domenica 26 maggio 2013

Ci ricordiamo il vino al metanolo???

CI RICORDIAMO IL VINO AL METANOLO???

l’italia è la nazione che produce il miglior cibo ed il miglior vino al mondo…………

ma vi ricordate il caso del VINO AL METANOLO?
o meglio….
CI RICORDIAMO DELLE VITTIME?????
lo scandalo è scoppiato nel 1986 colpendo profondamente il mondo del vino italiano.
“Le istituzioni – ha detto il presidente l’associazione delle “Vittime del Metanolo” Roberto Ferlicca stanno valutando l’ipotesi di un indennizzo da calcolare economicamente e da discutere in Parlamento.
Le vittime del metanolo, tra morti e persone che hanno perso la vista sono 34.
Nel 1992 con sentenza definitiva della Cassazione furono condannati 11 imputati per varie ipotesi di reato, di cui 4 per pene più gravi come l’omicidio volontario; furono inoltre condannati a risarcire circa 1 miliardo di lire per ognuna delle 34 vittime, direttamente ai sopravvissuti o ai loro familiari; 

34 miliardi di lire mai ricevuti per lo stato di insolvenza dei diretti responsabili.
Oggi il pericolo di un caso del genere è scongiurato?
Sicuramente uno scandalo al metanolo, usato in quella sciagurata maniera, 

non dovrebbe succedere più, ma scandali nel mondo del vino sono alle porte, non ci vuole molto a capirlo.
Sino a che compreremo vini ad un euro al supermercato, sino a che ristoratori senza scrupoli continueranno a comperare vinacci ad un euro da vendere nella caraffa come vino della casa, sino a quando gli hotel turistici che applicano la formula del tutto compreso, vorranno comperare una bottiglia di vino a certe quotazioni (attualmente inferiori ad un euro) il pericolo di precipitare nuovamente in un altro grave scamdalo rimane vivo e presente.
Il vino è una cosa seria, il vino si produce e non semplicemente “Lo si fa” non è un bullone, una vite, un paio di scarpe, oggetti che fatti al risparmio possono anche rompersi prima ma sarà sufficiente sostituirli, il vino no, il vino è un alimento, finisce in bocca a tutti noi, può anche farci male.
La situazione è pesante, le ultime vendemmie sono state quantitativamente molto scarse, di materia prima non se ne trova e quella disponibile costa tantissimo, un vino base in cisterna, almeno il triplo di quanto costava sino a tre anni fa, Nonostante ciò il mercato di basso livello continua a chiedre prezzi irrisori e questo è grave ma ben più grave è riscontrare la disponibilità di certi produttori ad accettare certe logiche e ad imbottigliare indefinibili miscugli.
Non si capisce bene dove ciò possa portare, ma il rischio per l'enologia Italiana resta altissimo, fortunatamente i produttori seri ed onesti stanno cominciando a muoversi, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni che certi atteggiamenti possono arrecare, non solo alla salute di noi tutti ma anche ad uno strategico comparto dell'economia nazionale, 

(Il vino è uno dei pochi comparti che tutt'ora stà incrementando le sue esportazioni)
Il consumatore che deve fare? 

Semplice, svegliarsi, capire che come avviene per l'olio extra vergine di oliva, anche per il vino, sotto certe quotazioni, comperano un prodotto di indefinibile provenienza e composizione.
E al ristorante? RIFIUTATE IL VINO IN CARAFFA, nel 90% dei casi si tratta di robaccia. 

Chiedete un bottiglia di discreto livello, e se pretendono di vendervela oltre certe cifre, 
bevete acqua.......

Da: I Nobili della Massetta