Assenzio
Passando dalla mitologia alla medicina, tutti sono a conoscenza della figura di Ippocrate di Kos,
medico greco del 460 a.C., considerato il padre della medicina, per il “Giuramento”,
ma sicuramente non per l’invenzione del Vermut, vino liquoroso aromatizzato,
vino assemblato a base di artemisia e dittamo, altresì detto per tutto il Medioevo “absintiatum (o absintianum) vinum, vino ippocratico o vino d’assenzio“,
in quanto il termine Vermut è un adattamento del francese Vermouth, che deriva a sua volta dal tedesco Wermut che significa, non a caso, assenzio.
Da: I Nobili Della Massetta
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Il vermouth o vermut è un tipico vino speciale aromatizzato. La sua origine risale al 1786 quando il torinese Antonio Benedetto Carpano ne preparò per primo la ricetta. La mistura registrò immediatamente una grande diffusione, sia per la gradevolezza del gusto che per l'esiguo costo di produzione, e venne subito adottata in gran parte dell'Europa, particolarmente dai vinificatori di Francia, ove nacquero diversi produttori.
Il termine deriva dalla lingua tedesca e significa assenzio.
Come si produce il vermouth?
Il vermouth si ottiene preparando un vino base nazionale avente almeno 10 gradi alcolici complessivi, cui viene poi addizionato un infuso di spezie e di erbe aromatiche, amare o amaro-aromatiche; quelle principalmente utilizzate sono: assenzio, genziana, maggiorana, zenzero, vaniglia, melissa, timo, salvia, luppolo, sambuca, camomilla, finocchio, zafferano, melograno e chiodi di garofano.
Si prosegue con l'alcolizzazione, ossia all'aggiunta di alcol oppure di acquavite di vino per raggiungere la gradazione sancita dalla normativa. L'alcol utilizzato per la realizzazione dei vermouth è definito «buon gusto» ossia fine, rettificato, esente da impurezze di qualunque natura.
Ulteriori correzioni vengono infine effettuate tramite l'utilizzo del saccarosio per attenuare il sapore eccessivamente amaro di certe sostanze.
Per legge il vermouth deve avere almeno 16 gradi alcolici svolti e il 14 per cento di zuccheri (espressi come zucchero invertito), mentre il tipo secco o dry deve avere almeno 18 gradi alcolici svolti e il 4 per cento di zuccheri.
Il Vermouth è un aperitivo costituito per il 75% da un vino bianco; per la sua produzione il trebbiano (della Romagna) è uno dei vini bianchi maggiormente utilizzati.
Il vermouth rosso è l’unico a cui, oltre agli ingredienti descritti, viene addizionato il caramello, il quale conferisce al liquore la colorazione rossa.
Sul mercato esistono svariati tipi di vermouth e ogni casa produttrice custodisce gelosamente la propria ricetta.
Da: Leziosa.com
Passando dalla mitologia alla medicina, tutti sono a conoscenza della figura di Ippocrate di Kos,
medico greco del 460 a.C., considerato il padre della medicina, per il “Giuramento”,
ma sicuramente non per l’invenzione del Vermut, vino liquoroso aromatizzato,
vino assemblato a base di artemisia e dittamo, altresì detto per tutto il Medioevo “absintiatum (o absintianum) vinum, vino ippocratico o vino d’assenzio“,
in quanto il termine Vermut è un adattamento del francese Vermouth, che deriva a sua volta dal tedesco Wermut che significa, non a caso, assenzio.
Da: I Nobili Della Massetta
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Il termine deriva dalla lingua tedesca e significa assenzio.
Come si produce il vermouth?
Il vermouth si ottiene preparando un vino base nazionale avente almeno 10 gradi alcolici complessivi, cui viene poi addizionato un infuso di spezie e di erbe aromatiche, amare o amaro-aromatiche; quelle principalmente utilizzate sono: assenzio, genziana, maggiorana, zenzero, vaniglia, melissa, timo, salvia, luppolo, sambuca, camomilla, finocchio, zafferano, melograno e chiodi di garofano.
Si prosegue con l'alcolizzazione, ossia all'aggiunta di alcol oppure di acquavite di vino per raggiungere la gradazione sancita dalla normativa. L'alcol utilizzato per la realizzazione dei vermouth è definito «buon gusto» ossia fine, rettificato, esente da impurezze di qualunque natura.
Ulteriori correzioni vengono infine effettuate tramite l'utilizzo del saccarosio per attenuare il sapore eccessivamente amaro di certe sostanze.
Per legge il vermouth deve avere almeno 16 gradi alcolici svolti e il 14 per cento di zuccheri (espressi come zucchero invertito), mentre il tipo secco o dry deve avere almeno 18 gradi alcolici svolti e il 4 per cento di zuccheri.
Il Vermouth è un aperitivo costituito per il 75% da un vino bianco; per la sua produzione il trebbiano (della Romagna) è uno dei vini bianchi maggiormente utilizzati.
Il vermouth rosso è l’unico a cui, oltre agli ingredienti descritti, viene addizionato il caramello, il quale conferisce al liquore la colorazione rossa.
Sul mercato esistono svariati tipi di vermouth e ogni casa produttrice custodisce gelosamente la propria ricetta.
Da: Leziosa.com