venerdì 4 luglio 2014

Opossum o aragosta?

Colonia inglese fino al 1978, e a cavallo tra le isole francesi di Guadalupa e Martinica, 
la Dominica ha una cucina che mescola la tradizione creola e caraibica con le influenze francesi e britanniche.
Gli ingredienti più comuni sono il pesce e i crostacei, soprattutto granchi, aragoste, ricciole e pesci rondine, accompagnati da frutta tropicale, mango, papaya e ananas. 
Le ricette comprendono spesso curry, latte di cocco, peperoncino e verdure locali: taro, yucca e frutti dell’albero del pane. 
Alcuni piatti tradizionali sono invece a base di carne di aguti e opossum, due roditori di media taglia cucinati soprattutto in stufati molto speziati.
Per una cena nella capitale, Roseau, il New York Times consiglia due indirizzi: La Maison, cucina franco-caraibica in un vecchio edificio coloniale, e il Cornerhouse café, nel quartiere francese della città, a due passi dal mercato. 
A Portsmouth, invece, il blog Dominica Weekly consiglia il ristorante della Heaven’s best guesthouse: frutti di mare e piatti della cucina classica internazionale.
Per assaggiare le ricette locali si può provare Domcan’s retreat, nella zona di Calibishie, tra le più frequentate dai turisti. 
Il locale, che è anche guest house, è aperto dagli anni ottanta e serve piatti a base di pesce e crostacei oltre all’opossum affumicato e alle rane di montagna.
Sempre nella stessa zona, Dominica Weekly segnala il ristorante Calabash: dai tavoli sulla veranda si possono vedere le isole dell’arcipelago di Guadalupa. 
Anche qui – accanto ai piatti internazionali pensati per i turisti: bistecche, insalate e sandwich – ci sono soprattutto pesce, frutti di mare e ricette della tradizione creola.
Da:Internazionale, numero 872, 12 novembre 2010