lunedì 9 settembre 2013

Curcuma

La curcuma è una spezia di origine orientale, in particolare dell’Asia meridionale, 
poi diffusa in tutto il sud-est asiatico. 
Grazie ai commerci con l’Oriente giunse in Europa. 

Veniva infatti importata sia la radice – o meglio i rizomi essiccati dal tipico colore giallo intenso - sia la polvere, ricavata sempre dal rizoma.
In particolare la polvere di curcuma è simile all’ocra ed ebbe un notevole impiego presso le popolazioni antiche grazie alle sue proprietà coloranti: già i Romani la utilizzavano per tingere i tessuti e Marco Polo in alcuni passaggi del Milione parla di questa spezia avvicinandola, come potere colorante, allo zafferano. Ed infatti una delle varietà più comuni (nome botanico curcuma longa) è stata chiamata anche zafferano d’oriente.
La consapevolezza dei suoi poteri medicamentosi si diffuse nel XVI secolo per il trattamento dell’itterizia e dei disturbi del fegato, e ancora oggi sono molto apprezzati questi effetti di protezione del fegato e di stimolo per le vie biliari, di cui favorisce la secrezione e l’evacuazione, dovuti alla curcumina – concentrata nel rizoma – che favorisce anche le contrazioni della colecisti.
La curcumina ha anche un’azione antinfiammatoria, quindi è utile nei casi di infiammazione di tessuti e articolazioni, infatti se ne sta studiando il possibile utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide al posto dei FANS, gli antinfiammatori sintetici, evitando quindi gli effetti collaterali di questi ultimi, specialmente a danno dello stomaco e del sistema nervoso.
La curcuma ha considerevole un effetto antitumorale, efficace particolarmente contro i melanomi e i tumori della pelle, 
di cui rallenta il progresso e addirittura ne distrugge le cellule.
Si può assumente pura in polvere oppure in composizione con altre spezie, 
come per esempio nella preparazione di vari tipi di curry.