venerdì 30 dicembre 2011

Brodo per gli ammalati (Artusi n.2)

Un professore di vaglia che curava una signora di mia conoscenza, gravemente malata, 
le aveva ordinato un brodo fatto nella seguente maniera:

"Tagliate magro di vitella o di manzo in bracioline sottili e mettetele distese una sopra l'altra in un largo tegame; 

salatele alquanto e versate sulle medesime tanta acqua diaccia che vi stiano sommerse. 
Coprite il tegame con un piatto che lo chiuda e sul quale sia mantenuta sempre dell'acqua e fate bollire la carne per sei ore continue, ma in modo che il bollore appena apparisca. 
Per ultimo fate bollire forte per dieci minuti e passate il brodo da un pannolino."
Con due chilogrammi di carne si otteneva così due terzi o tre quarti di litro di un brodo di bel colore e di molta sostanza.