AD OGNI VINO LE SUE UVE!!!
Cominciamo questa carrellata di vini che hanno un nome diverso
dalle uve che li compongono, per primi mettiamo i casi, diciamo cosi, CLAMOROSI
Chianti, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Morellino di Scansano:
Tutti vinificati con uve SANGIOVESE,
in percentuali che variano dall' 85% sino al 100% dei Chianti Riserva e
del Brunello di Montalcino
Amarone della Valpolicella:
Uve, Corvina, Rondinella, Molinara,(percentuali variabili)
Bardolino Doc e superiore, Valpolicella Doc e Superiore:
Stesse uve dell' Amarone.
Andiamo in Piemonte;
chi non ha mai sentito parlare di Barolo e di Barbaresco?
Ebbene ambedue questi vini sono vinificati con uve di;
Nebbiolo, il vino poi prende il nome del territorio di origine, appunto,
il Barbaresco ed Il Barolo.
Anche in Valtellina troviamo le uve di Nebbiolo (localmente denominato Chiavennasca)
e vi si producono vari vini che poi prendono il nome dalla micro zona di produzione;
Abbiamo cosi L'INFERNO, La SASSELLA, Il GRUMELLO; ed infine il principe dei vini
Valtellinesi Lo SFURSAT.
Zone e tecniche di vinificazione ben distinte, ma tutti con la stessa uva
Nebbiolo ................
Proseguiamo con gli uvaggi che compongono alcuni dei principali vini Italiani:
FRASCATI; Malvasia Bianca di Candia: 50.0 %
Trebbiano Toscano: 10.0% - 20.0 %
Malvasia del Lazio (Puntinata): 10.0% - 40.0 %
Greco, Trebbiano giallo, Bellone e Bombino Bianco fino a un massimo del 30 %; in tale
ambito le altre varietà di vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione
Lazio, presenti nei vigneti, possono concorrere sino ad un massimo del 15 %
ed ora uno dei vini bianchi Italiani più famosi nel mondo.
ORVIETO; Trebbiano o Procanico: minimo 20% massimo 40%
Grechetto: minimo 40%.
Altri vitigni non aromatici e idonei alla coltivazione in Umbria: massimo 40%.
Il LAMBRUSCO, è il vino Italiano più venduto nel mondo.
Ma un uva che si chiami Lambrusco non esiste, esistono molti blende per fare un
lambrusco, comunque l'uvaggio più utilizzato è il seguente: Salamino di S.Croce -
Uva di Sorbara - Ancellotta - Malbo gentile
Trebbiano modenese - Sangiovese - Merlot - Sauvignon
Il disciplinare è ampio, sono le singole aziende a gestire gli uvaggi.
Vino Soave Doc e Soave superiore Doc:
La Garganega rappresenta la percentuale maggiore,in percentuali minori,
massimo un 30% in totale, si possono utilizzare; trebbiano di Soave,
Chardonnay, pinot Bianco.
restiamo in Veneto con il,
Bianco di Custoza,
vitigni con i quali è possibile produrre il bianco di Custoza, sono tantissimi,
infatti questo vino è sempre diverso da azienda ad azienda
Trebbiano Toscano: 10.0% - 45.0%
Garganega: 20.0% - 40.0%
trebbianello, biotipo locale del Tocai Friulano: 5.0% - 30.0%
Bianca Fernanda - clone locale del cortese: 0.0% - 30.0%
malvasia, chardonnay, pinot bianco, riesling italico e manzoni bianco,
da soli o congiuntamente: 0.0 - 30.0%
Da : I Nobili della Massetta
Cominciamo questa carrellata di vini che hanno un nome diverso
dalle uve che li compongono, per primi mettiamo i casi, diciamo cosi, CLAMOROSI
Chianti, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Morellino di Scansano:
Tutti vinificati con uve SANGIOVESE,
in percentuali che variano dall' 85% sino al 100% dei Chianti Riserva e
del Brunello di Montalcino
Amarone della Valpolicella:
Uve, Corvina, Rondinella, Molinara,(percentuali variabili)
Bardolino Doc e superiore, Valpolicella Doc e Superiore:
Stesse uve dell' Amarone.
Andiamo in Piemonte;
chi non ha mai sentito parlare di Barolo e di Barbaresco?
Ebbene ambedue questi vini sono vinificati con uve di;
Nebbiolo, il vino poi prende il nome del territorio di origine, appunto,
il Barbaresco ed Il Barolo.
Anche in Valtellina troviamo le uve di Nebbiolo (localmente denominato Chiavennasca)
e vi si producono vari vini che poi prendono il nome dalla micro zona di produzione;
Abbiamo cosi L'INFERNO, La SASSELLA, Il GRUMELLO; ed infine il principe dei vini
Valtellinesi Lo SFURSAT.
Zone e tecniche di vinificazione ben distinte, ma tutti con la stessa uva
Nebbiolo ................
Proseguiamo con gli uvaggi che compongono alcuni dei principali vini Italiani:
FRASCATI; Malvasia Bianca di Candia: 50.0 %
Trebbiano Toscano: 10.0% - 20.0 %
Malvasia del Lazio (Puntinata): 10.0% - 40.0 %
Greco, Trebbiano giallo, Bellone e Bombino Bianco fino a un massimo del 30 %; in tale
ambito le altre varietà di vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione
Lazio, presenti nei vigneti, possono concorrere sino ad un massimo del 15 %
ed ora uno dei vini bianchi Italiani più famosi nel mondo.
ORVIETO; Trebbiano o Procanico: minimo 20% massimo 40%
Grechetto: minimo 40%.
Altri vitigni non aromatici e idonei alla coltivazione in Umbria: massimo 40%.
Il LAMBRUSCO, è il vino Italiano più venduto nel mondo.
Ma un uva che si chiami Lambrusco non esiste, esistono molti blende per fare un
lambrusco, comunque l'uvaggio più utilizzato è il seguente: Salamino di S.Croce -
Uva di Sorbara - Ancellotta - Malbo gentile
Trebbiano modenese - Sangiovese - Merlot - Sauvignon
Il disciplinare è ampio, sono le singole aziende a gestire gli uvaggi.
Vino Soave Doc e Soave superiore Doc:
La Garganega rappresenta la percentuale maggiore,in percentuali minori,
massimo un 30% in totale, si possono utilizzare; trebbiano di Soave,
Chardonnay, pinot Bianco.
restiamo in Veneto con il,
Bianco di Custoza,
vitigni con i quali è possibile produrre il bianco di Custoza, sono tantissimi,
infatti questo vino è sempre diverso da azienda ad azienda
Trebbiano Toscano: 10.0% - 45.0%
Garganega: 20.0% - 40.0%
trebbianello, biotipo locale del Tocai Friulano: 5.0% - 30.0%
Bianca Fernanda - clone locale del cortese: 0.0% - 30.0%
malvasia, chardonnay, pinot bianco, riesling italico e manzoni bianco,
da soli o congiuntamente: 0.0 - 30.0%
Da : I Nobili della Massetta