Asparagi selvatici
Gli asparagi selvatici, Asparagus acutifolius, si trovano nei boschi, sulle scarpate e nei terreni incolti.
In primavera, tra Aprile e Maggio è possibile raccogliere i germogli della pianta che sono ottimi da mangiare, a Verona li chiamiamo sparasine ed il loro sapore è più intenso rispetto ad altre tipologie di asparago e leggermente amarognolo.
Si tratta di una pianta poverissima di calorie ma molto ricca di vitamine (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, K ed E) e sali minerali: ferro, fosforo, calcio, magnesio, acido folico e soprattutto potassio; inoltre, come l’asparago che si coltiva, contiene l’asparagina, una sostanza diuretica e depurativa.
Risotto con asparagi selvatici
Si tratta di una pianta poverissima di calorie ma molto ricca di vitamine (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, K ed E) e sali minerali: ferro, fosforo, calcio, magnesio, acido folico e soprattutto potassio; inoltre, come l’asparago che si coltiva, contiene l’asparagina, una sostanza diuretica e depurativa.
Risotto con asparagi selvatici
- 1 bel mazzetto di asparagi selvatici
- 1 noce di burro
- 1/2 scalogno
- 1 dado
- Pepe q.b.
- Vino bianco per sfumare
- 2 - 3 pugnetti di riso
- Prezzemolo fresco tritato
- Parmigiano grattugiato
Il procedimento è come sempre molto semplice! Naturlamente se non disponete più degli asparagi selvatici potete sostituirli con quelli coltivati, molto meno amari...
- Lavate le punte di asparagi e cuocetele per un quarto d'ora nel brodo bollente a cui avrete aggiunto il bicarbonato e lo zucchero.
- In una casseruola fate rosolare, nel burro, lo scalogno tritato, aggiungete gli asparagi (io li ho solo tagliati a metà) e il riso. Fate tostare qualche minuto.
- Sfumate con un goccio di vino, aggiungete 1/2 dado, una spolverata di pepe, versate un po' di brodo e controllando che non si attacchi, portate a cottura, aggiungendo il brodo necessario. Se usate il riso a chicchi grandi, ci vorrà una ventina di minuti a fuoco basso.
- Una volta cotto mantecate con abbondante parmigiano e spolverate di prezzemolo tritato.