Ingredienti:
Ammorbidite il burro a temperatura ambiente e montatelo con lo zucchero,
fino a farlo diventare spumoso e soffice.
Grattugiatevi la scorza del limone.
Aggiungete i tuorli, uno per volta sempre incorporando bene con la frusta.
Incorporate le farine setacciate, poco per volta, sempre incorporando bene.
Montate a neve ben ferma tre albumi e uniteli al composto delicatamente.
Versate il composto in una tortiera ben unta e infarinata.
Ponetela in forno già caldo a 180° per circa 45'-50',
sfornate, lasciate raffreddare e prima di servirla spolveratela con lo zucchero a velo.
N.B. E' una torta che si presta per vari usi, sia così in purezza, o con varie farciture.
Con gli albumi che rimangono, fate delle meringhe.
*La torta Paradiso
La versione più pittoresca racconta che un frate della Certosa di Pavia abbia imparato la ricetta da una giovane sposa, conosciuta mentre girava per le campagne circostanti alla ricerca di erbe curative.
Quando tornò in convento la preparò e i confratelli, estasiati dalla sua bontà, la chiamarono torta Paradiso.
In realtà però la ricetta, come la conosciamo oggi, nasce nel 1878,
quando Enrico Vigoni, dell'omonima pasticceria ancora presente nel centro di Pavia,
ne propose la versione, che ebbe un grandissimo successo, tanto che in quella città la torta Paradiso è anche chiamata torta Vigoni.
Del resto pare che il nome derivi dall'esclamazione di una nobildonna che, assaggiata la prima fetta della nuova invenzione del pasticcere pavese, la paragonò al Paradiso.
- g. 300 di zucchero semolato
- g. 300 di burro
- g. 150 di farina
- g. 150 di fecola di patate
- g. 150 di zucchero a velo
- 8 uova
- 1 limone
Ammorbidite il burro a temperatura ambiente e montatelo con lo zucchero,
fino a farlo diventare spumoso e soffice.
Grattugiatevi la scorza del limone.
Aggiungete i tuorli, uno per volta sempre incorporando bene con la frusta.
Incorporate le farine setacciate, poco per volta, sempre incorporando bene.
Montate a neve ben ferma tre albumi e uniteli al composto delicatamente.
Versate il composto in una tortiera ben unta e infarinata.
Ponetela in forno già caldo a 180° per circa 45'-50',
sfornate, lasciate raffreddare e prima di servirla spolveratela con lo zucchero a velo.
N.B. E' una torta che si presta per vari usi, sia così in purezza, o con varie farciture.
Con gli albumi che rimangono, fate delle meringhe.
*La torta Paradiso
La versione più pittoresca racconta che un frate della Certosa di Pavia abbia imparato la ricetta da una giovane sposa, conosciuta mentre girava per le campagne circostanti alla ricerca di erbe curative.
Quando tornò in convento la preparò e i confratelli, estasiati dalla sua bontà, la chiamarono torta Paradiso.
In realtà però la ricetta, come la conosciamo oggi, nasce nel 1878,
quando Enrico Vigoni, dell'omonima pasticceria ancora presente nel centro di Pavia,
ne propose la versione, che ebbe un grandissimo successo, tanto che in quella città la torta Paradiso è anche chiamata torta Vigoni.
Del resto pare che il nome derivi dall'esclamazione di una nobildonna che, assaggiata la prima fetta della nuova invenzione del pasticcere pavese, la paragonò al Paradiso.