domenica 20 aprile 2014

Guida all’efficienza energetica: come usare correttamente il forno elettrico

Scritto da: Luca Scialò
    Per chi ama cucinare e per chi è una buona forchetta, il forno è un ottimo alleato per produrre squisitezze varie, che vanno dalla cucina tradizionale, passando per quella trendy, a quella legata a tradizioni a noi lontane, fino ad esperimenti veri e propri. Con i nostri commensali che diventano inconsapevoli cavie.
Il forno però, come tutti gli elettrodomestici, richiede anche un certo uso di corrente elettrica, che potrebbeanche aumentare se usato male. Di seguito dunque una serie di utili consigli al fine di utilizzarlo al meglio e realizzare così un discreto risparmio energetico a casa. Prima però di passare in rassegna alcuni suggerimenti, è giusto dire che coloro che possiedono un vecchio modello di forno dovrebbero scegliere di acquistarne uno di ultima generazione.
I modelli di forno classe A di ultima generazione riescono infatti a ridurre l’energia utilizzata di oltre la metàrispetto ai vecchi forni di qualche anno fa. È inoltre sempre preferibile optare per un forno ventilato perché permette di risparmiare energia e di cucinare più in fretta.
È infine consigliabile anche l’acquisto di un forno a microonde. Il forno a microonde consuma molta meno energia di un classico forno elettrico e per alcune tipologie di cottura può quindi essere utilizzato al suo posto risparmiando energia e tempo. Sul forno a microonde ci siamo soffermati comunque in questi due approfondimenti specifici:
Innanzitutto, vale la pena dire che tutti i forni casalinghi moderni hanno almeno 4 modalità di cotturaforno statico, forno ventilato, grill e grill ventilato.
  • Cottura in forno statico: Il calore viene trasmesso prevalentemente per irraggiamento. Si tratta di un tipo di cottura adatto alle carni arrostite e ai cibi che non hanno la necessità di cuocere uniformemente. Quasi tutte le cotture in forno statico possono essere sostituite efficacemente, con risparmio di tempo e spesso risultati migliori, dal forno ventilato.
  • Cottura in forno ventilato: Nel forno ventilato un ventilatore genera un flusso di aria che trasmette il calore ai cibi tramite convezione. La trasmissione del calore è più efficace e più uniforme, il forno si scalda in meno tempo, dunque nella maggior parte dei casi è bene utilizzare questa modalità di cottura,indispensabile per i dolci, soprattutto quelli lievitati. In genere le temperature possono essere tenute più basse di circa 10 gradi rispetto al forno statico.
  • Cottura con il grill: Tutti i forni moderni possiedono una resistenza nella parete superiore del forno che viene resa incandescente producendo un calore molto forte nelle vicinanze della resistenza, che diminuisce molto allontanandosi da essa. Il calore viene trasmesso esclusivamente per irraggiamento, dunque il grill viene utilizzato spesso a forno aperto. Infatti non occorre scegliere una temperatura di cottura, ma solo il tempo e nei forni più avanzati, la potenza del grill. Si utilizza il grill soprattutto per gratinare i cibi, cioè per cuocerli a temperature molto alte per pochissimo tempo. Per cuocere correttamente i cibi con il grill bisogna posizionarli alla giusta distanza e seguirli durante la cottura per evitare di bruciarli: pochi cm fanno una grande differenza. In questo modo con un poco di esperienza si possono grigliare anche pane, carni e pesci, utilizzandolo come se fosse una normale griglia elettrica.
  • Cottura con il grill ventilato: Questo tipo di cottura utilizza il grill del forno supportato dalla ventilazione, che trasmette il calore sprigionato dal grill in tutto il forno portando l’aria a una determinata temperatura. Per questo motivo tale modalità prevede di scegliere la temperatura di cottura, a differenza del grill normale. La trasmissione del calore avviene per irraggiamento e per convezione. In questo modo si possono preparare arrosti di carne con una superficie rosolata dal grill e cotti anche internamente tramite convezione. Questo tipo di cottura richiede un poco di esperienza, soprattutto perché la cottura dell’arrosto dipende dalla distanza del pezzo di carne dal grill, e non solo dalla temperatura impostata. In genere conviene controllare la cottura di frequente, regolando la distanza del pezzo di carne dal grill in modo tale da ottenere una perfetta rosolatura, evitando bruciature.
Da: Tuttogreen.it