lunedì 1 ottobre 2012

Lumache al Barbera (Piemonte)

Sgusciate, soffritte in olio, sedano e cipolla, tirate a cottura lentamente con Barbera.
Prima di servirle, vi si aggiungono noci tritate e uno spruzzo di Brandy.
(Piemonte)

Cuculli di patate (Liguria)

Spesso vengono presentate con questo nome delle normali frittelle in cui sono state inserite dei cubetti di patate lessate.
I veri cuculli, tra i più interessanti fritti genovesi, sono fatti con patate lessate, pestate nel mortaio con burro, pinoli e sale, amalgamandovi un uovo e parmigiano, insaporendole con maggiorana.
Ridotte a pallottoline, passate ad un bianco d'uovo e pane grattugiato, poi fritte.
(Liguria)

Tacculas (Sardegna)

Per trovare questo piatto Sardo, servono in uguale misura,
fortuna e conoscenze.
E' un'autentica  rarità, rintracciabile in campagna.
Si tratta di tordi che vengono spennati e messi a bollire,
sgocciolati e chiusi immediatamente in sacchetti di tela, avvolti dalle fronde tenere del mirto.
Si mangiano dopo un paio di giorni di questo trattamento.
(Sardegna)

Sasizzeddi (Sicilia)

Non si tratta di salsiccia, come indica il nome,
 ma di involtini di vitello,
farciti con cipolla, uova, formaggio e salame.
(Sicilia)

Confettura di lampascioni (Basilicata)

I lampascioni (mùscari) sono bulbi simili alle cipolle, molto usati in cucina, bolliti o stufati,
come contorni a piatti di carne.
In questa preparazione vengono ridotti a marmellata, corretti con aceto, pepe e cannella.
Viene conservato e utilizzato sia per companatico, sia per imbottire pizze particolari.
(Basilicata)

Caldariello (Puglia)

E' un piatto difficile da trovare.
Viene preparato in un paiolo di rame e ricorda in qualche modo l'agnello a ''cutturo'' abruzzese.
I pezzi di carne vengono messi nel recipiente con olio, cipolla, aglio, prezzemolo e latte di pecora.
Si aggiunge un pò di finocchio selvatico e si lascia cuocere lentamente.
Quando è cotto, si serve versandolo su fette di pane raffermo.
(Puglia)

Zuppa di soffritto ''zuppa forte'' (Campania)

E' un piatto casalingo, introvabile nei ristoranti.
Lo si può chiedere in qualche trattoria popolare.
Notevolmente simile al ''murseddu'' calabrese, il soffritto napoletano è preparato con interiora di maiale, cuore, polmone e altro, tagliato a pezzetti e cucinati in un ricco sugo di pomodoro.
Il piatto viene servito con pane casereccio op. con spaghetti.
(Campania)