martedì 9 ottobre 2012

Cren (rafano)

Due parole: Nella nostra provincia il Cren (o rafano - Armoracia rusticana) è ormai poco diffuso, e probabilmente solo in campagna, dove c'è un po' di terra per far crescere la pianta. In città è praticamente impossibile trovare il rafano dagli ortolani.
A Bolzano ed a Merano invece, sulla piazza del mercato, la radice del Kren fa bella mostra di sè su tutti i banchi. 
Questo dovrebbe dirla lunga sulla strada seguita da questo vegetale per giungere a Mantova. 

Esecuzione:
Ci sono due versioni:
  •    la prima prevede semplicemente che la radice venga grattuggiata e mescolata ad aceto, fino ad ottenere una pastella morbida ma non liquida.

  •   la seconda prevede che nell'impasto vengano aggiunti anche pane grattugiato, olio e zucchero.
Per questa seconda versione, come proporzioni, si può considerare tanto pane quanta radice grattugiata, la metà di zucchero, un quarto di olio, ed aceto quanto basta per dare fluidità.
Niente mi toglie però dalla testa che la prima sia la versione originale, per la semplicità della preparazione e la forza del gusto. La seconda una versione ingentilita e adattata a palati delicati (per quanto il rafano possa adattarsi ai palati delicati).
Note: 
Attenzione al sapore (al confronto la senape forte pare miele),
ed agli occhi, durante la preparazione della radice (al confronto la cipolla è acqua fresca).
Da:cucinamantovana

(Lombardia)