In Italia esistono molti rituali propiziatori da fare nella notte di San Silvestro.
In Sicilia, la sera di capodanno nessun lavoro manuale va iniziato o deve rimanere in sospeso perché si rischia di non terminarlo o di concluderlo malamente.
Il fuoco è simbolo della luce del sole portatrice di energia e salute, per questo nella notte di San Silvestro s’accendono fuochi.
In Friuli i ragazzi saltano sui falò, purificatorio rito pagano di origine celtica, propiziatore di virilità e fecondità.
Importante è anche quello che si mangia quella notte; innanzi tutto, occorre mangiare molte lenticchie perché portano soldi.
In Val d’Aosta, nelle Marche mentre scocca la Mezzanotte è di buon augurio mangiare 12 acini d’uva nera, mentre in Toscana, Umbria e Romagna va bene l’uva di qualunque colore o altra frutta che si sgrana, come il melograno.
In Abruzzo, a cena, non debbono mancare 7 minestre di 7 legumi diversi, anche loro portatrici di ricchezza.
Altro elemento fondamentale del cenone dovrà essere la frutta secca, simbolo di prosperità: se in Francia la tradizione ne esige 13 tipi diversi, da noi ne bastano 7: noci, nocciole, arachidi, zibibbo, mandorle, fichi, datteri.
Da: Taccuinistorici.it