Ingredienti:
kg. 2 Piovra
g. 150 Tarassaco
2 fogli di gelatina alimentare
1 Cipolla
1 Gambo di sedano
1 Carota
Grana
Senape
Limone
Pepe nero in grani
Olio extravergine d'oliva
Sale
Immergete la piovra in una pentola nell’acqua fredda (deve essere coperta almeno da 3 dita di acqua); unite un cucchiaio di grani di pepe, la carota, la cipolla, il sedano, portate sul fuoco e cuocete da quando inizia a bollire per 1 ora schiumando ogni tanto. Alla fine, spegnete, fate riposare la piovra per 10′ nell’acqua, scolatela, togliete un po’ della pelle che la ricopre, staccate il sacco e tagliatelo a strisce e separate i tentacoli.
Disponete sul piano di lavoro 2 fogli di pellicola, lunghi almeno 50 cm e leggermente sovrapposti, spolverizzateli di sale e stendetevi sopra i tentacoli e le strisce cercando di formare un grosso filone; salatelo, pepatelo e ricopritelo con 2 fogli di gelatina ammollati e strizzati; durante l’operazione cercate di mantenerli ben stesi, senza stropicciarli, per poterli fare bene aderire.
Arrotolate il filone nella pellicola, stringendo bene e dando la forma di un salame. Forate qua e là la pellicola con la punta del coltello, strizzate leggermente per fare uscire un po’ di liquido; ripetete questa fasciatura per 4 volte, sempre forando la pellicola e strizzando il salame. Infine avvolgetelo con un quinto strato di pellicola senza forarlo, mettetelo in frigo per 8 ore e poi in freezer per 1 ora.
Alla fine liberate il salame di piovra dalla pellicola e affettatelo finemente; l’ideale sarebbe usare l’affettatrice. Mondate il crescione e il tarassaco. Emulsionate 1 cucchiaio di succo di limone con 4 di olio, un cucchiaino da caffè di senape e un pizzico di sale (vinaigrette).
Distribuite il carpaccio di piovra su un piatto da portata, completate con scaglie di grana e foglioline di tarassaco e crescione e condite con la vinaigrette.
Condite il resto delle erbe e servitele in ciotole a parte.
Da: La cucina Italiana
Da: La cucina Italiana
l taràssaco comune, Taraxacum officinale, è una pianta molto diffusa, comunemente conosciuta come dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, pisciacane.
E’ ottimo sia crudo che cotto, le foglie vanno raccolte quando sono ancora piccole e tenere perché tendono a diventare amare.
I fiori sono ottimi per fare le confetture e per realizzare lo sciroppo di tarassaco che è molto simile al miele, inoltre i boccioli sott’aceto o sotto sale assomigliano ai capperi, insomma una pianta di cui non si butta niente!