sabato 17 novembre 2012

Torta margherita

Due parole:
Fino agli anni '60 nelle campagne mantovane,
ed anche in città la torta margherita veniva presentata
dalla massaia con giusto orgoglio.
Questa torta era il dolce delle feste: a cominciare dalla Pasqua,
di cui era il dolce per antonomasia, prima che il consumismo imponesse la colomba.
Orgoglio giustificato, dicevo, per la difficoltà di realizzare una torta soffice, asciutta e gustosa partendo solo da uova, fecola di patate e zucchero, senza lievito e senza burro.
Ingredienti:
  • 8 uova
  • g.  200 di zucchero
  • g.  200 di  fecola
  •  vaniglina
  •  succo di mezzo limone
Esecuzione:
Montare molto a lungo i tuorli con lo zucchero,
fino ad ottenere una massa gonfia e cremosa
(si parla di tempi fino a mezz'ora, lavorando a mano, regolatevi un po' voi).
Si aggiungono gli aromi e si amalgamano con cura.
Si aggiungono poi gli albumi, montati a neve molto ferma,
ed alla fine la fecola, fatta scendere lentamente, a pioggia,
da un setaccio a maglie fini,
per evitare grumi.
A questo punto basta infornare in uno stampo infarinato.
Quanto alla temperatura del forno ed alla durata della cottura non ho indicazioni precise; una volta veniva cotta nel forno da pane, penso quindi che una indicazione interessante possa essere il forno a 200 gradi e la prova dello stecchino, dopo una ventina di minuti di cottura.
Si serve, una volta raffreddata, ricoperta di zucchero al velo.
Note:
Esiste anche una Torta Paradiso, piuttosto simile, ma di più facile esecuzione e di più facile gusto (si usano lievito chimico e burro).
Qui non l'ho riportata perché sarebbe stato praticamente un doppione e perché quella di più autentica tradizione mantovana è senza dubbio la Margherita.
 
Da:cucinamantovana.it