Si innesta solo su un altro melograno,
la famiglia delle punicace comprende solo due specie: da fiore e da frutto.
Il melograno si innesta in inverno tra febbraio e marzo a spacco, spacco diametrale o doppio spacco inglese, dipende dal diametro del portainnesto, con marze in fermo vegetativo prelevate a gennaio, altrimenti fatica ad attecchire, proteggendolo dalle gelate notturne con la sola plastica nera per attirare i raggi del sole praticando 3 buchetti nella parte sotto del sacchetto.
Comunque il melograno si può propagare anche con talea visto che attecchisce che è una meraviglia, meglio se semilegnosa da eseguire a fine marzo fino a settembre, sennò puoi prelevare dei polloni che crescono ai piedi dell’albero di melograno con un po’ di radice.
Trasferendoli poi nei vasetti con del terriccio fertile (torba e terra del giardino) e innaffiandoli e quando la piantina riprende a vegetare procedendo con la messa a dimora.
Il frutto può essere aperto e mangiato tale e quale, anche se i singoli chicchi poi hanno all’interno un nocciolo un po’ duro e legnoso.
I semi delle melegrane contengono vitamina A e vitamina C, e come sali minerali sono ricchi di fosforo e potassio. La melagrana è ottima trasformata in succhi e in cosmetica rientra come ingrediente in creme e detergenti.
la famiglia delle punicace comprende solo due specie: da fiore e da frutto.
Il melograno si innesta in inverno tra febbraio e marzo a spacco, spacco diametrale o doppio spacco inglese, dipende dal diametro del portainnesto, con marze in fermo vegetativo prelevate a gennaio, altrimenti fatica ad attecchire, proteggendolo dalle gelate notturne con la sola plastica nera per attirare i raggi del sole praticando 3 buchetti nella parte sotto del sacchetto.
Comunque il melograno si può propagare anche con talea visto che attecchisce che è una meraviglia, meglio se semilegnosa da eseguire a fine marzo fino a settembre, sennò puoi prelevare dei polloni che crescono ai piedi dell’albero di melograno con un po’ di radice.
Trasferendoli poi nei vasetti con del terriccio fertile (torba e terra del giardino) e innaffiandoli e quando la piantina riprende a vegetare procedendo con la messa a dimora.
I semi delle melegrane contengono vitamina A e vitamina C, e come sali minerali sono ricchi di fosforo e potassio. La melagrana è ottima trasformata in succhi e in cosmetica rientra come ingrediente in creme e detergenti.
Oltre ai melograni commestibili si trovano alcune varietà solo ornamentali chiamate melograni da fiore, come Punica nana, varietà a taglia ridotta e molto adatta ad abbellire i giardini e le terrazze grazie alla fioritura molto prolungata. I frutticini che questa varietà produce non sono commestibili, ma è possibile sfruttare questa specie per la creazione di siepi miste dal valore ecologico, sempre nell’ottica di arricchire di biodiversità i nostri ambienti di coltivazione.