Il Principe dei distillati.
IL COGNAC Francese
Il cognac ha una posizione di altissimo prestigio rispetto alle altre acquaviti di vino.
La sua importanza è sicuramente legata alle intrinseche qualità del prodotto, al terroir e alla sua posizione geografica.
Tuttavia, il successo è dovuto soprattutto alla gente che da secoli provvede a produrre con particolare dedizione quello che viene definito il principe dei distillati.
Il cognac è stato compagno di re e di statisti, esaltato da poeti ed artisti ed apprezzato da sempre in ogni angolo della terra.
Le persone che si occupano della sua produzione, suddivise in varie attività essenziali, sono oltre 50 mila. In una regione relativamente piccola l‘area coltivata a vite, principalmente con vini bianchi adatti alla distillazione, è di circa 80 mila ettari suddivisi nei sei crus: Grande Champagne, Petite Champagne,
Borderies, Fins Bois, Bons Bois, e Bois ordinaires o bois a terroir.
Gli agricoltori operano sia in vigna sia in cantina per la produzione di un vino con alto tenore di acidità, destinato esclusivamente alla distillazione, prodotto senza l‘aggiunta di zucchero e senza l‘intervento di anidride solforosa.
Vengono utilizzate principalmente le uve Ugni Blanc, Colombard e Folle Blanche.
Il vino è pronto a novembre quando inizia la distillazione operata da un centinaio di distillatori coadiuvati da personale esperto.
I bouilleurs de profession, come sono definiti questi operatori, distillano ad una gradazione alcolica massima di 72 gradi per conto terzi oppure acquistano il vino e rivendono la giovane acquavite ai commercianti all‘ingrosso e soprattutto ai Negotiants ovvero le Marche più conosciute di cognac il cui prodotto è generalmente composto da distillati provenienti dai vari crus sopracitati.
Contemporaneamente circa duecento piccole aziende, proprietarie di vigne, definite Vendeurs Directs distillano o fanno distillare il proprio vino dai Bouilleurs de crus vendendolo con il proprio marchio una volta invecchiato in barili vecchi e nuovi di rovere limousine e Troncais.
Infine alcune cooperative provvedono alla distillazione ed in alcuni casi alla vendita dei prodotti dei loro soci.
In commercio il Cognac si trova con le diciture V.S. oppure per la qualità più giovane di due anni, V.S.O.P. o Reserve di quattro anni e Napoleon, X.O., Hors d‘Age con oltre sei anni di invecchiamento.
Il termine Fine seguito da un cru indica la specifica provenienza.
Nel caso di Fine Champagne il cognac proviene dai crus Grande (almeno il 51 per cento) e Petite Champagne.
Da: I Nobili della Massetta
IL COGNAC Francese
Il cognac ha una posizione di altissimo prestigio rispetto alle altre acquaviti di vino.
La sua importanza è sicuramente legata alle intrinseche qualità del prodotto, al terroir e alla sua posizione geografica.
Tuttavia, il successo è dovuto soprattutto alla gente che da secoli provvede a produrre con particolare dedizione quello che viene definito il principe dei distillati.
Il cognac è stato compagno di re e di statisti, esaltato da poeti ed artisti ed apprezzato da sempre in ogni angolo della terra.
Le persone che si occupano della sua produzione, suddivise in varie attività essenziali, sono oltre 50 mila. In una regione relativamente piccola l‘area coltivata a vite, principalmente con vini bianchi adatti alla distillazione, è di circa 80 mila ettari suddivisi nei sei crus: Grande Champagne, Petite Champagne,
Borderies, Fins Bois, Bons Bois, e Bois ordinaires o bois a terroir.
Gli agricoltori operano sia in vigna sia in cantina per la produzione di un vino con alto tenore di acidità, destinato esclusivamente alla distillazione, prodotto senza l‘aggiunta di zucchero e senza l‘intervento di anidride solforosa.
Vengono utilizzate principalmente le uve Ugni Blanc, Colombard e Folle Blanche.
Il vino è pronto a novembre quando inizia la distillazione operata da un centinaio di distillatori coadiuvati da personale esperto.
I bouilleurs de profession, come sono definiti questi operatori, distillano ad una gradazione alcolica massima di 72 gradi per conto terzi oppure acquistano il vino e rivendono la giovane acquavite ai commercianti all‘ingrosso e soprattutto ai Negotiants ovvero le Marche più conosciute di cognac il cui prodotto è generalmente composto da distillati provenienti dai vari crus sopracitati.
Contemporaneamente circa duecento piccole aziende, proprietarie di vigne, definite Vendeurs Directs distillano o fanno distillare il proprio vino dai Bouilleurs de crus vendendolo con il proprio marchio una volta invecchiato in barili vecchi e nuovi di rovere limousine e Troncais.
Infine alcune cooperative provvedono alla distillazione ed in alcuni casi alla vendita dei prodotti dei loro soci.
In commercio il Cognac si trova con le diciture V.S. oppure per la qualità più giovane di due anni, V.S.O.P. o Reserve di quattro anni e Napoleon, X.O., Hors d‘Age con oltre sei anni di invecchiamento.
Il termine Fine seguito da un cru indica la specifica provenienza.
Nel caso di Fine Champagne il cognac proviene dai crus Grande (almeno il 51 per cento) e Petite Champagne.
Da: I Nobili della Massetta