mercoledì 7 dicembre 2011

Panettone farcito



Ingredienti:

  • 1 panettone (da 500 g circa)
  • 100 g  di frutta sotto spirito
  • 4-5 cucchiai di Rum
  • 400 g di ricotta
  • 50 g di pistacchi tritati
  • 70 g di zucchero
  • 100 g di panna fresca montata a neve
  • 120 g di cioccolato fondente


Preparazione:

Ecco una variante del classico panettone natalizio: se siete stanchi della solita frutta candita e uvetta provate questa facile e gustosa versione.
Iniziate tagliando via dal fondo un disco di altezza 2 cm che terrete da parte e vi servirà per la chiusura.
Svuotate il panettone utilizzando un cucchiaio: 

lasciate però uno spessore 2 mm circa tutto intorno.
Tagliate finemente metà del panettone estratto.
Ora prendete la frutta, versatela in una grande ciotola emescolatela al panettone sminuzzato, aggiungete  il Rum e mescolate nuovamente.
Incorporate alla farcia la ricotta, lo zucchero e i pistacchi: lavorate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.
Per ultima aggiungete la panna montata, incorporandola molto delicatamente al resto del composto.
Prendete poi il vostro panettone, riempitelo con la farcia preparata e richiudetelo con il disco tagliato in precedenza.
Ponete poi il panettone sopra una gratella.
Fate fondere a bagnomaria il cioccolato e una volta pronto versatelo uniformemente sul panettone aiutandovi con una spatola.
Ora mettete il vostro panettone su un piatto e fatelo raffreddare in frigorifero fino a quando il cioccolato non si sarà indurito.
Servite il panettone farcito freddo e accompagnate, se volete, con un cucchiaio di 
crema al mascarpone.
Suggerimenti:
Scegliete la frutta sotto spirito che più vi piace, vi consiglo le amarene.
Se volete arricchire ulteriormente usate anche l’uvetta.

(Lombardia)
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LA LEGGENDA DEL PANETTONE

Nella prima metà del Quattrocento, a Milano Ludovico il Moro decise di organizzare un sontuosissimo pranzo di Natale per i suoi amici nobili.
In cucina tutti erano molto indaffarati; 
ognuno aveva qualche importante incarico e il giovanissimo Toni ebbe il compito di badare al pane.
Ma egli lavorava ormai continuativamente da due giorni ed era stanco.
Così si appisolò e non si accorse che il pane si era bruciato completamente.
Per timore di essere rimproverato, decise di darsi da fare: recuperò la pasta di pane avanzata, la mescolò con tutto ciò che trovò ancora disponibile in cucina; fortunatamente per lui, si trattava di canditi, uvetta, burro e zucchero.
Rimpastò il tutto, lo divise in panetti che fece cuocere in forno, questa volta con grandissima attenzione.
Dal forno usciva un odorino delizioso. speranzoso, Toni lo portò al suo padrone.
Ludovico il Moro ne fu estasiato e chiamò quel dolce "il pan di Toni", nome che, col tempo, si è trasformato in panettone.