martedì 19 febbraio 2013

Piatto di caviale


Piatto di caviale da De honesta voluptate et valetudine di Bartolomeo Sacchi detto il Platina (1421/1481)

Coqui duobus modis caviare potest. Nam et in buccellas vel frusta panis porum tostas extensum ad ignem cum fuscina aut gladii cuspide tamdiu retinendum est donec crustam fecerit coloratiorem, atque statim calidum edendum. Et aut lotum aqua tiepida ne plus quam satis est salitum videatur oleribus bene concisis, excavatoque pane ac trito admiscebis, addendo parum cepae minutatim concisae ac frictae, minimum piperis. Hanc deinde impensam in fricturae modum coque set Graecos huiuscemondi cibi avidissimos pasces.

Il caviale si può cucinare in due modi: con la forchetta o con la punta d’un coltello lo si mette infatti al fuoco dopo averlo spalmato su fettine o pezzetti di pane leggermente abbrustolito, fino a tanto che faccia una crosta alquanto colorita e si deve mangiarlo subito, ancor caldo. 
Oppure vi mescolerai verdure ben tagliate fini e mollica di pane tritata, aggiungendovi un po’ di cipolla tagliata minutamente e soffritta e un pizzico di pepe. 
Concerai questi ingredienti come una frittata e cosi’ potrai levarne la voglia ai Greci, ghiottonissimi di questo cibo.
Da:SapereSapori.it