domenica 20 luglio 2014

Sarde a beccafico classiche Siciliane

Sarde a beccafico classiche Siciliane e un accenno storico: 

Il piatto che sto per proporvi è una rivisitazione povera


di un piatto che veniva preparato dai Monsù,
i cuochi delle famiglie aristocratiche, 
che erano richiestissimi e famosissimi nel 1800. 
La ricetta delle “Sarde a Beccafico” è liberamente ispirata a quella del beccafico, 
un uccelletto (ghiotto di fichi...da qui il nome) 
cotto al forno ripieno di mollica, uvetta e pinoli, 
che i Monsù erano soliti preparare per soddisfare il fine palato dei nobili siciliani.
Poichè la fama di tale piatto si era rapidamente diffusa fra le povere genti, 
i pescatori decisero che avrebbero sostituito la selvaggina 
con il più economico pesce azzurro e poichè le sarde abbondano sulle coste della trinacria, 
divennero il pesce prescelto per tentare di eguagliare la nobile ricetta.
Inutile dire che il tentativo diede ottimi risultati tanto che le Sarde a Beccafico 
si sono conquistate non solo il titolo di ricetta tipica della cucina siciliana, 
ma ne esistono anche svariate varianti a seconda della provincia in cui ci si trova.
Se questa simpatica storia su come l’ingegno riesca talvolta a vincere sulla ricchezza vi ha incuriosito, 
vi spingo a tentare almeno una volta a preparare questa pietanza che a 
differenza di quanto possa sembrare deve tutto il suo fascino ed il gusto ad un equilibrio molto fragile che è difficile ricreare. 
Quindi se la prima volta non conseguirete il risultato sperato, 
non demordete, provate e riprovate ancora! 

Ingredienti:
Ricetta per 4 persone

  • g. 800 di sarde spinate
  • g. 200 di pane grattugiato
  • g. 100 di formaggio grattugiato misto (grana, pecorino)
  • g. 30 di capperi
  • g. 30 di pinoli
  • aglio
  • prezzemolo
  • peperoncino
  • uva sultanina
  • olio extra v. oliva
  • sale
  • scorza di limone grattugiata
In una ciotola mescolare il pangrattato con il formaggio,
mezzo spicchio d’aglio ed un mazzetto di prezzemolo tritati, il peperoncino.
Ammollare una manciata di uva sultanina in acqua tiepida 
ed unirla al composto con i pinoli, 
sale, la scorza di limone grattugiata, capperi e un filo d’olio e.v.o.
In una pirofila unta d’olio stendere la metà delle sarde aperte, 
riempirle con la panatura preparata e coprirle con le restanti sarde.
Distribuire sopra ancora un po' del ripieno e un filo d’olio.
Infornare a forno già caldo a 180° per 15 minuti.

Da: Le ricette di Tano

(Sicilia)