto di carta bianca serve da protezione ai raggi solari lasciando passare la luce, invece il sacchetto di plastica trasparente servirà a creare umidità onde evitare che si disidrati, i fori servono a non fare venire la muffa facendo traspirare l'innesto.

Questo tipo di innesto vale per tutti gli agrumi e tra loro sono tutti compatibili per essere innestati.

lunedì 23 aprile 2018

Marillenknödel


Da: Baviera all'italiana
Palline quattro stagioni dal cuore di albicocca, che arricchiscono le vostre tavole domenicali o impreziosiscono una merenda.
Iniziamo dagli ingredienti per 5 knödel:
- 500 gr. di ricotta;
- 40 gr. di burro;
- 30 gr. di zucchero;
- 2 uova;
- scorza di limone grattugiata;
- 1/4 c.ino di sale;
- 80 gr. di pangrattato;
- 16 zollette di zucchero;
- 80 gr. di pangrattato + 100 gr. per la copertura;
 - 120 gr. di semolino; 
- 30 gr. di burro fuso per la copertura;
- 8 cucchiai di miele d'acacia; 
- 16 albicocche; 
- zucchero filato per guarnire; 
- 16 albicocche; 
- 4 cucchiai di liquore all'albicocca.
Passate la ricotta con un setaccio fine, raccoglietela in una terrina e unite burro, sale, zucchero e scorza di limone grattugiata. Continuate ad impastare aggiungendo le uova, il semolino e il pangrattato, lasciate quindi l'impasto a riposo per 30 minuti. Tagliate in due le albicocche, dorate il pangrattato con il burro fuso in una pentola e dividete l'impasto in 16 palline che dovrete schiacciare per formare dei dischi piatti. 
Inserite al centro di ognuno un'albicocca farcita con una zolletta di zucchero, chiudete e cuocete gli knödel in acqua bollente per circa 12/15 minuti. 
Raccoglieteli con un cucchiaio e lasciateli asciugare. 
Intanto, fondete il miele in una casseruola, infine fate rotolare ogni pallina nel miele e cospargetele di zucchero a velo.
(Germania)
In Austria si usano le patate lessate sostituiscono la ricotta.

venerdì 20 aprile 2018

Carpaccio di Piovra (polpo) Taràssaco e Borragine


kg. 2  Piovra
g. 250  Crescione
g. 150  Tarassaco
2  fogli di gelatina alimentare
1  Cipolla
1 Gambo di sedano
1 Carota
Grana
Senape
Limone
Pepe nero in grani
Olio extravergine d'oliva
Sale
Immergete la piovra in una pentola nell’acqua fredda (deve essere coperta almeno da 3 dita di acqua); unite un cucchiaio di grani di pepe, la carota, la cipolla, il sedano, portate sul fuoco e cuocete da quando inizia a bollire per 1 ora schiumando ogni tanto. Alla fine, spegnete, fate riposare la piovra per 10′ nell’acqua, scolatela, togliete un po’ della pelle che la ricopre, staccate il sacco e tagliatelo a strisce e separate i tentacoli.
Disponete sul piano di lavoro 2 fogli di pellicola, lunghi almeno 50 cm e leggermente sovrapposti, spolverizzateli di sale e stendetevi sopra i tentacoli e le strisce cercando di formare un grosso filone; salatelo, pepatelo e ricopritelo con 2 fogli di gelatina ammollati e strizzati; durante l’operazione cercate di mantenerli ben stesi, senza stropicciarli, per poterli fare bene aderire.
Arrotolate il filone nella pellicola, stringendo bene e dando la forma di un salame. Forate qua e là la pellicola con la punta del coltello, strizzate leggermente per fare uscire un po’ di liquido; ripetete questa fasciatura per 4 volte, sempre forando la pellicola e strizzando il salame. Infine avvolgetelo con un quinto strato di pellicola senza forarlo, mettetelo in frigo per 8 ore e poi in freezer per 1 ora.
Alla fine liberate il salame di piovra dalla pellicola e affettatelo finemente; l’ideale sarebbe usare l’affettatrice. Mondate il crescione e il tarassaco. Emulsionate 1 cucchiaio di succo di limone con 4 di olio, un cucchiaino da caffè di senape e un pizzico di sale (vinaigrette).
Distribuite il carpaccio di piovra su un piatto da portata, completate con scaglie di grana e foglioline di tarassaco e crescione e condite con la vinaigrette. 
Condite il resto delle erbe e servitele in ciotole a parte.
Da: La cucina Italiana


l taràssaco comune, Taraxacum officinale, è una pianta molto diffusa, comunemente conosciuta come dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, pisciacane.
E’ ottimo sia crudo che cotto, le foglie vanno raccolte quando sono ancora piccole e tenere perché tendono a diventare amare.
I fiori sono ottimi per fare le confetture e per realizzare lo sciroppo di tarassaco che è molto simile al miele, inoltre i boccioli sott’aceto o sotto sale assomigliano ai capperi, insomma una pianta di cui non si butta niente!

giovedì 19 aprile 2018

Portulaca sott'aceto


 Ingredienti
  • 2-3 tazze di foglie e steli di portulaca
  • ml. 250 acqua
  • ml. 250 aceto bianco
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 cucchiaino sale
  • 1 cucchiaino semi di senape nera
  • 1 cucchiaino semi di nigella (cumino nero)

Preparazione
Mettere in un pentolino l'acqua con l'aceto, il sale e gli spicchi d'aglio e portare a ebollizione.
Stipare la portulaca in due barattoli capienti.
Versarvi la miscela di aceto e i semi di senape nera e nigella, quindi chiudere i barattoli.
Conservare in frigo per una settimana prima di consumare.

Da: GreenMe.it


La Portulaca oleracea, detta anche porcellana, erba dei porci, erba grassa ecc. è una pianta grassa infestante che si trova ovunque.
Le foglioline carnose sono ottime da gustare crude aggiunte alle insalate.
Oltre ad essere buona da mangiare la portulaca è una pianta ricca di proprietà, infatti contiene molti omega-3 e vitamina C.

Valerianella / soncino


Insalata con valerianella
Ingredienti x 2 pp
  • g. 150 di valerianella
  • 1/2 mela tagliata a tocchetti
  • g. 30 di parmigiano a scaglie
  • olio evo
  • aceto balsamico


La Valerianella locusta, conosciuta come valerianella o songino è un’erba ottima da consumare cruda, viene coltivata e la si trova in commercio un po’ ovunque ed in tutte le stagioni, ma quella che cresce spontanea ha tutt’altro sapore; già a fine inverno, prima che la pianta fiorisca, si possono raccogliere le foglioline tenerissime che io adoro in insalata con la semplice aggiunta di olio, limone e sale.

Risotto agli Asparagi selvatici

Asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici, Asparagus acutifolius, si trovano nei boschi, sulle scarpate e nei terreni incolti.
In primavera, tra Aprile e Maggio è possibile raccogliere i germogli della pianta che sono ottimi da mangiare, a Verona li chiamiamo sparasine ed il loro sapore è più intenso rispetto ad altre tipologie di asparago e leggermente amarognolo.
Si tratta di una pianta poverissima di calorie ma molto ricca di vitamine (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, K ed E) e sali minerali: ferro, fosforo, calcio, magnesio, acido folico e soprattutto potassio; inoltre, come l’asparago che si coltiva, contiene l’asparagina, una sostanza diuretica e depurativa.


Risotto con asparagi selvatici

  • 1 bel mazzetto di asparagi selvatici
  • 1 noce di burro
  • 1/2 scalogno
  • 1 dado
  • Pepe q.b.
  • Vino bianco per sfumare
  • 2 - 3 pugnetti di riso
  • Prezzemolo fresco tritato
  • Parmigiano grattugiato
Il procedimento è come sempre molto semplice! Naturlamente se non disponete più degli asparagi selvatici potete sostituirli con quelli coltivati, molto meno amari...
  1. Lavate le punte di asparagi e cuocetele per un quarto d'ora nel brodo bollente a cui avrete aggiunto il bicarbonato e lo zucchero.
  2. In una casseruola fate rosolare, nel burro, lo scalogno tritato, aggiungete gli asparagi (io li ho solo tagliati a metà) e il riso. Fate tostare qualche minuto.
  3. Sfumate con un goccio di vino, aggiungete 1/2 dado, una spolverata di pepe, versate un po' di brodo e controllando che non si attacchi, portate a cottura, aggiungendo il brodo necessario. Se usate il riso a chicchi grandi, ci vorrà una ventina di minuti a fuoco basso.
  4. Una volta cotto mantecate con abbondante parmigiano e spolverate di prezzemolo tritato.


Pesto di Stridoli / Silene (stridoli, sciopetin, carletti etc. etc.)

Pesto di Silene (stridoli)
Ingredienti: 
stridoli 
noci 
olio extra vergine di oliva 
parmigiano 
sale 
Preparazione: 
Prendere tutte le foglioline fresche degli stridoli, togliendo i gambi più duri. 

Lavare bene gli stridoli e metterli su un canovaccio da cucina, tamponandoli delicatamente per asciugarli. 
Mettere gli stridoli nel mixer con le noci e l'olio extra vergine di oliva. 
Frullare finchè diventato una crema. 

Aggiungere abbondante parmigiano grattugiato , un pizzico di sale e girare per far amalgamare tutto.

Il nome è Silene vulgaris e si tratta di una pianta piuttosto diffusa, direi infestante, dal sapore molto delicato e leggermente dolciastro, a Verona viene chiamata “sgrisoloni” o “sciopetin” per i calici rigonfi a forma di palloncino che alla fine dell’estate si possono far scoppiare battendoli con la mano.
E’ conosciuta con diversi nomi nelle varie regioni d’Italia come carletti, strisci, scrissioi, sciopit, grisol, strigoli, stridoli, cuiet.
In genere la utilizzo nei risotti o semplicemente ripassata in padella con Pesto aglio e olio, come si trattasse di spinaci.

Torta salata ripiena di carote e malva

Torta salata ripiena di carote e malva

Ingredienti per l'impasto:
  • g. 250 di farina integrale
  • mezza bustina di lievito  
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • mezza tazza di acqua e sale
Ingredienti per il ripieno:

  • g. 500 di carote
  • g. 200 di foglie di malva
  • 1 spicchio di aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Preparazione:
In una terrina preparate l'impasto: mettete la farina a fontana e formate al centro una piccola conca. Aggiungete il lievito al cremontartaro, l'olio, un pizzico di sale. 

Amalgamate gli ingredienti versando a piccoli sorsi l'acqua. 
Impastate sini a formare un panetto liscio e compatto, che lascerete riposare per mezz'ora. 
Intanto preparate il ripieno.
In una casseruola fate rosolare in poco olio uno spicchio di aglio, poi unite le carote grattugiate con un pizzico di sale e a cottura quasi ultimata la malva spezzettata. 

Aggiustare di sale e insaporire il ripieno con un pizzico di pepe nero. 
In una teglia bassa "da pizza" stendete l'impasto, dopo aver unto ed infarinto l'intera superficie. 

La pasta tende a sbriciolarsi, dunque non fate uso del mttarello. 
Allargatela piano piano con i polpastrelli delle dita, sino ad ottenere una sfoglia sottile di 4-5 mm di spessore. 
Ricoprite la pasta con il ripieno di carote e malva ed infornate la torta salata a 200 gradi per 30-40 minuti.
Da: Terranuova.it

Frittata alla malva

Frittata alla malva

Ingredienti: 


  • g. 300  di malva
  • 4 uova
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • semi di sesamo
  • sale

Preparazione:

In una casseruola portate ad ebollizione un litro e mezzo d'acqua con un pizzico di sale.

Mondate e lavate con cura la malva. 
Scottate le foglie nell'acqua bollente leggermente salata per 2-3 minuti. 
Scolatele e strizzatele. 
In una padella unta d'olio, fate rosolare due spicchi d'aglio schiacciati. 
Saltate poco dopo la malva, permettendo all'acqua di cottura di evaporare. 
A parte in una terrina sbattete le uova con un pizzico di sale e alcuni semi di sesamo. 
Versate le uova in padella e fatele raffermare prima da un lato e poi dall'altro.  
Servire sia caldo che freddo.
Da: Terranuova.it

martedì 17 aprile 2018

Diserbante naturale fai da te per la cura del prato

Diserbante naturale fai da te, ingredienti
Gli ingredienti che ci occorrono per realizzare il diserbante naturale sono:
  • 5 litri d’acqua
  • 1 kg circa di sale
  • 1 litro e mezzo di aceto
Diserbante naturale fai da te, preparazione
  1. Sciogliete in 5 litri d’acqua anche calda il sale, 
  2. mescolando per bene fino a scioglierlo
  3. Aggiungete poi l’aceto e amalgamate il tutto
Ecco fatto il vostro diserbante naturale fai da te
Si tratta di un prodotto completamente naturale efficace, 
economico e rispettoso dell’ambiente.
Indicazioni utili: è preferibile non utilizzare il prodotto 

se nei due giorni successivi è prevista pioggia, 

in quanto non lascerebbe agire il trattamento. 

Per lo stesso motivo è bene evitare di irrigare il prato 
per un paio di giorni.

Da: https://www.ideegreen.it
Pubblicato da Anna De Simone 

Diserbante naturale

Come fare un diserbante naturale: ecco 5 diverse tecniche di provata efficacia per realizzare in casa un diserbante ecologico e a costi contenuti.
Utilizzando un diserbante creato con componenti naturali è possibile ottenere un’efficacia simile a quella dei diserbanti chimici ma con il vantaggio di non uccidere gli insetti e in particolare gli insetti impollinatori come le api, preziosissime alleate nella coltivazione biologica.
1) Uno dei metodi più utilizzati dagli agricoltori consiste nel creare un soluzione composta da 1 litro di aceto bianco e 120 ml. di succo di limone concentrato da spruzzare direttamente sulle erbacce.
2) Un altro metodo è utilizzato fin dall’antichità e consiste nell’utilizzare il sale, spargendolo direttamente sulle erbacce, prima e dopo averle annaffiate con acqua bollente.
Il sale può anche essere spruzzato in modo più mirato con uno spruzzatore creando una soluzione composta da 500 ml di acqua e 120 ml di sale.
3) L’acqua di bollitura delle uova è un altro diserbante naturale che si può produrre semplicemente e a costo zero: dopo aver scolato le uova basta versare l’acqua ancora bollente sulle erbacce da estirpare.
4) Il gin (potete trovarne bottiglie da un litro di bassa qualità a un prezzo accessibile) mischiato con il succo di 2 limoni è un altro potente diserbante naturale che potrete creare facilmente e spruzzare sulle erbacce.
5) I bruciatori a gas sono un’altra opzione per estirpare le erbacce in modo immediato, naturale e selettivo.
Tra i bruciatori con un buon rapporto qualità / prezzo potete ordinare su Amazon il bruciatore termico Garden Torch a circa 40 Euro.

Diserbanti naturali - bruciatore termico


Il bruciatore termico Garden torch da utilizzare come diserbante naturale
Il bruciatore potrà tornarvi molto utile anche in altre occasioni, come ad esempio per accendere il camino o il barbecue.
Sempre su Amazon potrete trovare numerosi diserbanti pronti all’uso, molti dei quali “vantano di essere prodotti naturali” ma non so sinceramente quanto questa affermazione corrisponda a realtà!
Di Matteo Di Felice
DA: https://www.ideegreen.it

sabato 14 aprile 2018

Pan di Spagna (dosi in proporzione)

Teglia Dm.                  Uova     farina              zucchero              persone
 cm. 18                          3         g.  90              g.  90            6
cm.  20                          4         g. 120             g. 120           8
cm. 22                           5         g. 150             g. 150          10
cm. 24                           6         g. 180             g. 180          12
cm. 26                           7         g. 210             g. 210          14
cm.  24                          8         g. 250             g. 250          16
cm.  30                          9         g. 270             g. 270          18


Proporzioni per ogni 
uovo               1
farina      g. 30
zucchero  g. 30

La cosa più importante è la lavorazione e seguire bene i passaggi, amalgamando il composto con pazienza e senza avere fretta. 
Tuorli e zucchero devono essere lavorati a lungo per ottenere un impasto cremoso, gli albumi devono essere montati e neve ferma e poi incorporati con la farina alla crema di zucchero, mescolando dal basso verso l'alto per evitare di smontare il composto. 
Una buona lavorazione garantirà un pan di spagna sofficissimo e perfetto da consumare con o senza farciture.

*alcuni montano per 20 minuti l'uovo intero con lo zucchero e aggiungono poi la farina poco per volta mescolando dal basso verso l'alto.

*altri montano i tuorli con lo zucchero con 5 cucchiai di acqua bollente, montano gli albumi a parte.


Risotto con tarassaco

Ingredienti per 4 pp:
  • g. 380  di riso carnaroli
  • g. 300  di tarassaco 
  • 2 scalogni
  • Brodo vegetale q.b.
  • 1 bicchiere di vino bianco 
  • g. 40  di burro
  • 4 fettine di bacon
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Formaggio grattugiato q.b.
Preparazione:
Prendete lo scalogno, pulitelo e tritatelo finemente, dopodiché mettetelo in una casseruola con metà burro. Mentre imbiondisce, mettete a scaldare anche il brodo vegetale.
Una volta che lo scalogno sarà appassito, aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto, salando e pepando già in questa fase. 
Sfumate con il vino bianco, e una volta che tutto l’alcool sarà evaporato, cominciate a cuocere il riso aggiungendo gradualmente il brodo vegetale, ma mano che asciuga.
Inserite in casseruola anche il tarassaco e continuate a girare e aggiungere brodo. 
Quando il risotto sarà pronto, spegnete la fiamma e mantecate con burro e parmigiano. 
Servite il risotto con delle fettine di bacon croccanti come decorazione.

venerdì 13 aprile 2018

Risotto con borragine



Ingredienti per 4 pp:
  • g. 320  di riso vialone nano 
  • g. 160  di borragine fresca 
  •  2 scalogni 
  • g. 50  di parmigiano reggiano grattugiato
  • g. 40  di burro 
  •  pepe nero q.b.
  • sale marino grosso q.b
  •  acqua q.b.
Preparazione


Lavare la borragine e tenere solo le foglie e le infiorescenze, tagliare le foglie a striscioline e ridurre in pezzetti le infiorescenze.


In una casseruola mettere l'acqua a bollire con un po' di sale.


In un tegame mettere il burro, lo scalogno, far appassire lo scalogno, quindi aggiungere e tostare il riso per circa cinque minuti fino a che  diventi trasparente, quindi bagnare con l'acqua bollente salata, aggiungere la borragine, aggiustare di sale e pepe e lasciar cuocere a fuoco dolce per circa 16'/18' totale, aggiungere altra acqua durante la cottura, man mano che asciuga.


A fine cottura, togliere dal fuoco ed aggiungere il burro ed il parmigiano, mescolare bene e servire.

giovedì 12 aprile 2018

Minestrine di semolino

Ingredienti:
dose per 1 bimbo e per 1 adulto più consistente

  • g. 50           g. 80 di semolino
  • ml.  300      ml. 250 di acqua
  • sale q.b.
  • parmigiano
  • olio evo q.b.

Preparazione:
Portate a bollore l'acqua col sale, versate  a pioggia il semolino mescolando, lasciate cuocere per 2/3', fino a quando risulterà cremosa.

Servirla calda cosparsa di parmigiano e un filo di olio extravergine.
*Quando avevo i miei figli piccoli, prima di versarvi il semolino, aggiungevo dei pisellini, o carote grattugiate.

Gnocchi di semolino e zucca

Ingredienti:

  • kg. 1 di zucca
  • g. 200 di semolino
  • g. 80 di burro
  • 1 tuorlo d'uovo
  • g. 50 di taleggio sbriciolato o grattugiato
  • 1  cipolla
  • farina q.b.
  • sale q.b.

Preparazione:
Ponete in un tegame metà burro, la zucca a pezzettoni (sbucciata), la cipolla affettata e il sale.
Lasciate cuocere a fuoco basso e tegame coperto per 30' circa.
Frullate il tutto.

Ponete la purea ottenuta  nel tegame co 3/4 cucchiai di acqua sul fuoco e mescolando unite il semolino a pioggia, lasciate cuocere per qualche minuto.
Lasciate raffreddare, unite ora il tuorlo, e formate ora i gnocchi su di un piano infarinato.
Lessarli in acqua bollente salata (quando salgono in superficie, sono pronti da scolare), conditeli col burro fuso e il formaggio.

Gnocchi alla romana

Ingredienti:
  • l. 1 di latte
  • g. 250 di semolino
  • g. 100 di parmigiano grattugiato
  • 3 uova (tuorli)
  • noce moscata q.b.
  • sale q.b.
  • burro (qualche ricciolo)
Preparazione:
Portate a bollore il latte (c'è chi aggiunge anche ml. 500 di acqua, io no), col sale.
Versare il semolino pian piano, mescolando con la frusta in modo che non faccia grumi, lasciate cuocere per 5' circa o poco più.
A fuoco spento, sempre mescolando unite metà parmigiano.
Lasciate raffreddare un pochino.
Unite un tuorlo per volta sempre mescolando, la noce moscata e 2 riccioli di burro.
A questo punto stendete il composto su di un piano inumidito, stendendolo con una spatola, di uno spessore di 5/6 mm., lasciate raffreddare ulteriormente.
Quando il composto sarà freddo con un bicchiere o altro stampo tagliate dei dischi, che porrete su di una *teglia foderata di carta/forno bagnata e strizzata.
A squama di pesce, spolverate col parmigiano rimasto e qualche ricciolo di burro.
Ponete in forno caldo a 180° fino ad avere in superficie una dolce doratura.

*esiste un altro metodo di procedura taglio:
Stendete della carta forno inumidita su di un piano, versatevi il composto, in modo di  avere un ''salamotto'', arrotolate la carta forno e ponete in frigorifere per un paio di ore.
Togliete dal frigorifero, srotolate la carta forno e tagliate dei dischi dello spessore desiderato.
Ora procedete come sopra in *teglia.