sabato 23 giugno 2018

L'acqua di San Giovanni

L'acqua di San Giovanni
Il 24 giugno è la notte di San Giovanni, da sempre considerata una notte magica, che segue il solstizio d’estate quando il sole è al suo apice e imprime forza e vigore alla natura e alle sue creature.
Gli antichi credono che questa notte sia particolarmente magica perché proprio in questa notte “cadde la rugiada degli Dei“, leggenda nata dalla credenza che il solstizio d’estate sia la porta attraverso la quale gli dei facevano passare i nuovi nati sotto forma di rugiada.
San Giovanni Battista (Regno di Erode, fine I secolo a.C. – Macheronte, 35 d.C. circa) fu un asceta fondatore di una comunità battista, venerato da tutte le Chiese cristiane e presente anche nel Corano col nome di Yaḥyā come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto.
Questa festa in onore di San Giovanni è da considerarsi il primo giorno di una nuova stagione e di magia, dove la natura si trova nel suo massimo vigore e splendore, dove la rinascita è forte e bisogna incanalare queste forze per non incorrere in eventi avversi, che si possono manifestare sotto forma di malattie, siccità e tempeste, e che possono rovinare i raccolti.
La leggenda narra che durante questa notte il sole, rappresentato come il fuoco, si sposi con la luna, rappresentata come l’acqua, e da questa credenza nascono i riti dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.
In questa notte le piante e i fiori vengono influenzati da una particolare forza e per sfruttarle al meglio si può preparare l’acqua di San Giovanni.
Un’altra leggenda narra che durante questa notte magica e ricca di forza, le streghe si riunissero attorno ad un antichissimo albero di noce, e con i frutti di questi alberi stregati, ancora verdi e madidi di rugiada preparassero il nocino, un liquore considerato terapeutico.
Preparare l’acqua di San Giovanni
Per preparare l’acqua di San Giovanni bisogna raccogliere, durante la vigilia del 24 giugno, una misticanza di erbe e fiori che può essere composta da ginestre, papaveri, fiordalisi, petali di rose canine e di rose coltivate, caprifogli, foglie profumatissime dell’erba di santa Maria, menta, iperico (chiamato anche erba di san Giovanni che ha proprietà paragonabili ad alcuni psicofarmaci), mazzi di sambuco, garofanetti, trifoglio, ranuncoli, lavanda, camomilla matricaria, timo, amaranto, basilico, salvia, rosmarino, centinodio, mentuccia, malva e foglie di noce, artemisia (chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide), finocchio selvatico (potente amuleto utile ad affinare l’occhio negli inganni), l’avena (simbolo d’abbondanza che aiuta a fare la scelta giusta).
Al tramonto bisogna immergerle in un bacile d’acqua e lasciarle fuori tutta la notte in modo che la rugiada magica vi si depositi sopra.
La mattina del ventiquattro ci si può lavare il viso e il corpo con questa acqua profumata, in un rito sacro e misterioso tramandato da anni, quest’acqua ha il potere di preservare dalle malattie, scacciare il malocchio e la malasorte. Si possono immergere i bambini che usufruiranno dei benefici delle piante asciate a macerare e ne ricaveranno una pelle profumata e purificata.
Volendo si può anche raccogliere la rugiada magica che si forma durante la notte di San Giovanni e usarla al mattino per purificare viso e corpo, si narra che fosse utile per far ricrescere i capelli, favorisse la fecondità, curasse la pelle ed allontanasse le malattie
La rugiada si può raccogliere in diversi modi, volendo si può anche rotolare sopra l’erba bagnata durante le prime luci dell’alba… ma di solito si usa raccoglierla trascinando una pezza sull’erba che si impregnerà dell’acqua della notte.
Si può anche scavare una piccola buca in cui infilare un contenitore e ricoprirla con un telo impermeavile o un nylon con un foro in prossimità del contenitore, in modo che durante la notte la rugiada si posi sul telo e scivoli dentro al contenitore.
Un’altra usanza della notte di San Giovanni sono i fuochi, accendere un fuoco durante questa notte è un rito propiziatorio e purificante infatti si crede che scaccino i demoni e le streghe e prevengano le malattie.
Danzando intorno al fuoco si scaccino le streghe che volano nel cielo prima di andare al mitico noce di Benevento dove si tiene il loro convegno annuale; si rafforzino con la catena delle mani l’amicizia e la solidarietà; si diventi immuni dalle avversità saltando le braci avanti e indietro.
E poi si crede che i giovani che salteranno le braci del fuoco si sposeranno entro l’anno e saltare in coppia favorisce la nascita di un bimbo.
La cenere dei fuochi di San Giovanni, sparsa nei campi, si pensa che protegga i semi dai parassiti, mentre un tizzone spento di questo fuoco magico protegga la casa dai ladri.
Di: Valeria Bonora

mercoledì 20 giugno 2018

Polpette di zucchine

Ingredienti:

  • kg. di zucchine crude
  • g. 250 circa 3 patate lessate 
  • g. 120 di prosciutto cotto
  • 2 uova
  • g, 60 di parmigiano grattugiato
  • g. 60 di pecorino grattugiato
  • 10 foglie di basilico
  • sale e pepe q.b.
  • pane grattugiato  q.b.
  • olio per friggere (opzione)

Preparazione:
Frullare tutti gli ingredienti (meno il pane e l'olio).
Preparare le polpette e passarle nel pane grattugiato.
Ora le opzioni sono 3.
Friggerle in olio.
Cuocerle al forno.
Cuocerle al microonde.


* sostituire il pecorino con ricotta

giovedì 7 giugno 2018

Una donna felice

Mia madre aveva un sacco di problemi. Non dormiva e si sentiva esausta. Era irritabile, scontrosa e acida. Era sempre malata, finché un giorno, all'improvviso, lei cambiò.

La situazione era uguale, ma lei era diversa.

Un giorno, mio padre le disse:
- tesoro, sono tre mesi che cerco lavoro e non ho trovato niente, vado a prendermi un po ' di birre con gli amici.
Mia madre gli rispose:
- va bene.

Mio fratello le disse:
- mamma, vado male in tutte le materie dell'università...
Mia madre gli rispose:
- ok, ti riprenderai, e se non lo fai, allora ripeti il semestre, ma tu paghi le tasse.

Mia sorella le disse:
- mamma, ho urtato la macchina.
Mia madre le rispose:
- va bene figlia, portala in officina, cerca come pagare e mentre la riparano, muoviti in autobus o in metropolitana.

Sua nuora le disse:
- suocera, verrò a stare qualche mese con voi.
Mia madre le rispose:
- va bene, siediti sul divano e cerca delle coperte nell'armadio.

Tutti a casa di mia madre ci siamo riuniti, preoccupati di vedere queste reazioni. Sospettavamo che fosse andata dal dottore e che le prescrivesse delle pillole di " me ne frega un cazzo" da 1000 mg
Probabilmente sarebbe andata in overdose.

Abbiamo proposto di aiutare mia madre per allontanarla da ogni possibile dipendenza da qualche farmaco anti-Ira.
Ma la sorpresa è stata quando tutti ci siamo riuniti intorno a lei e mia madre ci ha spiegato:

" mi ci è voluto molto tempo per capire che ognuno è responsabile della sua vita, mi ci sono voluti anni per scoprire che la mia angoscia, la mia mortificazione, la mia depressione, il mio coraggio, la mia insonnia e il mio stress, non risolvevano i suoi problemi.

Io non sono responsabile delle azioni altrui, ma sono responsabile delle reazioni che ho espresso.

Sono quindi giunta alla conclusione che il mio dovere per me stessa è mantenere la calma e lasciare che ognuno risolva ciò che gli spetta.

Ho preso corsi di yoga, di meditazione, di miracoli, di sviluppo umano, di igiene mentale, di vibrazione e di programmazione neurolinguistica, e in tutti loro, ho trovato un comune denominatore: alla fine tutti conducono allo stesso punto.

E io posso solo avere un'interferenza su me stessa, voi avete tutte le risorse necessarie per risolvere le vostre vite
Io posso darvi il mio consiglio solo se me lo chiedete e voi potete seguirlo o no.

Quindi, da oggi in poi, io smetto di essere: il ricettacolo delle sue responsabilità, il sacco delle sue colpe, la lavandaia dei suoi rimpianti, l'avvocato dei suoi errori, il muro dei suoi lamenti, la depositaria dei suoi doveri, chi Risolve i vostri problemi o il vostro cerchio di ricambio per soddisfare le vostre responsabilità.
D' ora in poi vi dichiaro tutti adulti indipendenti e autosufficienti.

Da quel giorno la famiglia ha iniziato a funzionare meglio, perché tutti in casa sanno esattamente cosa spetta a loro fare.

Autore:
Una donna felice!!!

tratto da: Sabiduria ancestral Femenina
art: Guillermo Gil Schröder  - creativewilfred

Crema al caffè (fredda)

Ingredienti:
  • ml. 80 di caffè
  • 1 cucchiaio di nutella
  • g. 80 di zucchero a velo
  • ml. 500 di panna vegetale o normale
    1 bottiglia da l. 1 1/2
Preparazione:
Sciogliete nel caffè lo zucchero e la nutella, lasciate raffreddare.
Unite la panna montata e miscelate il tutto nella bottiglia per qualche minuto.
Mettete a riposare in frigorifero o in freezer per 1 ora prima di servirla, agitando la bottiglia prima di servirla.
Pronta versare nei bicchieri.


Variante col caffè solubile:
Fate sciogliere 100 g. di zucchero a velo in un bicchiere di latte e aggiungete 2/3 cucchiai di caffè solubile. 
Unite il tutto a 500 ml. di panna e 1 cucchiaio di nutella o altra crema di nocciole, proseguite come da ricetta.

domenica 3 giugno 2018

Cozze al sidro (Mussels in Irish Cider)

Cozze cotte in sidro, panna e scalogno. Che bontà! Questo piatto, chiamato "Mussels in Irish Cider", riunisce due grandi specialità irlandesi: le cozze e il sidro.

x 2 persone
Preparazione : 10' Cottura : 20 '

Ingredienti:

  • g. 900  di cozze 

  • 1 tuorlo d'uovo
  • 2 scalogni 

  • ml. 250 di sidro
  • ml. 85 di panna acida (panna + succo di limone)
  • pepe q.b.
  • prezzemolo 1 cucchiaio
Preparazione:
Pulire accuratamente le cozze utilizzando una spazzola per togliere la sabbia. Sgocciolare e gettare quelle che rimangono aperte dopo aver delicatamente dato un colpetto sul guscio: queste cozze, infatti, non sono più commestibili.
Tritare finemente lo scalogno e trasferirlo in un tegame col sidro. Far cuocere per 7-8 minuti. Aggiungere le cozze e mescolare.
Coprire e cuocere a fuoco medio per 5-7 minuti fino a quando le cozze si saranno aperte. Rimescolare una volta durante la cottura. Tirar fuori le cozze dal tegame con una schiumarola e metterle in una ciotola capiente. Buttar via le cozze ancora chiuse. Coprire la ciotola e tenere al caldo.
Rimettere il tegame sul fuoco, aggiungere metà della panna e far rosolare per 5 minuti a fiamma medio-alta. Filtrare il liquido con un setaccio per eliminare eventuali granelli di sabbia e rimettere nel tegame. Aggiungere i tuorli e la parte rimanente di panna. Rosolare nuovamente a fiamma bassa rimescolare fino a ottenere una consistenza spessa della salsa. Pepare e aggiungere del prezzemolo tritato, se è di gradimento. Versare sulle cozze e servire. 
Da: Sos cuisine
(Irlanda)



Tabella di conversione dei gradi

Come vi avevo annunciato nel post con la tabella delle conversioni delle unità di misura, un altro problema rompiscatole che ci si trova di fronte quando si cucina prendendo spunto dai libri o dai programmi americani o inglesi è la temperatura del forno. Di solito è espressa in Farenheit mentre noi usiamo i Celsius e la conversione è spaventosamente approssimativa nonostante per la cottura al forno sia necessario avere le tempistiche giuste per evitare disastri.
Riassumo di seguito la tabella di conversione dei gradi, ovviamente invitandovi ad integrare qualora ce ne fosse bisogno 🙂
Gradi Fahrenheit 225 = Celsius 110
Gradi Fahrenheit 270 = Celsius 120
Gradi Fahrenheit 275 = Celsius 140
Gradi Fahrenheit 300 = Celsius 150
Gradi Fahrenheit 325 = Celsius 160
Gradi Fahrenheit 350 = Celsius 175
Gradi Fahrenheit 375 = Celsius 190
Gradi Fahrenheit 400 = Celsius 200
Gradi Fahrenheit 425 = Celsius 220
Gradi Fahrenheit 450 = Celsius 230
Gradi Fahrenheit 475 = Celsius 240
Gradi Fahrenheit 505 = Celsius 260
Se fate attenzione, noterete che i Celsius sono più o meno la metà dei Fahrenheit quindi basterebbe in teoria prenderci la mano per evitare problemi; ma esiste anche una formuletta matematica che funziona e che potreste annotare sul muro della vostra cucina per cui
Da Fahrenheit a Celsius calcolate
Gradi Fahrenheit – 32 x 5 : 9 = Gradi Celsius
Da Celsius a Fahrenheit calcolate
Celsius x 9 : 5 + 32 = Gradi Fahrenheit
Se dovete invece convertire i gradi Celsius in uno dei numeri presenti nei forni a gas come la sottoscritta ultimamente 🙁 ) sappiate che non esiste alcuna tabella di conversione e fatevene una ragione! L’unica cosa è considerare queste “proporzioni”:
Numero del gas: 1 = Grado di riscaldamento 160 gradi Celsius
Numero del gas: 2 = Grado di riscaldamento 180 gradi Celsius
Numero del gas: 3 = Grado di riscaldamento 200 gradi Celsius
Numero del gas: 4 = Grado di riscaldamento 200 gradi Celsius
Il mio consiglio, che tutti sanno ma che vi ripropongo qua, è di acquistare un termometro da cucina e misurare i gradi raggiunti dal vostro forno a gas.
Se invece avete un forno ventilato, la comparazione è la seguente:
Gradi forno elettrico: 160 = Gradi forno ventilato 150
Gradi forno elettrico: 180 = Gradi forno ventilato 160
Gradi forno elettrico: 160 = Gradi forno ventilato 170
Gradi forno elettrico: 160 = Gradi forno ventilato 180
Gradi forno elettrico: 160 = Gradi forno ventilato 150
Ovviamente si tratta di numeri indicativi perchè poi molto, in tutti i casi, dipende dalla marca, dalla “vecchiaia” del forno e da cosa dovete cuocere: imperativo d’obbligo è fare le prove, rischiando di bruciare o lasciare i vostri piatti crudi e annotandovi tutto su un quadernettoFunziona, ve lo assicuro 😀
Da: Lacuocasopraffina

Crostata di mirtilli (antica)



Ricetta
3 tazze di more fresche
1 tazza di zucchero granulato

g. 100 di burro
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaio di vaniglia
2 tazze di succo di ananas o succo di mela (il succo conserva il sapore naturale della frutta)
2 cucchiai di amido di mais

Combinare tutti gli ingredienti (tranne l'amido di mais) in una casseruola e portare a ebollizione
Aggiungi l'amido di mais 
E lasciare cuocere fino a addensare
Versare in teglia con impasto di frolla sotto
Aggiungi crosta superiore e spennellate con burro fuso e zucchero alla cannella
Cuocere in forno a 175° per 45 minuti o fino al marrone dorato


Old school blackberry cobbler
Recipe
3 cups of fresh blackberries
1 cup granulated sugar

4 oz butter
1 tablespoons cinnamon
1 tablespoons vanilla
2 cups pineapple juice or apple juice (juice preserves the natural fruit flavor)
2 tablespoons cornstarch
Combine all ingredients( except cornstarch)in a boiler and bring to a boil
Add cornstarch ( slurry)
To pot and cook until thicken
Pour into baking dish with raw bottom pie dough
Add top crust and brush with melted butter and cinnamon sugar
Cook in 350 degree oven for 45 minutes or until golden brown


Dal: Web