sabato 4 maggio 2013

Côgnà (pronuncia Cugnà)

 CUGNA (in realtà si scrive Côgnà )

E tipica del tempo della vendemmia e dal rinascimento in poi era gustata sia a corte


 sia nelle campagne del resto i Savoia avevano gusti molto semplici. 

Era apprezzatissima da Vittorio Emanuele II° che per altro era un mangione e 

la accompagnava con un pantagruelico bollito misto. 

I contadini la consumavano invece come accompagnamento della polenta 

prima di farina di castagne 

poi dal 1700 in poi con quella di grano turco".

E nata per utilizzare il residuo della vendemmia e la frutta autunnale in eccesso

Ingredienti:


  •  l. 5 di mosto di uva
  •  gr. 300 di fichi
  •  gr. 300 di mele cotogne pulite
  •  gr. 300 di pere "martin sec"
  •  6 gherigli di noci
  • 10 nocciole sgusciate
  • chiodi di garofano
  •  cannella
  • (le spezie conferivano preziosità al piatto in quanto molto care

Preparazione:


Far cuocere il mosto a fuoco basso finché non è ridotto a metà (circa 12 ore)


Aggiungere pere, mele e fichi tagliati a pezzi e nettati per circa 1 ora

tritare noci nocciole, cannella e garofano e aggiungere alla frutta. 


cuocere ancora 1 minuto, versare la mostarda calda in vasi di vetro e sterilizzare.

Di : Giovanna Malvicino

(Piemonte)

La Côgnà  (mostarda d'uva) esalta il gusto di formaggi stagionati, 
polenta di farina di mais ed è ottima per accompagnare 
i 7 Gran bolliti misti Piemontesi ed è una delle 7 salse tradizionali dei 7/7.