E' Natale...e come ogni anno ci ritroveremo a spostarci da un salotto a un altro per improbabili e tracontanti pasti natalizi, e come ogni anno ci ritroveremo a dover pensare a quale “dono” portare a casa dell'ospite...dei fiori? un dolce?
Se non si vuole finire sulla classica stella di natale oppure sui soliti dolci ,che attentano alla nostra linea probabilmente già precaria, si può pensare di regalare una bottiglia di vino.
Infatti la bottiglia di vino si colloca ,nel pensare comune ,come un oggetto di valore che sicuramente ci assicurerà una buona figura, nonché la non poco importante garanzia di bere bene a tavola!!!
Difatti è buon costume aprire a tavola la bottiglia che è stata portata in dono.
A questo punto sorge il terribile dubbio:”quale bottiglia comprare?”
Ecco alcune semplici regole che possono aiutarci nella scelta:
1)Scelta per abbinamento: se si tratta di un pasto natalizio a base di carni rosse e sughi importanti allora si può pensare a un vino rosso corposo ,un sangiovese riserva,”Nicofè”, un barricato,
”il Baldone”.
Nel caso il menù sia di pesce o anche a base di formaggi, si può optare per un bianco aromatico,”Halatus”, oppure per un rebola dei colli di Rimini come il “Donna Teresa”.
Se invece non si ha proprio un'idea del tipo di pietanza offerta è meglio orientarsi verso le più malleabili “bollicine”, come il pignoletto “Shaklò”,una specie di brioso jolly che possiamo con massima versatilità utilizzare come aperitivo, oppure a pasto e ,perchè no,in accompagnamento ai dolci della tradizione.
2)Il costo: non è necessario dilapidare un patrimonio in cerca dei “soliti noti” ,ma diciamo che, comprando in negozio, la cifra giusta è compresa fra i 10 e i 40 euro, se pagate di più, salvo alcune prestigiose eccezioni nelle quali le elaborate tecniche enologiche giustificano il prezzo, state pagando anche (e spesso solo)la notorietà del prodotto.
Ovviamente la cifra si abbassa se l' acquisto è fatto in azienda.
3)Provare il prodotto: è meglio non avventurarsi in esperimenti, provate ,se potete, il prodotto a casa ,in tempi non sospetti, e riproponetelo come regalo solo se vi è piaciuto!!può essere molto imbarazzante regalare una bottiglia e scoprire, poi, che possiede le caratteristiche organolettiche di un blocco di pongo.
Pubblicata grazie a : I Nobili della Massetta
Se non si vuole finire sulla classica stella di natale oppure sui soliti dolci ,che attentano alla nostra linea probabilmente già precaria, si può pensare di regalare una bottiglia di vino.
Infatti la bottiglia di vino si colloca ,nel pensare comune ,come un oggetto di valore che sicuramente ci assicurerà una buona figura, nonché la non poco importante garanzia di bere bene a tavola!!!
Difatti è buon costume aprire a tavola la bottiglia che è stata portata in dono.
A questo punto sorge il terribile dubbio:”quale bottiglia comprare?”
Ecco alcune semplici regole che possono aiutarci nella scelta:
1)Scelta per abbinamento: se si tratta di un pasto natalizio a base di carni rosse e sughi importanti allora si può pensare a un vino rosso corposo ,un sangiovese riserva,”Nicofè”, un barricato,
”il Baldone”.
Nel caso il menù sia di pesce o anche a base di formaggi, si può optare per un bianco aromatico,”Halatus”, oppure per un rebola dei colli di Rimini come il “Donna Teresa”.
Se invece non si ha proprio un'idea del tipo di pietanza offerta è meglio orientarsi verso le più malleabili “bollicine”, come il pignoletto “Shaklò”,una specie di brioso jolly che possiamo con massima versatilità utilizzare come aperitivo, oppure a pasto e ,perchè no,in accompagnamento ai dolci della tradizione.
2)Il costo: non è necessario dilapidare un patrimonio in cerca dei “soliti noti” ,ma diciamo che, comprando in negozio, la cifra giusta è compresa fra i 10 e i 40 euro, se pagate di più, salvo alcune prestigiose eccezioni nelle quali le elaborate tecniche enologiche giustificano il prezzo, state pagando anche (e spesso solo)la notorietà del prodotto.
Ovviamente la cifra si abbassa se l' acquisto è fatto in azienda.
3)Provare il prodotto: è meglio non avventurarsi in esperimenti, provate ,se potete, il prodotto a casa ,in tempi non sospetti, e riproponetelo come regalo solo se vi è piaciuto!!può essere molto imbarazzante regalare una bottiglia e scoprire, poi, che possiede le caratteristiche organolettiche di un blocco di pongo.
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