sabato 26 gennaio 2013

Recioto della Valpolicella ''Amarone''

Uva Recioto per produrre Amarone, oggi 26 gennaio 2013
inizio della pigiatura
Recioto della Valpolicella “Amarone”

Zona di produzione: La Valpolicella è sita nella zona settentrionale della provincia di Verona , in Veneto. 

Il territorio di produzione del vino Amarone della Valpolicella DOCG è invece ristretto a 19 comuni di questo territorio : la zona classica dell'Amarone è limitata ai comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano e i vini prodotti in questi comuni possono fregiarsi della specificazione geografica classica : Amarone della Valpolicella Classico DOCG. Un'altra specificazione geografica particolare è quella della Valpantena ( una delle cinque valli veronesi , la cui etimologia significa "Valle di Tutti gli Dei" ) : il vino prodotto in questa zona può fregiarsi della sotto-denominazioneAmarone della Valpolicella Valpantena DOC.
Vitigno: L'Amarone della Valpolicella deve essere prodotto con una percentuale variabile fra il 45% e il 95% di uva corvina veronese , detta anche cruina o semplicemente uva corvina : si tratta di un vitigno autoctono veneto che , quindi , può costituire quasi i
n purezza la DOCG Amarone ; in sostituzione si può impiegare un clone detto corvinone fino ad un massimo del 50% ; le percentuali restanti prevedono l'impiego del vitigno rondinella fino ad un massimo del 30% e del vitigno molinara fino ad un massimo del 25% ; altri vitigni coltivati nella provincia di Verona possono concorrere fino ad un massimo del 25% con il limite del 10% per ciascuno.

I grappoli, vengono privati della parte terminale, lasciando solo le due grandi orecchie del grappolo stesso, da qui il termine “Recioto” Ovvero “orecchio” della Valpolicella.
Le uve vengono poi sistemate ad appassire su graticci e qui lasciati sino al gennaio, febbraio successivi alla vendemmia, avendo cura di scartare gli acini non perfettamente idonei.
Solo ad appassimento avvenuto e quindi con una altissima concentrazione zuccherina e di tutti i complessi polifenolici si procede con la lunga fermentazione tradizionale. La resa è molto bassa, spesso non superiore al 40%.
Gli affinamenti in cantina devono avere un periodo minimo di 4 anni e solo dopo, il prodotto verrà posto in vendita.

Storia: La storia dell'Amarone è relativamente recente : la prima commercializzazione di una bottiglia di Amarone della Valpolicella è del 1953 e il riconoscimento della DOC è del 1963. La storia dell'Amarone è molto particolare e merita di essere raccontata : prima della grande guerra , infatti , in Valpolicella i vini venivano commercializzati giovani , come il Valpolicella e il Recioto : poteva però capitare , però , che alcune partite di Recioto venissero involontariamente fatte invecchiare per diversi anni , così da far fermentare gli zuccheri e perdere la dolcezza. Si narra che nel 1936 Adelino Lucchese , della Cantina Sociale della Valpolicella , assaggiando un sorso del Recioto invecchiato coniò il termine Amarone , proprio in virtù del suo sapore marcatamente amaro. Due anni dopo la Cantina Sociale di Negrar produsse la prima bottiglia col nome "Recioto Amarone" in etichetta.
La consacrazione dell'Amarone fra i grandi vini rossi italiani si ha però con gli anni '90 : con i mutati gusti del mercato del vino gli appassionati chiedono via via sempre meno Recioto e sempre più Amarone e questo vino , anche sulla scia dell'eccellente annata 1990 ,e dell'ottima annata 1988 , si avvia a sfidare Barolo e Brunello di Montalcino nell'olimpo dei migliori vini rossi d'annata italiani.
Proprietà organolettiche: l'Amarone della Valpolicella presenta generalmente un alto tasso alcolico ( dai 14° ai 16° ) e un colore rosso rubino carico. Il profumo è molto accentuato , caratteristicamente speziato , con sentori di
cuoio e catrame nelle etichette invecchiate più di 10 anni ; al palato ha un sapore pieno, vellutato, robusto.
Abbinamenti consigliati: l'Amarone della Valpolicella si abbina benissimo con carni rosse, selvaggina e arrosti. E’ eccellente proprio con selvaggina da pelo come cinghiali, cervi e caprioli, eventualmente accompagnate da funghi o tartufi. È anche un ottimo vino da conversazione , da bere da solo al termine di una cena.

Da: I Nobili della Massetta
Esperto Enologo Giuliano Bernabini della Massetta