mercoledì 4 settembre 2013

Pasta alla Norma

Di: Wine e Food
La pasta alla Norma è un’opera d’arte. 

Realizzata con semplici ingredienti, riesce a racchiudere in sé tutti i colori e i sapori della Sicilia
Una specialità tipicamente estiva che arriva direttamente da Catania, dedicata dal commediografo siciliano Nino Martoglio, durante un pranzo, alla più bella opera del celebre compositore catanese Vincenzo Bellini
Anche se ha origine a Catania, questo piatto viene preparato e consumato abitualmente dalle famiglie in ogni parte dell’Isola.
La storia di quel famoso pranzo merita di essere raccontata. 
Si sarebbe svolto nel 1920 a casa dell’attore Janu Pandolfini. Ad un certo punto, tra le varie portate, arrivarono a tavola gli spaghetti conditi con pomodoro fresco, melanzane fritte, basilico e ricotta salata. Dei commensali faceva casualmente parte anche il Martoglio il quale pare che, dopo aver assaggiato la pasta, si rivolse alla signora Saridda D’Urso, moglie di Janu, ed esclamò: “Signora Saridda, questa pasta è una vera Norma”.
Un rito, quello del pranzo, che a Catania si ripete al Ristorante “De Fiore”, conosciuto anche come“Trattoria del forestiero”. Qui tra i suoi fornelli, che chiama affettuosamente “i miei bambini”, da 43 anni Rosanna D’Amico  realizza personalmente tutte le sue pietanze, dall’antipasto al dolce. Rosanna la trovate sempre lì con i suoi “bambini” e “guai a chi me li tocca”, commenta decisa. Il suo locale, nel centro storico di Catania è meta di molti turisti. “Per la pasta alla Norma – dice Rosanna D’Amico –  realizzo a mano anche i maccheroni, con la farina di grano duro, siciliana e rigorosamente biologica”.
Un piatto quindi che regna sovrano nella  cucina catanese  che “nasce  dalla naturale combinazione dei prodotti agricoli con quelli marinari - scrive il Comune di Catania sul sito  – che, nel tempo, si è impreziosita degli influssi di tanti popoli e culture diverse. Una cucina ricca di ingredienti semplici ed economici, valorizzata dalla fantasia e dalla varietà dei profumi e dei colori nati dalla fusione di differenti civiltà che si sono avvicendate nella nostra terra”.
Ecco la ricetta:
Ingredienti:
  • 1 cipolla 
  • 10 foglie di basilico fresco 
  • 2 melanzane  
  • olio extravergine di oliva 
  • pepe q.b.
  • g. 800 di pomodori pelati 
  • g. 200 di ricotta salata 
  • sale grosso q.b.
  • g. 400 di pasta 

Preparazione
Soffriggere la cipolla tritata finemente in poco olio, aggiungere i pomodori pelati. 
Salare e pepare quindi il sugo e portarlo a completa cottura controllando 
che raggiunga una corretta densità.
Lavare, spuntare e sbucciare le melanzane. 
Affettarle sottilmente in senso trasversale e 
porle in uno scolapasta cospargendo i vari strati di poco sale grosso. 
Ricoprire il tutto con un piatto ed un peso per favorire 
l’uscita del liquido amarognolo delle melanzane. 
Dopo circa 1 ora sciacquarle ed asciugarle con cura su carta assorbente. 
Friggere le fettine di melanzana in una padella con abbondante olio extravergine di oliva. 
A cottura ultimata asciugarle su carta assorbente per eliminare 
l’olio in eccesso ed aggiungere un pizzico di sale.
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta nel formato scelto.
Grattugiare la ricotta salata. 
Tagliare i dischi di melanzane in strisce sottili e aggiungerle al sugo di pomodoro. 
Aggiungere al sugo preparato le foglie di basilico sminuzzate. 
A cottura ultimata, scolare la pasta ed unirla al condimento in padella. 
Aggiungere la ricotta salata ed alcune foglie di basilico.
Da: Siciliainformazioni.com
(Sicilia)