Ingredienti:
Preparazione
Pulire un pollo, aprirlo e preparalo per la cottura spennellandolo con rosso d'uovo.
Fare una salsa pestando del sedano, cumino, cipolla tritata, pepe,
ed emulsionare con vino bianco.
Disporre il pollo in una pentola di terracotta, versarci sopra il composto,
salare e cuocere per circa un’ora.
A fine cottura scoperchiare la pentola alcuni minuti,
per consentire che il fondo si addensi ulteriormente.
Tagliare il pollo, spolverizzarlo di pepe, e servirlo con la salsa a parte.
Da: taccuini storici
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Giustiniano
Imperatore romano d’Oriente nato a Tauresio Illirico nel 482 e morto a Costantinopoli nel 565. Regnò dal 527 alla morte. Tracio di lingua latina, intorno al 520 fu chiamato a Costantinopoli da Giustino I, che lo nominò generale e lo associò al trono, insieme con la moglie Teodora, un’attrice sposata nel 522. Morto Giustino nel 527, Giustiniano rimase solo imperatore. Il suo regno fu denso di guerre, condotte col proposito di riportare sotto il diretto controllo dell’autorità di Costantinopoli i territori d’Occidente occupati dai barbari, sia pure col permesso dell'imperatore. Nel 533 il generale Belisario sbarcò in Africa e batté i Vandali. Lo stesso Belisario condusse in Italia la guerra contro i Goti. Il lungo conflitto si concluse con la sconfitta e la morte del re goto Totila, sconfitto a Gubbio nel 552 da Narsete, successore di Belisario, che governò in seguito l’Italia come esarca fino al 568. Contemporaneamente Giustiniano fu impegnato con alterne fortune sul fronte orientale per contenere le mire espansionistiche dei Persiani. Sul confine danubiano affrontò le invasioni dei popoli slavi, che giunsero a minacciare Costantinopoli. In politica interna domò con severità l’opposizione di elementi ostili dell’aristocrazia e si dedicò a importanti riforme amministrative: attuò un decentramento modificando l’ordine provinciale; attuò una politica finanziaria oculata ristrutturando il sistema di esazione; riorganizzò i quadri militari. Eseguì opere di fortificazione e costruì numerose chiese (S. Sofia, SS. Apostoli, S. Irene a Costantinopoli; S. Vitale, S. Apollinare in Classe a Ravenna, capitale dell’esarcato in Italia).
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Imperatore Giustiniano |
Pulire un pollo, aprirlo e preparalo per la cottura spennellandolo con rosso d'uovo.
Fare una salsa pestando del sedano, cumino, cipolla tritata, pepe,
ed emulsionare con vino bianco.
Disporre il pollo in una pentola di terracotta, versarci sopra il composto,
salare e cuocere per circa un’ora.
A fine cottura scoperchiare la pentola alcuni minuti,
per consentire che il fondo si addensi ulteriormente.
Tagliare il pollo, spolverizzarlo di pepe, e servirlo con la salsa a parte.
Da: taccuini storici
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Giustiniano
Imperatore romano d’Oriente nato a Tauresio Illirico nel 482 e morto a Costantinopoli nel 565. Regnò dal 527 alla morte. Tracio di lingua latina, intorno al 520 fu chiamato a Costantinopoli da Giustino I, che lo nominò generale e lo associò al trono, insieme con la moglie Teodora, un’attrice sposata nel 522. Morto Giustino nel 527, Giustiniano rimase solo imperatore. Il suo regno fu denso di guerre, condotte col proposito di riportare sotto il diretto controllo dell’autorità di Costantinopoli i territori d’Occidente occupati dai barbari, sia pure col permesso dell'imperatore. Nel 533 il generale Belisario sbarcò in Africa e batté i Vandali. Lo stesso Belisario condusse in Italia la guerra contro i Goti. Il lungo conflitto si concluse con la sconfitta e la morte del re goto Totila, sconfitto a Gubbio nel 552 da Narsete, successore di Belisario, che governò in seguito l’Italia come esarca fino al 568. Contemporaneamente Giustiniano fu impegnato con alterne fortune sul fronte orientale per contenere le mire espansionistiche dei Persiani. Sul confine danubiano affrontò le invasioni dei popoli slavi, che giunsero a minacciare Costantinopoli. In politica interna domò con severità l’opposizione di elementi ostili dell’aristocrazia e si dedicò a importanti riforme amministrative: attuò un decentramento modificando l’ordine provinciale; attuò una politica finanziaria oculata ristrutturando il sistema di esazione; riorganizzò i quadri militari. Eseguì opere di fortificazione e costruì numerose chiese (S. Sofia, SS. Apostoli, S. Irene a Costantinopoli; S. Vitale, S. Apollinare in Classe a Ravenna, capitale dell’esarcato in Italia).