Intridete la farina con due uova, grammi 40 di parmigiano grattato fine e l'odore della noce moscata.
Tiratene una sfoglia non tanto sottile e tagliatela con la rotella smerlata in tante strisce larghe un dito e mezzo.
Poi, con la stessa rotella, tagliate queste strisce in isbieco e alla medesima distanza di un dito e mezzo per farne tanti pezzetti in forma di mandorla.
Prendeteli uno alla volta e stringete colle dita le quattro punte, due al disopra e due al disotto per formarne come due anellini attaccati insieme.
Cuoceteli nel brodo con poca cottura.
La dose di due uova potrà bastare per cinque persone.
Se questa minestra vi piace, siatene grati ad una giovane simpatica bolognese, chiamata la Rondinella, che si compiacque di insegnarmela.
Tiratene una sfoglia non tanto sottile e tagliatela con la rotella smerlata in tante strisce larghe un dito e mezzo.
Poi, con la stessa rotella, tagliate queste strisce in isbieco e alla medesima distanza di un dito e mezzo per farne tanti pezzetti in forma di mandorla.
Prendeteli uno alla volta e stringete colle dita le quattro punte, due al disopra e due al disotto per formarne come due anellini attaccati insieme.
Cuoceteli nel brodo con poca cottura.
La dose di due uova potrà bastare per cinque persone.
Se questa minestra vi piace, siatene grati ad una giovane simpatica bolognese, chiamata la Rondinella, che si compiacque di insegnarmela.