Le chiacchiere, chiamate anche frappe, bugie, crostoli, intrigoni e cenci sono tipici dolci carnevaleschi.
Hanno la forma di striscia, talvolta manipolata a formare un nodo. Sono fatti con un impasto di farina che viene fritto o cotto al forno e che, a fine cottura, viene spolverato di zucchero a velo.
Le frappe sono tipiche dell'Italia centrale, ma si possono trovare in numerose regioni italiane con nomi diversi come:
e ancora intrigoni, lasagne, lattughe, pampuglie
Possono anche essere coperte da miele e/o zucchero a velo, innaffiate con alchermes o servite con il sanguinaccio o con mascarpone montato e zuccherato.
La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso di maiale che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell'odierno carnevale.
per sei persone:
g. 500 farina bianca
un uovo intero e due tuorli
g. 100 di zucchero
g. 100 zucchero al velo
g. 80 di burro
un bicchierino di grappa bianca
latte
un cucchiaio di lievito in polvere
olio o strutto
buccia di limone
un pizzico di sale
un uovo intero e due tuorli
g. 100 di zucchero
g. 100 zucchero al velo
g. 80 di burro
un bicchierino di grappa bianca
latte
un cucchiaio di lievito in polvere
olio o strutto
buccia di limone
un pizzico di sale
In una zuppiera unire alla farina il lievito, lo zucchero,
la buccia grattugiata del limone e il sale.
Mescolare tutto e aggiungere l'uovo e i due tuorli,
un bicchierino di grappa bianca e
tanto latte quanto basta per farla diventare una pasta morbida.
Stendere la pasta dello spessore di mezzo centimetro e
ritagliare strisce lunghe da annodare e friggere nell'olio o
meglio nello strutto bollente.
Quando le chiacchere avranno assunto un bel colore dorato,
scolarle e spolverare con lo zucchero al velo.
la buccia grattugiata del limone e il sale.
Mescolare tutto e aggiungere l'uovo e i due tuorli,
un bicchierino di grappa bianca e
tanto latte quanto basta per farla diventare una pasta morbida.
Stendere la pasta dello spessore di mezzo centimetro e
ritagliare strisce lunghe da annodare e friggere nell'olio o
meglio nello strutto bollente.
Quando le chiacchere avranno assunto un bel colore dorato,
scolarle e spolverare con lo zucchero al velo.
tratto da "Le ricette del Borgo" Battei Editore