Ingredienti:
Da: Erbeofficinali
- kg. 1 di bacche di biancospino
- g. 600 di zucchero
Preparazione:
Pulire e lavare le bacche.
Si fanno cuocere in pochissima acqua, passarle al setaccio (per eliminare i semi).
Si fanno cuocere in pochissima acqua, passarle al setaccio (per eliminare i semi).
Si mette in una casseruola il composto ottenuto con lo zucchero,
bollire adagio per 60', invasare da caldo in vasi di vetro con chiusura ermetica
e si capovolge.
La marmellata risulterà rossa con un sapore tipico.
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Biancospino
Il biancospino è la pianta del cuore per eccellenza, si trova moltissimo in tutto l'appennino parmense e quindi nelle nostre zone valtaresi. Appartiene alla famiglia delle rosacee, ma nonostante la bassa statura che raggiungono le appartenenti a questa specie, esso può raggiungere i 12 metri di altezza, con uno o più fusti e raggiungere un'età di 500 anni. Ha foglie a tre o cinque lombi, piccole spine di circa un centimetro e fiori bianchi che sbocciano in Maggio, in alcuni casi i fiori possono avere una colorazione rosacea.
Predilige terreni fertili in cui affonda con profonde radici, ma è possibile trovarlo anche in terreni pietrosi ed argillosi. Le sue bacche sono di colore verde e diventano rosso sangue con la fine dell'estate; nei suoi pressi normalmente si trovano diverse specie di uccelli come tordi pettirossi e merli, non che piccoli mammiferi come scoiattoli, attirati non solo dalle bacche, ma dalle numerose specie di insetti che intorno a lui hanno il loro habitat. E' possibile riconoscere il Biancospino comune da quello selvatico, in quanto il primo contiene un solo nocciolo all'interno della bacca, mentre il secondo ne ha due. PROPRIETA' CURATIVE E SUOI UTILIZZI Le proprietà curative del Biancospino sono famose, le tisane fatte con le sue foglie, fiori o bacche, sono un rafforzante per il cuore, è un equilibratore della pressione del sangue, così come dell'attività cardiaca; infatti, esso è in grado di alzare la pressione quando è bassa ed di abbassarla quando è troppo alta. Questa qualità di equilibratore è presente anche nella cura degli stati d'animo, in quanto cura apatia e stanchezza generale, così come cura la iperattività. Possiede buone qualità anche per curare i crampi; comunque è soprattutto un tonico per il cuore e la circolazione. Le sue bacche sono altamente nutritive, venivano utilizzate come nutrimento dagli uomini del neolitico, così come viene usato tutt'oggi dai nativi americani per creare un' energetico alimento invernale chiamato pemmican. Il suo legno è molto duro e brucia bene, le sue spine erano utilizzate per il fuso, mentre il suo legno per la realizzazione di piccoli oggetti domestici. USO INTERNO I fiori : Per insonnia, ipertensione, palpitazioni. Infuso : 1 grammi in 100 ml di acqua. Una - due tazzine al giorno, specie prima di coricarsi. Tintura : 20 grammi in 100 ml di alcool di 60º (a macero per 5 giorni). Venti - quaranta gocce tre volte al giorno (le dosi più alte sono per l'azione sedativa USO INTERNO I frutti : Per la diarrea e la ritenzione urinaria. Decotto : 2 grammi in 100 ml di acqua. Due tazzine al giorno. USO ESTERNO I frutti, i fiori, la corteccia dei rami: Il decotto dei frutti e della corteccia o l'infuso dei fiori, sono utili antinfiammatori delle mucose della bocca e delle gengive; si utilizzano mediante sciacqui e gargarismi. USO COSMETICO Le recenti ricerche hanno dimostrato un'azione astringente e normalizzante cutanea dei fiori e delle foglie di Biancospino sulle pelli grasse. Sciroppo di biancospino Mettete in infusione una manciata di fiori in mezzo litro d'acqua bollente, per circa mezz'ora. Dopo aver filtrato, aggiungete mezzo chilo di zucchero, rimette a bollire per circa due minuti, mescolando. Bevetene a cucchiai nel corso della giornata. E' buonissimo e bevuto freddo è un otbiancospino dissetante. |