Il cotechino è caratteristico dell'Emilia.
L'impasto è molto simile a quello dello zampone.
C'è carne suina magra tagliata dalla spalla e dal guanciale, cotenna e lardo tritati, in più sale, salnitro, pepe, noce moscata ed erbe aromatiche.
Si può insaporire, se si preferisce, con aglio oppure con aromi diversi.
A Cremona, con vaniglia, nelle Marche con pepe garofanato e cannella. L'impasto viene racchiuso in un budello suino o bovino fine ed elastico, fissato poi alle due estremità con dello spago o del refe.
COTTURA DEL COTECHINO NON PRECOTTO: il cotechino va bucato con la forchetta in diversi punti e avvolto in una tela sottile e bianca, di cui legherete le estremità con uno spago.
Immergetelo in una pentola con l'acqua necessaria a coprirlo completamente.
Quando l'acqua avrà raggiunto l'ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate cuocere lentamente, per almeno un'ora e mezza.
Terminata la cottura, fate riposare il cotechino per qualche minuto nella sua acqua.
Gettate il brodo di cottura, sfasciate l'insaccato, tagliatelo a fette non troppo sottili e deponetele su un piatto da portata col contorno che si desidera.
RICETTA TRADIZIONALE DEL COTECHINO CON LE LENTICCHIE:
La ricetta seguente è quella classica del cotechino con le lenticchie.
La ricetta delle lenticchie vale anche per lo zampone.
Le lenticchie, vanno cotte in acqua salata con il sedano e mezza cipolla. Quando sono cotte vanno sgocciolate.
Si tolgono gli ortaggi.
Le lenticchie vanno poi rimesse in una casseruola dove è stato fatto imbiondire l'altra mezza cipolla tagliata a velo.
Si bagnano con due o tre mestoli d'acqua di cottura del cotechino.
Si devono far stufare, in modo che assorbano l'acqua e s'insaporiscano. Il cotechino – che sarà stato tenuto in caldo – va disposto sul letto di lenticchie e portato in tavola.
La tradizione vuole che se questo piatto viene gustato a capodanno si guadagneranno durante il nuovo anno tanti milioni (di euro) per quante lenticchie siamo riusciti mangiare.
Non esagerate e tanti auguri!
Da: cotechino.it
(Emilia-Romagna)
(Emilia-Romagna)