giovedì 19 aprile 2018

Portulaca sott'aceto


 Ingredienti
  • 2-3 tazze di foglie e steli di portulaca
  • ml. 250 acqua
  • ml. 250 aceto bianco
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 cucchiaino sale
  • 1 cucchiaino semi di senape nera
  • 1 cucchiaino semi di nigella (cumino nero)

Preparazione
Mettere in un pentolino l'acqua con l'aceto, il sale e gli spicchi d'aglio e portare a ebollizione.
Stipare la portulaca in due barattoli capienti.
Versarvi la miscela di aceto e i semi di senape nera e nigella, quindi chiudere i barattoli.
Conservare in frigo per una settimana prima di consumare.

Da: GreenMe.it


La Portulaca oleracea, detta anche porcellana, erba dei porci, erba grassa ecc. è una pianta grassa infestante che si trova ovunque.
Le foglioline carnose sono ottime da gustare crude aggiunte alle insalate.
Oltre ad essere buona da mangiare la portulaca è una pianta ricca di proprietà, infatti contiene molti omega-3 e vitamina C.

Valerianella / soncino


Insalata con valerianella
Ingredienti x 2 pp
  • g. 150 di valerianella
  • 1/2 mela tagliata a tocchetti
  • g. 30 di parmigiano a scaglie
  • olio evo
  • aceto balsamico


La Valerianella locusta, conosciuta come valerianella o songino è un’erba ottima da consumare cruda, viene coltivata e la si trova in commercio un po’ ovunque ed in tutte le stagioni, ma quella che cresce spontanea ha tutt’altro sapore; già a fine inverno, prima che la pianta fiorisca, si possono raccogliere le foglioline tenerissime che io adoro in insalata con la semplice aggiunta di olio, limone e sale.

Risotto agli Asparagi selvatici

Asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici, Asparagus acutifolius, si trovano nei boschi, sulle scarpate e nei terreni incolti.
In primavera, tra Aprile e Maggio è possibile raccogliere i germogli della pianta che sono ottimi da mangiare, a Verona li chiamiamo sparasine ed il loro sapore è più intenso rispetto ad altre tipologie di asparago e leggermente amarognolo.
Si tratta di una pianta poverissima di calorie ma molto ricca di vitamine (provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, K ed E) e sali minerali: ferro, fosforo, calcio, magnesio, acido folico e soprattutto potassio; inoltre, come l’asparago che si coltiva, contiene l’asparagina, una sostanza diuretica e depurativa.


Risotto con asparagi selvatici

  • 1 bel mazzetto di asparagi selvatici
  • 1 noce di burro
  • 1/2 scalogno
  • 1 dado
  • Pepe q.b.
  • Vino bianco per sfumare
  • 2 - 3 pugnetti di riso
  • Prezzemolo fresco tritato
  • Parmigiano grattugiato
Il procedimento è come sempre molto semplice! Naturlamente se non disponete più degli asparagi selvatici potete sostituirli con quelli coltivati, molto meno amari...
  1. Lavate le punte di asparagi e cuocetele per un quarto d'ora nel brodo bollente a cui avrete aggiunto il bicarbonato e lo zucchero.
  2. In una casseruola fate rosolare, nel burro, lo scalogno tritato, aggiungete gli asparagi (io li ho solo tagliati a metà) e il riso. Fate tostare qualche minuto.
  3. Sfumate con un goccio di vino, aggiungete 1/2 dado, una spolverata di pepe, versate un po' di brodo e controllando che non si attacchi, portate a cottura, aggiungendo il brodo necessario. Se usate il riso a chicchi grandi, ci vorrà una ventina di minuti a fuoco basso.
  4. Una volta cotto mantecate con abbondante parmigiano e spolverate di prezzemolo tritato.


Pesto di Stridoli / Silene (stridoli, sciopetin, carletti etc. etc.)

Pesto di Silene (stridoli)
Ingredienti: 
stridoli 
noci 
olio extra vergine di oliva 
parmigiano 
sale 
Preparazione: 
Prendere tutte le foglioline fresche degli stridoli, togliendo i gambi più duri. 

Lavare bene gli stridoli e metterli su un canovaccio da cucina, tamponandoli delicatamente per asciugarli. 
Mettere gli stridoli nel mixer con le noci e l'olio extra vergine di oliva. 
Frullare finchè diventato una crema. 

Aggiungere abbondante parmigiano grattugiato , un pizzico di sale e girare per far amalgamare tutto.

Il nome è Silene vulgaris e si tratta di una pianta piuttosto diffusa, direi infestante, dal sapore molto delicato e leggermente dolciastro, a Verona viene chiamata “sgrisoloni” o “sciopetin” per i calici rigonfi a forma di palloncino che alla fine dell’estate si possono far scoppiare battendoli con la mano.
E’ conosciuta con diversi nomi nelle varie regioni d’Italia come carletti, strisci, scrissioi, sciopit, grisol, strigoli, stridoli, cuiet.
In genere la utilizzo nei risotti o semplicemente ripassata in padella con Pesto aglio e olio, come si trattasse di spinaci.

Torta salata ripiena di carote e malva

Torta salata ripiena di carote e malva

Ingredienti per l'impasto:
  • g. 250 di farina integrale
  • mezza bustina di lievito  
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • mezza tazza di acqua e sale
Ingredienti per il ripieno:

  • g. 500 di carote
  • g. 200 di foglie di malva
  • 1 spicchio di aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Preparazione:
In una terrina preparate l'impasto: mettete la farina a fontana e formate al centro una piccola conca. Aggiungete il lievito al cremontartaro, l'olio, un pizzico di sale. 

Amalgamate gli ingredienti versando a piccoli sorsi l'acqua. 
Impastate sini a formare un panetto liscio e compatto, che lascerete riposare per mezz'ora. 
Intanto preparate il ripieno.
In una casseruola fate rosolare in poco olio uno spicchio di aglio, poi unite le carote grattugiate con un pizzico di sale e a cottura quasi ultimata la malva spezzettata. 

Aggiustare di sale e insaporire il ripieno con un pizzico di pepe nero. 
In una teglia bassa "da pizza" stendete l'impasto, dopo aver unto ed infarinto l'intera superficie. 

La pasta tende a sbriciolarsi, dunque non fate uso del mttarello. 
Allargatela piano piano con i polpastrelli delle dita, sino ad ottenere una sfoglia sottile di 4-5 mm di spessore. 
Ricoprite la pasta con il ripieno di carote e malva ed infornate la torta salata a 200 gradi per 30-40 minuti.
Da: Terranuova.it

Frittata alla malva

Frittata alla malva

Ingredienti: 


  • g. 300  di malva
  • 4 uova
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • semi di sesamo
  • sale

Preparazione:

In una casseruola portate ad ebollizione un litro e mezzo d'acqua con un pizzico di sale.

Mondate e lavate con cura la malva. 
Scottate le foglie nell'acqua bollente leggermente salata per 2-3 minuti. 
Scolatele e strizzatele. 
In una padella unta d'olio, fate rosolare due spicchi d'aglio schiacciati. 
Saltate poco dopo la malva, permettendo all'acqua di cottura di evaporare. 
A parte in una terrina sbattete le uova con un pizzico di sale e alcuni semi di sesamo. 
Versate le uova in padella e fatele raffermare prima da un lato e poi dall'altro.  
Servire sia caldo che freddo.
Da: Terranuova.it

martedì 17 aprile 2018

Diserbante naturale fai da te per la cura del prato

Diserbante naturale fai da te, ingredienti
Gli ingredienti che ci occorrono per realizzare il diserbante naturale sono:
  • 5 litri d’acqua
  • 1 kg circa di sale
  • 1 litro e mezzo di aceto
Diserbante naturale fai da te, preparazione
  1. Sciogliete in 5 litri d’acqua anche calda il sale, 
  2. mescolando per bene fino a scioglierlo
  3. Aggiungete poi l’aceto e amalgamate il tutto
Ecco fatto il vostro diserbante naturale fai da te
Si tratta di un prodotto completamente naturale efficace, 
economico e rispettoso dell’ambiente.
Indicazioni utili: è preferibile non utilizzare il prodotto 

se nei due giorni successivi è prevista pioggia, 

in quanto non lascerebbe agire il trattamento. 

Per lo stesso motivo è bene evitare di irrigare il prato 
per un paio di giorni.

Da: https://www.ideegreen.it
Pubblicato da Anna De Simone