sabato 1 febbraio 2014

Gran bollito misto alla Piemontese e le sue Salse

Gran bollito misto alla Piemontese

Ingredienti per 6/8 persone: 

  • 1 cappone intero
  • carne bovina
  • testina
  • tenerone 
  • lingua
  • coda
  • scaramella
  • 1 cotechino, 
  • carote
  • cipolle
  • rosmarino
  • sedano
  • aglio
  • sale
  • pepe nero


Come si prepara:
Mettete abbondante acqua fredda in una pentola 
abbastanza grande e aggiungete la coda, la scaramella, il tenerone, 
una manciata di sale grosso, le cipolle intere, i gambi di sedano, 
le carote, l’aglio, il pepe nero e il rosmarino. 
Portate a ebollizione e lasciatela bollire per almeno 15 minuti. 
Abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno due ore, 
controllando di tanto in tanto la cottura e, 
se dovessero risultare già cotti, togliendo dei pezzi 
che lascerete però a bagnomaria.
Nel frattempo fate cuocere per due ore, in una pentola separata, 
la lingua e la testina, con una manciata di sale grosso, 
mezza cipolla, uno spicchio d’aglio, il pepe nero e una carota.
Stesso trattamento va riservato al cappone che, 
dopo esser stato fiammeggiato, deve essere cotto anche lui 
in una pentola a parte con aromi e verdure 
per circa un’ora e mezza.
Il cotechino, invece, va messo a cuocere in una pentola d’acqua 
non salata, senza aromi né verdure, per circa un’ora.
Una volta che tutti i tagli di carne saranno cotti, 
rimettete tutto nel pentolone grande 
e lasciate cuocere ancora per qualche minuto.

Tenete tutto al caldo fino al momento di servire.

Le salse
Il bollito alla piemontese si serve accompagnato 
da una scelta di salse nelle quali intingere la carne. 
Quelle che “non dovrebbero mancare” sono:

“Bagnet Ross”
Tagliate a fettine e pezzetti cipolla, peperone, carota e pomodori. 
Mettetele in una casseruola con dell’aglio tritato, una punta di 
peperoncino, zucchero e poco aceto. Portate a ebollizione e fate 
cuocere per un’ora circa a fuoco basso, mescolando ogni tanto. 
Ultimata la cottura filtrate al passino e amalgamate in una ciotola 
con olio, sale e pepe macinato. 

“Bagnet Verd”
Unite l’aglio, le acciughe, i capperi e il prezzemolo e tritate finemente. 
Imbevete la mollica di aceto, strizzatela leggermente 
e unitela al trito precedentemente preparato. 
Amalgamate bene il tutto mescolando energicamente.

Salsa al Cren
Lavate la radice di cren o rafano sotto l’acqua corrente, asciugatela 
bene, quindi raschiatela con il coltello e grattatela con la grattugia. 
Mettetela in una terrina, aggiungete 100 g di pangrattato, mezzo 
bicchiere d’aceto bianco, un poco di sale fino e mescolate bene 
per amalgamare gli ingredienti. L’aggiunta del pane serve 
per attenuare il sapore forte e piccante della radice. 
La salsa potrà essere conservata purché riposta al fresco 
in un contenitore di vetro e con la superficie coperta 
da un velo d’olio d’oliva. 
Adottando questo sistema potrà essere usata 
per diverse settimane, tenendo presente che, 
con il passare del tempo, si attenua notevolmente 
il sapore che essa possedeva appena preparata.

“Côgnà” o “cotognà” (mostarda d’uva)
Mettete a bagno in acqua bollente i gherigli delle noci 
e levate la pellicina che li ricopre. 
Pelate e lavate la frutta, poi tagliatela a grossi dadi. 
Pesate una grande pentola vuota e versatevi il mosto; 
mettete il recipiente sul fuoco e fate bollire fino al consumo 
del 40%: dovrà risultare un peso netto di 4,2 kg. 
Quindi unite noci, nocciole, frutta, zucchero, 
alcuni chiodi di garofano, cannella, fichi (lavati e scolati), 
buccia del limone. 
Pesate di nuovo detraendo il peso della pentola vuota 
e segnate il ricavato netto. 
Lasciate bollire fino al consumo del 50% o 60 %, rimestando 
ogni tanto: la côgnà dovrà risultare molto denso. 

Al termine versate in un’arbarella.


Da: Turismotorino