giovedì 20 marzo 2014

Crescione o nasturzio

Crescione:
(Nasturtium officinale) 




 


Descrizione:


Pianta che presenta un fusto prostrato, la cui parte inferiore vive nelle acque limpide. Le foglie imparipennate e sempreverdi, di forma arrotondata o ovale, presentano un colore verde intenso e consistenza carnosa. I fiori sono di colore bianco raccolti in grappoli. In prossimità dei nodi radenti il terreno la pianta emette radici avventizie.


La fioritura avviene dalla primavera all'estate. Può superare i 70 centimetri d'altezza.


Ambiente: vive nelle acque pure, limpide, nei corsi d'acqua a lento scorrimento, poco profondi, dalla pianura alla montagna.

Raccolta: si utilizza la parte aerea della pianta cogliendola in primavera-estate. Prima di utilizzarlo il crescione deve essere pulito con cura in acqua corrente per eliminare la presenza di eventuali parassiti.

Precauzioni:


in caso di irritazioni alla vescica sospenderne l'uso.


Uso:

il crescione ha un notevole contenuto di vitamine, soprattutto C, e molti elementi minerali, tra cui calcio, ferro e fosforo. La pianta deve essere utilizzata fresca, in quanto l'essiccazione e la cottura distruggono i principi attivi in essa contenuti. In particolare si utilizzano i rametti non ancora fioriti raccolti in primavera. E' indicato contro le litiasi biliari, nell'idropisia, nelle disfunzioni epatiche e renali e nelle affezioni polmonari in genere. L'elevato contenuto di vitamina C la rende efficace contro lo scorbuto. Le foglioline masticate lentamente sono utili per rinforzare le gengive ed impedirne il sanguinamento. Inoltre il succo fresco si può applicare su piccole ferite ed escoriazioni.


Informazioni extra:


in campo culinario, il crescione viene usato principalmente per insaporire insalate, mentre in campo cosmetico il succo fresco può essere strofinato sul cuoio capelluto per impedire la caduta dei capelli o, unito a lievito di birra e miele, può essere applicato sul viso per combattere le macchie della pelle e l'acne. Il crescione è una pianta conosciuta fin dall'antichità. Già Ippocrate e Dioscoride la consigliavano nelle affezioni di petto. I greci lo consumavano convinti che la pianta irrobustisse e fortificasse, e gli stessi soldati ne facevano grande uso.

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CRESCIONE






nome scientifico
Nasturtium officinale



nomi secondari
Nasturzio


la droga
la sommità


Proprietà



Antiscorbutico, aperitivo, rinfrescante, diuretico, pettorale, depurativo, vitalizzante, atabagica.


note

particolarmente attivo se usato fresco.


Controindicato in caso di ulcere gastrointestinali e nefriti.

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CRESCIONE





 


NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
Lavaroni, Nasturzio acquatico, Sisimbrio acquatico, Erba da scorbuto, Common watercress, Brunnenkresse, Wara kebis, Cresson de fontaine, Cresson d'eau, Agriao de agua, Berro, Bramhi-sag, Piriya halim

NOME BOTANICO
Nasturtium officinale (DC.) R. Br.


SINONIMI DEL NOME BOTANICO
Sisymbrium nasturtium-aquaticum L., Rorippa nasturtium-aquaticum Hayek, Nasturtium aquaticum C. Bauhin, Nasturtium fontanum Asch., Sisymbrium cardaminefolium Gilib, Baeumerta Nasturtium Fl., Cardamine fontana Lamk., Cardamine Nasturtium Moench.


FAMIGLIA BOTANICA
Crucifere


PERIODO BALSAMICO
Aprile


DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA PERENNE MA CON HABITAT ACQUATICO [RUSCELLI E ACQUE LIMPIDE]


DROGA UTILIZZATA
PIANTA INTERA FRESCA




 


PRINCIPI ATTIVI
Essenza simile a quella della Coclearia, vitamina A, ß-carotene, vitamina C, B1, B2, acido nicotinico, ferro, zinco, rame, manganese, arsenico, iodio, glucosidi solfotiocianici.


ERBE SINERGICHE


RAFANO


TOSSICITÁ
BASSA


AVVERTENZE
IN SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI PUÒ PROVOCARE CISTALGIE TRANSITORIE SE INGERITO CRUDO.

QUALITÀ DELL'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
NORMALE

ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA:



BRONCHI E BRONCHIOLI
CAVO ORO-FARINGEO
CERVELLO
CUOIO CAPELLUTO
INTESTINO
ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
PANCREAS
RENI
SISTEMA EMOPOIETICO
SISTEMA ENDOCRINO
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
TESSUTO CUTANEO
TUTTO IL CORPO
UTERO E OVAIE
VIE RESPIRATORIE
VIE URINARIE


PROPRIETÀ:
ook ALIMENTO
++ DEFORFORANTE CAPILLARE (LOZIONE O IMPACCO)
++ DEPURATIVO DRENANTE
++ DIURETICO
++ ESPETTORANTE FLUIDIFICANTE DEL CATARRO MUCOLITICO
+ EMMENAGOGO
+ NEUROTONICO - TONICO NERVINO - TONICO CEREBRALE
+ TRICOFILO


INDICAZIONI:
++ ALOPECIA O AREA E DEBOLEZZA DEI CAPELLI
++ BRONCHITE O AFFEZIONI BRONCHIALI
++ CARENZA DI SALI MINERALI E OLIGOELEMENTI
++ CATARRO VIE RESPIRATORIE
++ FORFORA CAPELLI
+ AMENORREA E IPOMENORREA
+ ANEMIA E CLOROSI
+ ASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
+ DISMENORREA E OLIGOMENORREA
+ ECZEMA
+ GLICEMIA (IPOGLICEMIZZANTE)
+ PARASSITI INTERNI (VERMI - ELMINTIASI)


ESTRATTI:
Crescione Succo da pianta fresca


Consumarne 60-120 cc diluiti in poca acqua

Crescione Tisana


Pianta fresca 20-30 g Droga: 4-6 g [con l´infusione si ha perdita dei principi volatili]


Infuso per 10 min.


1 cucchiaino per tazza di acqua bollente


Crescione Tintura Madre
Preparata dalla pianta intera fresca tit.alcol.45° a 1/20

NOTE DI FITOTERAPIA
Gli estratti possono provocare irritazioni gastriche, non esistono studi adeguati sulla sicurezza d´uso.


UTILE DA SAPERE

PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI


Per combattere disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle in quanto il loro funzionamento difettoso ostacola l'eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo. Con l'attività generalizzata sulle ghiandole emuntorie o elettiva su alcuni organi come la pelle, certe piante sono in grado di potenziarne il loro potere filtrante aumentando quindi l'eliminazione degli elementi tossici dal sangue. Non a caso la medicina popolare prescrive "cure depurative primaverili" o "depurativi del sangue" per quelle persone che soffrono di foruncolosi, acne, sfoghi della pelle, disordini epatobiliari, infiammazioni, ecc. Le piante depurative sono associabili e sinergiche tra loro. Viola tricolore, Bardana, Dulcamara, Olivo, Carciofo, Ribes nero, Fumaria, Tarassaco, Frassino spinoso, per esempio, rinforzano a vicenda la loro azione terapeutica e sono efficaci in tutte le forme di eruzioni cutanee.


ANNOTAZIONI
È buona norma - come per tutte le piante acquatiche che si usano crude come alimento - effettuare un pretrattamento atto a eliminare i probabili molluschi che possono infestarle e che potrebbero procurare, a causa dei parassiti in essi contenuti, notevoli danni specialmente alle vie epatiche.

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CRESCIONE


(Nasturtium officinale Crocifere)

Si utilizza tutta la pianta.
Contiene: ferro, fosforo, manganese, arsenico, iodio, rame, calcio, zolfo azotato, vitamine C, A, B2, PP, E, estratto amaro e carotene.
Utile nell'inappetenza, astenia, anemia, scorbuto, dermatosi,


linfatismo, tubercolosi, affezioni epatiche, reumatismo, parassiti intestinali,


idropisia, diabete, cancro; espettorante, sudorifero, vermifugo, tonico,


rimineralizzante, afrodisiaco, antielmintico, regolatore del flusso mestruale, anti eczema, gengiviti; ha un'azione diuretica,


vitaminizzante, depurativa, ipoglicemizzante; edemi, malattie alle vie urinarie e nelle gastroenteriti. Stimolatore delle ghiandole salivarie.



Uso esterno: piaghe, ulcerazioni, alopecie ed affezioni del cuoio capelluto.


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NASTURZIO:


(CRESCIONE)


Contiene molti minerali come iodio, ferro, fosforo e vitamine come A, B1, B2, C ed E che lo rendono indispensabile per le malattie di tipo cronico. Ha anche azione diuretica, digestiva, mucolitica e "detossinante sanguigno".

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NASTURZIO o CRESCIONE

Nome botanico latino. Nasturtium officinale
Famiglia botanica. Crucifere



Significato del nome. Dal latino nasturcium, che secondo Plinio deriva da narium tormentum o da nasus e tortus: torto (da torquere, cioè voltare, torcere) perché l’odore piccante irrita il naso. Officinale: delle officine farmaceutiche.
Nomi internazionali. It.: Nasturzio o Crescione; Fr.: Cresson de fontaine; Ingl.: Common watercresse; Ted.: Brunnenkresse; Sp.: Mastuerzo de agua.
Sinonimi botanici. Sisymbrium Nasturtium L., Baeumerta Nasturtium Fl. Wett, Cardamine fontana Lamk., Cardamine Nasturtium Moench., Nasturtium aquaticus C. Bauhin.


Nomi dialettali. Toscana: Crescione, nasturzio acquatico, sisimbrio acquatico, erba da scorbuto. Liguria: cresciùm. Piemonte: cherson. Lombardia: cressòn. Emilia: chersòn. Sicilia: crisciuni. Sardegna: nastruzzu de riu, ascione.
Non confondere con Tropaeolum majus L. (Tropeolacee) o Cappuccina oppure con il Lepidium sativum L. (Crucifere), chiamati in volgare Nasturzio o Crescione inglese.


Distribuzione geografica. In Italia si trova spesso nelle acque ferme e limpide o di lento corso, nei ruscelli, dalla pianura sino alla media montagna, e oltre verso i 2000 m. di altitudine. Diffusa in tutto il mondo ed anche coltivata, si trova in Europa e in Asia.

Descrizione botanica. Pianta erbacea perenne, con caule rossastro, rizomiforme, della lunghezza di 10 a 70 cm., radicante per mezzo di gracili radici nella parte inferiore. Queste gracili radici sono numerose. Il caule può essere natale o eretto.
Le dimensioni di questa pianta sono varie, secondo il mezzo dove vive e si sviluppa, nelle acqua poco profonde ha le dimensioni di pochi centimetri, sino a 1-2 m. ed anche più nei corsi d’acqua. In acque molto profonde può perdere il suo caratteristico sapore piccante, per dare luogo alla forma insipidum Reverchon, ma ad elevata altitudine, prende un sapore amarognolo. Le foglie sono pennosette, hanno il segmento terminale di dimensioni assai più grandi dei laterali; tutti palesano un contorno ovato oblungo od orbicolare, margine intero o dentato con base sovente cordata. Infiorescenza che si evolve, nel corso della maturazione, dal tipo a corimbo al tipo a racemo. Fiori regolari, tetrameri, bianchi, a grappolo; calice di 4 sepali patenti lunghi il doppio del calice, con lembo obovato, unghia breve, bianchi; androceo di 6 stami, 2 dei quali più brevi, con alla base due nettari, con filamenti ed antere oblunghe, liberi; gineceo con ovario allungato e sormontato da un brevissimo e stimma bilobo. Il frutto, lungo 8-15 mm. O almeno quanto il peduncolo che lo regge, è a siliqua, a valve convesse, con nervature poco appariscenti; molti semi biseriati, compressi. Fiorisce da marzo a luglio settembre. Nei luoghi con acqua stagnante non vive. Appartiene alla famiglia delle Crocifere.

Tempo della fioritura. Da marzo a settembre.
Parti usate. Le foglie, i giovani germogli, tutta la pianta, fresca.
Tempo balsamico o della raccolta. Si raccoglie al momento della fioritura (da marzo a settembre), e allo stato fresco, specialmente se contusa, ha odore caratteristico, amarognolo, leggermente pizzicante.

Composizione chimica. Fra i componenti principali si trovano un olio etereo 0,066% con disolfocianato di feniletile, gluconasturzina (glucoside solforato), solubile nell’acqua, nell’alcool, insolubile nell’etere e nel cloroformio, di sapore amaro, un fermento, resine. Contiene pure jodio, ferro, fosforo, manganese, rame, zinco. Alcuni enzimi: diastasi, deidrogenasi. Vitamine come A, carotene mg. 3,4%; vitamina C mg. 34%, nelle foglie giovani fresche; vitamine B1, B2, acido nicotinico e vitamina E. Cellulosa, pentosano, azoto nella pianta secca. Nei semi: 34% di grasso, mg. 558% di isosolfocianato di feniletile. Tutti questi principi attivi confermano l’alto valore terapeutico che la “Scuola Salernitana”, ignara di analisi chimiche come le attuali, dava al Nasturzio. Con la vitamina A antioftalmica, antiinfettiva (cfr. proprietà del Carciofo); C antiscorbutica che ha la funzione di proteggere il corpo contro lo scorbuto ed è indispensabile per il metabolismo osseo e la formazione e conservazione dei denti; E antisterile (cfr. proprietà della lattuga).

Azione farmacodinamica.

Anabolizzante, antiscorbutica, diuretica, emocatartica, stimolante le secrezioni, vitaminizzante, tonico digestiva, epatoprotettiva.

Applicazioni terapeutiche.


Depurativo del sangue assai indicato nelle cure primaverili, nelle anemie, nella scrofola, negli eczemi. Per ottenere buoni effetti, la cura deve essere protratta a lungo. Modifica beneficamente le secrezioni bronchiali con espettorazioni muco-purulenti abbondanti. Sembra abbassare il tasso di zucchero nei diabetici. Rimedi contro i disturbi del tabagismo. Giova contro la dermatosi. Si è rivelato efficace nell’acne sebacea, adiposità, anasarca, cellulite, clorosi, convalescenze, dermatosi pruriginose, foruncolosi, gravidanza, idropisia, ipertiroidismo, ipovitaminosi, scorbuto, stati di debolezza, turbe dell’apparato digestivo, Beriberi, febbri biliari, pirosi, ipotonia digestiva, insufficienza epatica, ipercrinia gastrointestinale, linfatismo, allattamento, impotenza sessuale.



La medicina greco-romana conosceva il Nasturzio come antielmintico, espettorante, emmenagogo (Dioscoride) ed anche afrodisiaco (Plinio). La Scuola Salernitana lo considerava un rimedio infallibile come odontalgico, prescrivendolo con una corteccia di Melograno in decozione vinosa. Lo riteneva molto efficace contro la caduta dei capelli e per facilitarne la crescita, data la sua azione iperemizzante che determina sul cuoio capelluto. La ben nota azione diuretica e antiscorbutica è giustificata anche dal fatto che il Nasturzio contiene la vitamina C che, con la vitamina A e con il carotene, è contenuta in quantità notevole.


L’olio etereo isosolfocianato di feniletile avendo un’azione iperemizzante analoga a quella posseduta in vario grado dalle diverse Crucifere, dotate appunto di solfocianati, modifica la secrezione bronchiale sino al punto da diventare una terapia ottima nelle bronchiti croniche con espettorazione muco-purulenta.


Il composto solfocianico del Nasturzio ha un’azione iperemizzante più energica e più duratura di altri composti solfocianici a peso molecolare inferiore. Sono ben note le azioni terapeutiche nel Nasturzio anche nelle anemie microcitiche ipocromiche, forse anche per il contenuto in ferro, manganese, arsenico, rame, zinco.


Pare inoltre che abbia un potere inibitore dei tumori, e quindi sia anticanceroso. La terapia di questa meravigliosa droga ha però degli aspetti negativi che richiedono prudenza. Provoca delle forme transitorie, sebbene assai penose, di cistalgia, ma sui soggetti predisposti. Ciò è dovuto all’azione irritante del composto solfocianico contenuto nell’essenza. Ciò risulta a somministrazione di droga cruda, perché cotta è ben tollerata. Il Nasturzio come pianta acquatica può trasmettere come tutte le altre piante acquatiche la trematosi epatica, ma per questo vi sono le soluzioni e le difese, procedendo nella preparazione del farmaco.


Preparazioni e dosi. 
Riassunto.

Estratto fluido (gr1 = 38 gocce). Dose: un cucchiaio per dose.
Tintura: estratto fluido di Nasturzio gr 20, alcool a 20° grammi 80. Dose: a cucchiai.
Sciroppo: estratto fluido di Nasturzio gr 20, sciroppo semplice F.U. gr 80. Dose: a cucchiai.
Infuso: foglie 1-2 cucchiai da tavola per tazza al giorno.
Succo fresco spremuto: due cucchiai al giorno. 


Cura delle malattie.


Disturbi catarrali delle vie respiratorie, gastro intestinali


e genito-urinarie, esaurimento, avitaminosi,


tubercolosi, tiroidismo, diabete.


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Tintura di nasturzio

Lasciare macerare 120 g di foglie fresche macinate in 1/4 di litro di alcol. Scuotere il composto di alcol e nasturzio periodicamente e filtrare dopo 2 settimane. In caso di raffreddore assumere 20-40 gocce di tintura 3 volte al giorno.

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NASTURZIO


(Nasturtium Officinale)


Crescione d'acqua, famiglia delle Crucifere
Si utilizzano varie parti dell'intera pianta, che differiscono a seconda del paese e della cultura. Originario dei Paesi dell'America Centrale e Meridionale, il Nasturzio raggiunse il nostro Continente insieme a tanti altri prodotti tipici di quei Paesi come il tabacco, il cotone, ecc. Inizialmente in Europa fu coltivato come ortaggio e quindi comunemente utilizzato anche in cucina. 


Buone proprietà mucolitiche e antibiotiche:


(30g di fiori/foglie in 1 lt 'd'acqua 1 tazza ogni 4 ore);


Utile in: infezioni renali, calcoli alla vescica, aumenta la diuresi, malattie cardiache; Diminuisce il dolore durante il parto.

Da: Erbemagiche.org