martedì 13 novembre 2012

Candele fai da te

Fare le candele in casa è un hobby piacevole ma non di certo adatto ai bambini perché la cera è bollente e ci si potrebbe bruciare.
Lasciamo il divertimento ai grandi.
Fatta questa doverosa premessa, lanciamoci nell’arte dei fabbricanti di candele.
La prima cosa da fare è procurarsi il materiale necessario: pentole e pentolini (prendete quelli vecchi e che magari volevate buttare; anche se si dovessero rovinare poco importa); poi occorre decidere che tipo di cera vogliamo utilizzare; ce ne sono di vari tipi: di paraffina, di stearina, di cera d’api o anche una miscela delle stesse.
Lo stoppino, eventualmente i coloranti e le essenze per quel tocco di profumo che non guasta.

La scelta della cera è importante, non solo perché incide sulla resa della candela ma anche per probabili effetti nocivi sulla salute.
Secondo uno studio condotto da R. Massoudi e Amid Hamidi, ricercatori della South Carolina State University, le candele fatte con cera d’api o di soia, sono sì più costose, ma certamente più salutari delle sorelle di paraffina, perché pur mantenendo calore, profumo e fragranza non rilasciano sostanze nocive nell’aria.
La paraffina è una miscela estratta dal petrolio usata anche nei prodotti cosmetici.
Ne esiste una versione alimentare, ipoteticamente di origine naturale, si chiama stearina vegetale.
Si vende in scaglie o blocchi di colore bianco opaco mentre la paraffina è di colore trasparente.
Di solito la stearina si miscela con la paraffina per dare una consistenza più dura alla candela.
Ci sono varie miscele di cera: c’è chi usa il 90% di paraffina e il resto di stearina; chi le fa completamente di cera d’api o paraffina o stearina.
L’esperienza ci insegnerà la miscela giusta per le nostre preziose candele.
Opinione diffusa è che la cera d’api sia l’ingrediente più adatto perché naturale e dona quel leggero tocco di colore ambra ai nostri strumenti d’illuminazione artigianali.
Ricordate che la cera avanzata dalle vecchie candele può benissimo essere riutilizzata.
Si elimina totalmente lo stoppino e voilà abbiamo anche risparmiato.


Ora arriva la parte più complicata: la cera va sciolta.
E come si fa?
Lo scioglimento avviene a bagnomaria, e lentamente.
La fabbricazione delle candele è un processo lento, fretta e ansia potrebbero bruciarle.
Quando la cera è sciolta possiamo aggiungere il nostro colore; anche qualche piccolo pastello di cera nel liquido rende bene in termini cromatici.
Considerate che la cera fredda è meno intensa di quella sciolta; prima di andare avanti nella procedura provate a versare qualche goccia di cera su un piattino e vedete che sfumatura assume una volta solidificata.
In questa fase aggiungiamo la nostra essenza profumata preferita; che sia qualche goccia altrimenti il profumo della candela diventa eccessivo e fastidioso.
Con la cera sciolta il gioco è quasi concluso.
‘Quasi concluso’ perché anche questa operazione non è semplice.
Bisogna creare le candele vere e proprie.
Sistemiamo bene lo stoppino negli stampi e versiamoci la miscela di cera: per favorire la solidificazione si consiglia di tenere gli stampini immersi nell’acqua fredda o anche nel freezer per alcuni istanti.
Una volta staccata la candela dal suo stampo proviamola.
Se accesa il profumo è delicato, l’atmosfera rilassante e vi sentite magnificamente figli dei fiori, siete dei bravi fabbricanti di candele.
Congratulazioni.
Altrimenti riprovateci, la prima prova non esce mai bene.