Ad agosto i lavori nell’orto sono molto faticosi: bisogna irrigare con continuità, togliere le erbacce cresciute attorno alle piante, raccogliere la frutta e la verdura matura, senza dimenticare di cominciare a dedicarsi allecolture autunnali.
Nelle ultime settimane del mese, se il tempo e la zona climatica lo permettono, è possibile seminare alcuni ortaggi quali: spinaci invernali e cavolo precoce. In questo periodo, inoltre, si continuano a raccogliere melanzane, pomodori, lattughe, cetrioli, zucchine, cavoli, verza, peperoni, cicorie e le patate.
Gli europei devono molto a questo tubero americano. E quando, nella metà dell’ottocento, in Irlanda le patate furono colpite da un fungo che distrusse un terzo del raccolto, il paese dovette fronteggiare una crisi mai vista prima di allora. Esistono molte varietà di patate e si possono mangiare lesse o fritte o al forno, condite con olio e sale. Una volta raccolte è bene conservarle in un luogo fresco e poco illuminato.
Le patate inoltre vanno controllate spesso perché germogliano, col rischio quindi di creare piccoli disturbi dovuti alla solanina che, durante la germogliazione, aumenta. Le patate contengono ferro, potassio e vitamina C. Attualmente è la quarta coltura al mondo per estensione dopo il grano, il riso e il mais.
Se l’orto si trova in una zona a clima mite e temperato verso la fine del mese più caldo dell’anno, e non prima,si semina anche la lattuga e la rucola. Oltre a indivia, cicoria, radicchio e prezzemolo. In caso di abbassamento improvviso delle temperature bisogna proteggere le piantine. Il freddo, infatti, potrebbe bruciarle. Untelo traspirante in vendita nei negozi agricoli aiuterà a risolvere il problema.
Sempre ad agosto la terra va anche preparata alle colture dei mesi autunnali. Bisogna vangare il terreno, concimarlo con humus e materiale organico. Insomma, nell’orto c’è sempre da fare…
D’altronde il lavoro del contadino non è tra i più facili e si sa che non va mai in vacanza, neppure ad agosto! C’è da dire anche che col finire della bella stagione la terra assume un aspetto diverso. I colori così forti e vivaci di qualche settimana prima si spengono lentamente e i grandi campi, soprattutto dell’Umbria e della Toscana, si riempiono diballe di fieno. Serviranno a nutrire gli animali durante i mesi invernali.
Il fieno, tra l’altro, è anche utilizzato come materiale per costruire case. I nostri avi con molta probabilità vivevano in capanne di fieno mescolato al fango e i pionieri americani esportarono questa la tecnica di costruzione nel nuovo mondo. Anche in Italia esistono case costruite con balle di fieno, ovviamente molto più sicure delle prime nate e, rispetto al cemento, anche più ecologiche.
Di: Carmen
Da: Tuttogreen.it
Da: Tuttogreen.it