martedì 10 settembre 2013

Vino da meditazione

"Vino da meditazione" è un'espressione moderna, 

affermatasi in Italia a partire dagli anno '70.

Fino a quel periodo, la cultura enologica esprimeva vini concepiti 


per essere bevuti 

esclusivamente ai pasti; insomma, il vino andava bevuto a tavola, 

indissolubilmente dal consumo di cibo. 

Questo anche perché la struttura dei vini dell'epoca - anche per le 

tecniche produttive - era tale da non consentire il consumo del 

vino "da solo": 

infatti i vini avevano spesso eccessi o carenze 

(ad esempio, squilibri in termini di acidità, tannini, 

zuccheri residui) 

che li rendevano facilmente fruibili solo se accompagnati 

ad una pietanza 

(ad esempio, un vino eccessivamente acido veniva mascherato 

abbinato ad un piatto 

molto grasso, affinché grassezza e acidità si annullassero a vicenda).

Con l'avvento di produzioni tecnicamente più moderne, sono apparsi i vini "da 


meditazione", quelli cioè che potevano essere bevuti anche da soli, senza aver 

necessariamente bisogno di essere accompagnati da cibo in quanto equilibrati e 

gradevoli in se per se. 

La mente, pertanto, non assorbita dall'atto alimentare, poteva pensare ad 

altro e magari lasciarsi cullare dall'effetto "letterario" dell'alcol.

Il fenomeno dei vini da meditazione ha investito in primis i vini dolci, 


in passato solo zuccherosi ed ossidati 

(e pertanto bisognosi di un pò di pasticceria per scendere in gola); i 

nuovi vini dolci erano e sono bevibili da soli: non più ossidati, profumi più freschi e 

fragranti, più acidità, zuccheri residui più bilanciati. 

Insomma, la chiave di lettura del vino da meditazione è l'equilibrio.

Ecco perché, oggi, si può parlare di vino da meditazione anche per un vino non 


necessariamente dolce, ma comunque estremamente morbido quale, ad esempio, un 

Amarone della Valpolicella, Uno Sfursat della Valtellina, alcuni super tuscan 

particolarmente morbidi. 

I Nobili della Massetta, hanno nella loro gamma uno straordinario 

vino da meditazione; 

La Cuvée "il Baldone" vinificato con una parte delle uve passita nella pianta.

Cin Cin!


Da: I Nobili della Massetta