Brodo di giuggiole:
Ingredienti:
Esecuzione:
Prediligete delle guggiole mature e raggrinzite, che sono poi quelle più dolci, eliminatene il nocciolo.
Mettetele in acqua unitamente alle mele cotogne tagliate a fettine,
la scorza di limone, l’uva e lo zucchero,
cuocete e dopo un’oretta di cottura a temperatura dolce aggiungete un po’ alla volta il vino di modo che questo possa sostituire l’acqua.
Passate tutto al setaccio.
Il risultato finale deve essere quello di una marmellata tenera e saporita.
Per chi vuol saperne di più:
La giuggiola in cucina
La polpa è biancastra e compatta, a volte farinosa o mucillaginosa, di sapore acido-dolciastro,
che ricorda quello del dattero.
I frutti sono diuretici, emollienti e lassativi, si consumano freschi o trasformati in marmellate e conserve.
Molto apprezzata anche la loro conservazione sotto grappa.
La giuggiola si può consumare anche bollita e cosparsa con miele e succo di limone,
ed è indicata per marmellate e gelatine grazie alla consistenza mucillaginosa della sua polpa;
è poi usata in infuso per prevenire e contrastare i sintomi da raffreddamento.
Il brodo di giuggiole è un liquore.
brodo di giuggiole |
- kg. 1 di giuggiole
- kg. 1 di zucchero
- 2 mele cotogne
- 1 limone non trattato
- 1 litro di vino bianco
- g. 200 di uva isabella o vespolina sgranata
Esecuzione:
Prediligete delle guggiole mature e raggrinzite, che sono poi quelle più dolci, eliminatene il nocciolo.
Mettetele in acqua unitamente alle mele cotogne tagliate a fettine,
la scorza di limone, l’uva e lo zucchero,
cuocete e dopo un’oretta di cottura a temperatura dolce aggiungete un po’ alla volta il vino di modo che questo possa sostituire l’acqua.
Passate tutto al setaccio.
Il risultato finale deve essere quello di una marmellata tenera e saporita.
Per chi vuol saperne di più:
La giuggiola in cucina
La polpa è biancastra e compatta, a volte farinosa o mucillaginosa, di sapore acido-dolciastro,
che ricorda quello del dattero.
I frutti sono diuretici, emollienti e lassativi, si consumano freschi o trasformati in marmellate e conserve.
Molto apprezzata anche la loro conservazione sotto grappa.
La giuggiola si può consumare anche bollita e cosparsa con miele e succo di limone,
ed è indicata per marmellate e gelatine grazie alla consistenza mucillaginosa della sua polpa;
è poi usata in infuso per prevenire e contrastare i sintomi da raffreddamento.
Il brodo di giuggiole è un liquore.