La ricetta tradizionale
Per la sfoglia:
Lessare le patate con la buccia e ancora calde passarle finemente.
Aggiungere all’impasto noce moscata, sale, pepe e un soffritto preparato con il battuto di aglio e prezzemolo. Si proceda a questo punto alla spianatura della pasta, preparata con la farina, le uova e il sale. Con il ripieno formare tanti bocconcini e distribuirli sulla sfoglia alla distanza di 3-5 cm. La sfoglia verrà poi ripiegata e i tortelli chiusi con l’apposita rotella e ripassati con la forchetta onde evitarne la rottura durante la cottura. Si consuma come primo piatto con sugo di carne bovina, d’anatra, di coniglio, di cinghiale o ai funghi accompagnato da vini rossi robusti. (Toscana/Romagna) ********************************************************************************
I tortelli di patate sono dei quadratoni a forma di raviolo,
morbidi, di colore giallo, con un ripieno di patate bollite, formaggio, aglio e prezzemolo. L’odore è quello della pasta fresca e il sapore quello delle patate.
La storia
Il tortello di patate deve la sua tradizionalità alla particolare
combinazione degli ingredienti e ai sistemi di lavorazione, che sono rimasti gli stessi nel tempo. Il tortello, ovverosia la pasta ripiena, era già conosciuto da secoli nella cucina toscana e romagnola: lo decanta nel 1400 il Pulci, poeta alla corte di Lorenzo il Magnifico: Ma sopratutto del buon vino ho fede Credo che sia salvo chi gli crede Credo nella torta e nel tortello L' uno è la madre e l' altro il suo figliolo
Il tortello di patate nasce come piatto povero:
il ripieno diventa di patate con la raccolta delle prime patate seminate verso la metà del 1800. Infatti questo ripieno diventa una alternativa a quello di castagne frutto conosciuto e raccolto in tutte le zone appenniniche. Anche oggi l’impiego di patate locali per il ripieno conferisce una morbidezza
ed un gusto molto apprezzati in zona.
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