giovedì 6 marzo 2014

Come disossare un pollo

Disossare il pollo è certamente la fase più delicata tra tutte quelle che preludono alla cottura di un volatile. Se però si vuole preparare un pollo farcito, è quasi indispensabile disossarlo prima, per poterlo tagliare senza problemi. E’ un’operazione abbastanza lunga complessa, ma non scoraggiatevi, con l’esperienza i tempi si accorceranno! E’ necessario comunque che impariate prima a tagliare il pollo, come vi abbiamo spiegato nelle pagine precedenti, per identificare la posizione delle articolazioni. Tutto quello che vi serve è un coltello a lama corta, sottile e affilata, e un pò di pazienza. Quando avrete finito di disossarlo, il pollo si presenterà come una sacca molle di carne, ma una volta farcito riacquisterà il suo aspetto originale (anche perché ali e cosce non si disossano).
Ecco il modo più pratico e semplice per disossare il pollo:
1 L’operazione del disossare comincia dalla parte alta, e cioè dalla forcella. 
Dopo aver predisposto il pollo alla cottura, sventrandolo e lavandolo, tirate la pelle vuota del collo fino alle spalle, individuate con le dita la forcella, poi incidete la polpa per metterla a nudo e, piegandola all’indietro verso l’esterno, staccatela dal legamento con cui è unita agli ossi delle ali, alle clavicole e alle spalle.
2 Tirate verso l’esterno un’ala, fino a quando vedrete comparire i tendini che tengono unito l’osso alla spalla e alla clavicola. Con un robusto coltello, incidete questi legamenti in modo che l’ala resti libera, senza però togliere gli ossi perché ali e cosce non si disossano. Procedete allo stesso modo dall’altra parte.
3 A questo punto dovete procedere alla eliminazione delle clavicole che sono attaccate, da una parte, allo sterno e dall’altra alla corrispondente scapola. Cominciate a staccare la carne dalla clavicola, prima con le dita, poi con la punta del coltellino staccate la polpa aderente all’osso. Per ultimo staccate anche l’osso dello sterno.
4 Ora la clavicola sarà rimasta attaccata alla corrispondente scapola (che si trova all’estremità opposta dello sterno) per mezzo di un sottile sostegno coperto di carne. Con delicatezza cercate di staccare i 2 ossi dal muscolo, senza fare delle torsioni per evitare che l’osso più sottile si spezzi. Ripetete l’operazione con l’altra clavicola.
Con le dita, cominciate ad allargare la carne del pollo, rivoltandola verso l’esterno (come un guanto), per mettere a nudo la parte alta dello scheletro, cioè la cassa toracica con lo sterno e la colonna vertebrale. Procedendo verso il basso, staccate la carne con le dita e il coltellino senza bucare la pelle. Incidete le cartilagini delle vertebre senza eliminarle.
6 Procedendo nell’operazione, arriverete alle cosce: a questo punto disarticolate la testa del femore nel punto in cui si inserisce nell’articolazione e tagliate la cartilagine che lo tiene unito alla colonna. Continuate a staccare la carne dello sterno fino a incontrare, nella parte bassa, una cartilagine che lo unisce al corpo e che andrà tagliata.
Siete quasi alla fine. Non resterà che staccare la spina dorsale nella parte bassa all’altezza del codrione, lasciando eventualmente attaccate le ultime 2 o 3 vertebre. Il pollo,  a questo punto, è pronto per ricevere la sua farcia (per esempio un composto di pane bagnato nel latte, mescolato con prosciutto tritato, uova, aromi e cipolla tritati).
Da: Atuttopollo.net