Anno nuovo, orto nuovo, fatica nuova.
Per coltivare piante e ortaggi occorre tempo, pazienza e tanta buona volontà, ma i risultati ripagano di tutte le fatiche.
Ecco quindi qualche consiglio pratico.
Per coltivare piante e ortaggi occorre tempo, pazienza e tanta buona volontà, ma i risultati ripagano di tutte le fatiche.
Ecco quindi qualche consiglio pratico.
La prima cosa che bisogna sapere è che per poter avere una bella resa in
termini di frutta e verdura occorre un gennaio molto freddo.
Meglio che la neve cadi adesso che nei prossimi mesi,
perché potrebbe distruggere tutto il nostro lavoro.
La pioggia, invece, in questo periodo non è vista con tanto piacere dai contadini.
Il seme nel terreno, al calduccio, ci sta bene;
la pioggia lo obbligherebbe a germogliare molto prima.
Considerazione da mettere da parte per chi coltiva vino.
Pare che i vitigni amino la pioggia di gennaio.
termini di frutta e verdura occorre un gennaio molto freddo.
Meglio che la neve cadi adesso che nei prossimi mesi,
perché potrebbe distruggere tutto il nostro lavoro.
La pioggia, invece, in questo periodo non è vista con tanto piacere dai contadini.
Il seme nel terreno, al calduccio, ci sta bene;
la pioggia lo obbligherebbe a germogliare molto prima.
Considerazione da mettere da parte per chi coltiva vino.
Pare che i vitigni amino la pioggia di gennaio.
Si parte dunque dal terreno.
Se avete piantato l’anno precedente bisogna asportare i residui di vecchie piante rimaste.
Dopo una bella pulizia nutrire la terra con dell’ottimo concime, meglio se ricco di potassio e fosforo come suggeriscono gli esperti in materia.
È inutile che storcete il naso,
il letame maturo è il miglior concime naturale che la terra possa conoscere.
A noi può non piacere, ma le piante ne vanno ghiotte.
I nostri nonni (meglio i bisnonni) lo consideravano una manna dal cielo.
E come dargli torto.
Il letame animale è chiamato l’oro dei giardinieri.
Nella vasta offerta di letami quello equino è considerato il top, tuttavia,
l’utilizzo non è tanto diffuso a causa del costo non proprio alla portata di tutte le tasche.
La fatica continua con la vangatura.
Bisogna sollevare il terreno farlo, come dire, respirare: vangare dunque vicino le piante, leaiuole; e solo dopo tutta questa fatica riposarsi.
Se avete piantato l’anno precedente bisogna asportare i residui di vecchie piante rimaste.
Dopo una bella pulizia nutrire la terra con dell’ottimo concime, meglio se ricco di potassio e fosforo come suggeriscono gli esperti in materia.
È inutile che storcete il naso,
il letame maturo è il miglior concime naturale che la terra possa conoscere.
A noi può non piacere, ma le piante ne vanno ghiotte.
I nostri nonni (meglio i bisnonni) lo consideravano una manna dal cielo.
E come dargli torto.
Il letame animale è chiamato l’oro dei giardinieri.
Nella vasta offerta di letami quello equino è considerato il top, tuttavia,
l’utilizzo non è tanto diffuso a causa del costo non proprio alla portata di tutte le tasche.
La fatica continua con la vangatura.
Bisogna sollevare il terreno farlo, come dire, respirare: vangare dunque vicino le piante, leaiuole; e solo dopo tutta questa fatica riposarsi.
Il semenzaio. Se si dispone di una piccola serra o un posto coperto gennaio è il mese che va bene anche per porre a dimora i nostri semi; per la semina all’aperto è consigliabile attendere un altro po’, quando il tempo eviterà il formarsi di gelate.
Ma dipende molto dal clima della regione dove si vive, nel sud dell’Italia è possibile, a gennaio, seminare all’aperto fave e piselli.
Generalmente si seminano in letti caldi sedani, pomodori, peperoni, cavoli e melanzane; mentre all’aperto si può optare per un semenzaio di cipolle.
Ma dipende molto dal clima della regione dove si vive, nel sud dell’Italia è possibile, a gennaio, seminare all’aperto fave e piselli.
Generalmente si seminano in letti caldi sedani, pomodori, peperoni, cavoli e melanzane; mentre all’aperto si può optare per un semenzaio di cipolle.
A gennaio si potano anche le piante.
La faccenda però è delicata, le gelate improvvise potrebbero rovinare la pianta e favorire l’insorgere di qualche malattia batterica.
Meglio rimandare a febbraio se fa veramente tanto freddo.
Per piantare gli alberi da frutto il procedimento è molto semplice: dopo aver preparato ben bene il terreno occorre fare una buca profonda circa 50 cm e larga altrettanto.
Adagiamo sul fondo il nostro letame maturo posizioniamo la pianta e copriamo ben bene.
Esperti consigliano di coprirla con un terriccio fatto da tre parti di terra, una parte di torba e una parte di humus di lombrico.
La faccenda però è delicata, le gelate improvvise potrebbero rovinare la pianta e favorire l’insorgere di qualche malattia batterica.
Meglio rimandare a febbraio se fa veramente tanto freddo.
Per piantare gli alberi da frutto il procedimento è molto semplice: dopo aver preparato ben bene il terreno occorre fare una buca profonda circa 50 cm e larga altrettanto.
Adagiamo sul fondo il nostro letame maturo posizioniamo la pianta e copriamo ben bene.
Esperti consigliano di coprirla con un terriccio fatto da tre parti di terra, una parte di torba e una parte di humus di lombrico.
La teoria è fatta, ora bisogna passare alla pratica e
non dimenticate di farci avere notizie su come procede il vostro orto.
non dimenticate di farci avere notizie su come procede il vostro orto.
Di: Marco
Da: Tuttogreen.it