Dosi per 4 persone:
- 4 tuorli di uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 2 cucchiai di farina "00"
- Alchermes q.b.
- 1 hg e ½ di savoiardi
- 50 gr di cacao amaro in polvere
- 50 g di zucchero
- scorza di limone
- 1lt circa di latte
- latte q.b per crema di cacao
Preparazione:
Preparare la crema mescolando i tuorli con lo zucchero e la farina, aggiungendo quindi, poco alla volta, il latte e una piccola scorza di limone.
Mettere sul fornello a fiamma bassa e portare ad ebollizione continuando a mescolare lentamente.
Appena bolle, togliere dal fuoco e togliere la scorza di limone.
Per realizzar la crema di cacao, mescolare zucchero e cacao, stemperando poi con un goccio di latte.
Per realizzar la crema di cacao, mescolare zucchero e cacao, stemperando poi con un goccio di latte.
Unire il tutto a metà della crema precedentemente preparata.
Mettere sul fornello a fiamma bassa e portare ad ebollizione continuando a mescolare lentamente.
Bagnare i savoiardi nell'Alchermes.
Bagnare i savoiardi nell'Alchermes.
Fare uno strato di savoiardi inzuppati e coprire con la crema gialla, poi fare un secondo strato di savoiardi e ricoprire con la crema al cioccolato.
Lasciare raffreddare e successivamente mettere in frigo a riposare.
Dalle parti di Ravenna si dice che…
Nel 1819 George Gordon Byron, sesto barone Byron di Rochdale, giunse a Ravenna, proveniente da Venezia, dove aveva conosciuto la giovanissima Teresa Guiccioli. L’infatuazione per la giovane nobile portò il poeta inglese a stabilirsi a Ravenna per più di due anni.
Quì trovò l’ispirazione per riprende la stesura del “Don Juane” e scrivere il “Diario Ravennat”, Il “Mio Dizionario” e “Pensieri Sparsi”.
Un aneddoto racconta quindi che proprio per Lord Byron a Ravenna fu sperimentata una prima versione della “zuppa inglese” che nacque come una rivisitazione del “trifle” considerato un po’ la madre di tutti i dolci inglesi, fatto con crema e pan di Spagna,
Un aneddoto racconta quindi che proprio per Lord Byron a Ravenna fu sperimentata una prima versione della “zuppa inglese” che nacque come una rivisitazione del “trifle” considerato un po’ la madre di tutti i dolci inglesi, fatto con crema e pan di Spagna,
il tutto innaffiato da bevande alcoliche (per esempio lo Sherry di Cadice).
Di: Osteria dei Battibecchi (Ravenna)
Da: Tipicoatavola.it
(Emilia/Romagna)